Trevi frena dopo il rally. Focus sui conti del 2020

Trevi ha prestato il fianco alle prese di profitto dopo la corsa di ieri: gli analisti commentano i risultato dello scorso anno.

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Chiusura negativa oggi per Trevi che dopo la corsa della vigilia ha tirato un po' il fiato.

Trevi storna dopo la corsa al rialzo di ieri

Non più tardi di ieri il titolo ha messo a segno un rally del 5,55% e oggi ha ceduto il 2,32%, fermandosi a 1,264 euro, con forti volumi di scambio, visto che a fine sessione sono transitate sul mercato quasi 1,5 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco più di 700mila. 

Trevi torna in utile nel 2020. I principali dati

Trevi ha diffuso i conti del 2020 che è stato archiviato con un utile netto pari a 241,5 milioni di euro, rispetto alla perdita netta di 75 milioni accusata l'anno precedente.

Il fatturato è sceso del 21% a 491 milioni di euro, poco sopra i 485 milioni messi in conto da Equita SIM, mentre l'Ebitda adjusted ha riportato una contrazione 16% a 50,2 milioni e l'Ebitda ricorrente è salito dl 7% a 45,4 milioni di euro.

Gli ordini acquisiti nel 2020 sono pari a 425 milioni di euro, rispetto ai 504 milioni dell'anno precedente e al di sotto dei 437 milioni stimati da Equita SIM mentre il debito netto è pari a 269 milioni.

Trevi: Equita SIM commenta i numeri del 2020

Commentando i dati di Trevi, gli esperti della SIM milanese evidenziano che il fatturato del 2020 è stato in linea con le attese e in marcato calo anno su anno, penalizzato principalmente dal calo della domanda dei prodotti di Soilmec (macchinari speciali per fondazioni), il cui fatturato registra una flessione del 43% su base annua.

La divisione Trevi (lavori speciali di fondazioni) ha riportato invece un calo del fatturato del 9%, sempre anno su anno.

L'EBITDA ricorrente è stato leggermente inferiore alle attese con margini del 10,2% in espansione di 70 punti base, nonostante il calo del fatturato, secondo gli esperti anche grazie alle misure di efficientamento della struttura dei costi intrapresa dal management.

L'EBITDA reported è inferiore alle attese per maggiori oneri straordinari, circa 5 milioni di euro contro i milioni attesi, relativi all’operazione di ristrutturazione del debito.

La sorpresa positiva a livello di utile netto è integralmente dovuta al maggior beneficio di 280 milioni di euro, derivante dall’operazione di patrimonializzazione e ristrutturazione del debito.

Gli ordini acquisiti sono coerenti con le stime degli analisti, con il backlog che a fine 2020 risulta essere pari a 318 milioni di euro.

Trevi: focus sul fronte finanziario

Sul fronte finanziario, Trevi ha ribadito che sono in corso le interlocuzioni con le banche finalizzate ad ottenere waiver e modifiche dei covenant originariamente fissati e la rideterminazione di alcune scadenze previste nel 2021.

L’accordo con le banche è atteso essere finalizzato entro la fine del 2021 e secondo gli analisti la situazione debitoria rimane il principale elemento di attenzione per l’equity story.

Gli esperti ricordano che le loro attuali stime sono coerenti con il piano strategico 2021-2024 presentato dalla società il 24 aprile scorso.