TIM e sindacati: l’accordo per la crescita del gruppo

TIM e sindacati hanno raggiunto in questi giorni l’accordo per il prepensionamento volontario di 1.300 dipendenti che aprirà la strada a nuove figure professionali.

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TIM, i sindacati approvano l’accordo per l’uscita volontaria di 1.300 dipendenti, aprendo la strada a nuove figure professionali per l’innovazione

  • Tim firma l’accordo sindacale per l’uscita volontaria di 1.300 dipendenti.

  • I sindacati: l’accordo con TIM apre le porte all’innovazione e interviene positivamente sul “mix generazionale”.

  • Accordo TIM-sindacati: risposta positiva dal mercato finanziario

Lavorando in sinergia coi sindacati, TIM ha raggiunto l’accordo per l’uscita volontaria di 1.300 dipendenti. L’accordo sindacale in questione, accolto positivamente dai sindacati stessi, introduce per i dipendenti TIM che hanno aderito in maniera volontaria un percorso di prepensionamento. TIM ha infatti previsto per questi dipendenti di lungo corso, un percorso per accompagnarli verso l’uscita dal mondo del lavoro da attuarsi nel corso del 2021, a cui hanno tutti i 1.300 dipendenti hanno aderito volontariamente.

L’accordo sindacale firmato nelle ultime settimane oltre a mettere in campo uno schema di prepensionamento per i dipendenti consentirà a TIM di aprire nuove opportunità in termini di “mix generazionale”, facendo spazio per nuove figure professionali con formazione specifica in grado di rispondere alle esigenze in termini di connessione, digitalizzazione, fibra e 5G. Tutti punti fondamentali per il piano strategico di TIM per il 2021-2023 per innovare e far crescere sempre di più tutta l’azienda, rispondendo ai bisogni crescenti dei propri clienti.

Tim, l’accordo coi sindacati interviene positivamente sul mix generazionale

L’accordo raggiunto con i sindacati consentirà a TIM di aprire posizioni all’interno dell’azienda per nuove figure professionali, necessaria per lo sviluppo dei servizi in maniera innovativa. Professionisti in grado di rispondere alle sfide odierne della rete e della digitalizzazione, dalla fibra al 5G, con una formazione specifica e che potranno aiutare il Gruppo TIM a consolidare sempre di più il suo ruolo fondamentale nelle telecomunicazioni.

Oltre a intervenire positivamente sul “mix generazionale” dell’azienda questo intervento pone delle solide basi per il perimetro occupazionale di TIM, come affermato da Giorgio Serao, segretario nazionale Fistel Cisl che ha reagito positivamente all’accordo.

In continuità con gli accordi precedenti, abbiamo sottoscritto l’uscita di 1.300 lavoratori in isopensione, e prorogato la mobilità volontaria per altri circa 170 lavoratori. L’accordo va nella direzione di cambiare il mix generazionale; ora siamo in attesa del piano industriale Tim per verificare la continuità di investimenti infrastrutturali, fondamentali per la trasformazione digitale. Investimenti sui quali siamo particolarmente attenti perché rappresentano la vera garanzia per il mantenimento del perimetro occupazionale di Tim.

L’accordo tra TIM e i sindacati convince tutti: nuove opportunità lavorative e garanzie per il futuro occupazionale

L’accordo firmato tra TIM e sindacati ha soddisfatto entrambe le parte, in particolare i rappresentanti dei sindacati si sono mostrati favorevoli all’intervento in quanto consentirà di accelerare la crescita del gruppo verso il futuro, introducendo nuove opportunità lavorative rivolte a lavoratori più giovani che oltre a poter rispondere alle necessità specifiche dell’innovazione contribuiranno anche in termini di “mix generazionale” all’interno del gruppo.

In tal senso si è espresso Riccardo Saccone, in rappresentanza della CISL, commentando che: “L’accordo si inquadra nel più generale processo di revisione del mix generazionale. Ora attendiamo la presentazione ufficiale del piano di impresa. Resta fermo che per noi la re-industrializzazione di Tim e il successo del processo di superamento del digital divide passano per la realizzazione del memorandum siglato fra azienda e Cdp.”

L’accordo va nella direzione di cambiare il mix generazionale; - interviene il segretario nazionale Fistel Cisl, Giorgio Serao - ora siamo in attesa del piano industriale Tim per verificare la continuità di investimenti infrastrutturali, fondamentali per la trasformazione digitale. Investimenti sui quali siamo particolarmente attenti perché rappresentano la vera garanzia per il mantenimento del perimetro occupazionale di Tim.

Positiva è stata anche la risposta di Luciano Savant Levra, segretario nazionale della Uilcom Uil, che ha sottolineato come tutte le uscite dei dipendenti TIM siano state visionate e approvate dai sindacati. Tutti i dipendenti hanno aderito volontariamente all’accordo.

L’accordo sottoscritto – afferma Savant Levra – è importante perché si inserisce nel percorso di uscite volontarie delle lavoratrici e lavoratori con maggiore anzianità, un percorso non traumatico che permette di alleggerire l’ex monopolista.

Accordo TIM-sindacati: la risposta positiva del mercato finanziario

L’accordo raggiunto da TIM e i sindacati si inserisce in un più ampio contesto di mercato favorevole per TIM, mercato che ha accolto positivamente il bilancio presentato da TIM per l’anno passato, con la Borsa si è mostrata soddisfatta anche in seguito all’accordo.

Nei giorni seguenti alla presentazione del bilancio TIM aveva infatti registrato un balzo del titolo in borsa quasi del 7% e un più generale trend al rialzo del valore del titolo, al netto delle fisiologiche oscillazioni giornaliere.