Tesla, mette il turbo, ecco le strategie da seguire

Tesla (TSLA) ieri ha messo a segno un balzo quasi prodigioso, avvicinando il 20% di guadagno e riportandosi in area 675 dollari. E' già ora di comprare?

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Tesla, mette il turbo, ecco le strategie da seguire

Rialzo prodigioso di Tesla

Tesla (TSLA) ieri ha messo a segno un balzo quasi prodigioso, avvicinando il 20% di guadagno e riportandosi in area 675 dollari. La reazione è andata di pari passo con quella del Nasdaq, anche lui in forte rialzo, ma proprio come quella del Nasdaq va inquadrata in un contesto più ampio. Non va infatti dimenticato che per il momento si può parlare di una reazione, i massimi di febbraio dell'indice sono infatti ancora molto lontani. La domanda da porsi quindi è se questo colpo di reni, di Tesla e del Nasdaq, sia l'inizio di una ripresa duratura, oppure se si tratti di una fisiologica reazione dopo un veloce ribasso. 

Tesla, la storia recente

Non deve essere dimenticato che Tesla a fine gennaio aveva toccato un massimo a 900,40 dollari (era a 83,66 dollari il 31/12/2019) per poi capitolare velocemente fino a quota 539,49 il 5 marzo. La capitalizzazione di mercato della società in quei pochi giorni è scesa da 864 miliardi di dollari a circa 570 miliardi.

A sospingere le azioni Tesla sulla soglia dei 900 dollari è stato l'ottimismo sulla possibilità che la società potesse conquistarsi la leadeship nel mercato dei veicoli elettrici, un settore in rapida espansione anche grazie agli incentivi che tutti i maggiori governi stanno fornendo alle energie rinnovabili.  

Ma cosa è cambiato nei confronti di Tesla?

Prima di tutto lo scenario competitivo si è fatto più difficile, sono emersi nuovi nomi, come NIO, Li Motors e XPeng, a fare concorrenza a Tesla e a ridurne la quota di mercato in Cina. Inoltre la Ford sgomita per guadagnare posizioni negli Usa con la sua Mustang Mach-E. 

Tesla perde quote di mercato

A febbraio 2020 il mercato dei veicoli elettrici è cresciuto del 34,1%, un andamento impressionante soprattutto se confrontato con il -5,4% del mercato globale delle auto. Ma in questo contesto Tesla ha perso l'11% del mercato a causa soprattutto della concorrenza della Ford Mustang Mach-E.

Tesla, solo fisiologica presa di profitto?

A spiegare il calo del titolo fino ai minimi del 5 marzo a 539 dollari circa c'è poi anche una fisiologica fase di presa di profitto da parte degli investitori storici. Nel solo 2020 il valore delle azioni è aumentato di sei volte e alla fine qualcuno ha voluto iniziare a monetizzare questi guadagni. 

Ad esempio Ron Baron, gestore di un fondo miliardario, ha dichiarato alla CNBC di avere venduto 1,8 milioni di azioni Tesla in suo possesso per ribilanciare il rischio del portafoglio.

Gli analisti in favore di Tesla 

Ma c'è anche chi vede nella discesa delle quotazioni di Tesla una fenomenale opportunità di acquisto. 

Ad esempio Dan Ives, analista di Wedbush Securities Inc., una società di investimento privata con sede a Los Angeles che a febbraio 2021 aveva 2,4 miliardi di dollari in gestione con circa 6000 clienti, definisce Tesla una "massive buying opportunity". 

Anche Dan Ives è convinto che il calo del titolo sia solo un fenomeno fisiologico e che con la prossima gamba rialzista la capitalizzazione di borsa arriverà a superare i 1000 miliardi di dollari (quindi un rialzo in borsa rispetto alle quotazioni attuali, ipotizzando che il numero dei titoli in circolazione resti costante, del 75% circa). 

Secondo Ives non è solo Tesla che si avvantaggerà del crescente interesse riguardo ai veicoli elettrici ma anche tutte le sue concorrenti, sarebbe quindi tutto il comparto da mettere nel mirino per avviare strategie di acquisto.

Non va poi sottovalutato l'atteggiamento favorevole del presidente Joe Biden nei confronti dell'economia green, che continuerà a favorire lo sviluppo del settore anche da un punto di vista normativo e di agevolazioni fiscali.

La attese di Dan Ives sono che il segmento dei veicoli elettrici arrivi a rappresentare il 20% del mercato globale dell'auto entro il 2030, un balzo in avanti notevole dall'attuale 3%. 

Tesla graficamente è una “buy opportunity”

Anche da un punto di vista grafico Tesla può essere definita come una "buy opportunity". 

Il titolo è tornato a quotare ieri 665 dollari circa, bene al di sopra dei minimi di venerdì 5 marzo a 539 circa. I minimi di venerdì sono sul 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di fine giugno 2020 e sulla trend line rialzista disegnata da quei minimi (e passante per quelli del 30 ottobre). Il 50% di ritracciamento è la tipica percentuale "correttiva", ovvero dopo una forte tendenza i prezzi, quando inizia una correzione, ripercorrono la metà circa del movimento precedente prima di ripartire.

Tesla, i livelli tecnici da seguire

Entrando ancora di più nel tecnico e scomodando la teoria delle onde di Elliott è possibile notare come la discesa dal top del 25 gennaio si sia realizzata in 5 segmenti e potrebbe quindi essere una onda A di una fase correttiva complessa alla quale potrebbe seguire ora una onda B rialzista (e successivamente una C ancora ribassista). Il test di area 539 potrebbe quindi avere rappresentato un punto di arrivo intermedio di un ribasso, ora potrebbero realizzarsi rimbalzi anche fino ai 900 dollari, con una forte resistenza intermedia in area 777, sul lato alto del gap ribassista del 22 febbraio. Conferme in questo senso verrebbero sopra area 705 dollari, media mobile esponenziale a 20 giorni, resistenza quindi al superamento della quale potrebbero essere attivate nuove operazioni al rialzo. Per i più aggressivi già i livelli attuali possono essere considerati interessanti per avviare strategie rialziste con protezione da attivare subito sotto i 539 dollari.

(Alessandro Magagnoli)