Unicredit corre: ignorato crollo BTP. Focus su rumor e Cda

Unicredit ha conquistato la prima posizione nel paniere del Ftse Mib: indiscrezioni sulla mossa di CNP Assurances e non solo. Che fare con il titolo?

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Cala il sipario su una seduta frizzante per Unicredit, ancor più alla luce del segno meno che ha preceduto il Ftse Mib al close.

Unicredit vivace, in vetta al Ftse Mib

Il titolo, al pari degli altri bancari, si è mosso in controtendenza e, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un calo dello 0,35%, oggi ha recuperato con un bel rialzo, mettendo a segno la migliore performance nel settore bancario e nel paniere delle blue chips. 

A fine giornata Unicredit si è fermato a 9,037 euro, con un vantaggio del 2,52% e alti volumi di scambio, visto che sono state trattate circa 31 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 24 milioni.

Unicredit ignora il crollo dei BTP e il rialzo dello Spread

Unicredit, così come gli altri bancari, non ha risentito in alcun modo delle tensioni registrate sul fronte obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è allargato ulteriormente e si è fermato a 104,4 punti base, con un rialzo del 2,55%. Forti vendite sui BTP che hanno vissuto una brutta giornata, tanto che il rendimento del decennale si è nuovamente impennato, con un rally del 9,74% allo 0,755%.

CNP Assurance potrebbe rilevare quota Aviva in JV con Unicredit

Unicredit oggi ha calamitato gli acquisti e ha viaggiato con una marcia in più sulla scia delle indiscrezioni circolate nelle ultime ore.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’assicuratore francese CNP avrebbe trovato l’accordo con Aviva per l’acquisizione della sua quota del 51% nella joint-venture bancassicurativa con Unicredit (Aviva SpA) per un ammontare vicino ai 385 milioni di euro.

Unicredit: quale impatto dall'operazione?

L’operazione fa parte del piano di razionalizzazione avviato da Aviva, attraverso la cessione dei business ritenuti "non core".

Sulla base dei dati 2019, Equita SIM calcola che Aviva Spa aveva generato ricavi per 4,3 miliardi di euro e un utile di 82 milioni, con un multiplo implicito pagato di 9,2 volte il rapporto prezzo-utili.

Gli analisti della SIM milanese mettono in evidenza che non sono attesi impatti quantitativi per Unicredit, che rimarrebbe partner della joint-venture bancassicurativa con la sua quota del 49%.

In attesa dell'annuncio dell'accordo che potrebbe arrivare questa settimana, gli analisti non cambiano idea su Unicredit e mantengono una view improntata alla cautela, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 10 euro.

Unicredit: per Intesa Sanpaolo è da mettere in portafoglio

A scommettere sul titolo è invece Intesa Sanpaolo che oggi ha reiterato la sua strategia, consigliando di aggiungere Unicredit in portafoglio, con un target price a 9,1 euro.

Commentando le indiscrezioni relative al possibile acquisto da parte di CNP Assurance del 51% della joint-venture con Unicredit, gli analisti parlano di un'operazione coerente con la strategia di Aviva che punta a tirarsi fuori dal mercato italiano.

Al pari di quanto indicato dagli analisti di Equita SIM, anche i colleghi di Intesa Sanpaolo non vedono alcun impatto materiale su Unicredit legato alla notizia riportata dalla stampa.

Unicredit: oggi si riunisce Cda. Quali novità?

Intanto il titolo oggi è finito sotto la lente in attesa di novità dalla riunione odierna del Cda che dovrà dare il via libera alla lista per il nuovo Board.

La notizia è stata diffusa ieri in serata da alcune fonti che hanno confermato le indiscrezioni di stampa relativa alla riunione odierna del Cda, in vista dell'assemblea degli azionisti in agenda il 15 aprile.