Unicredit senza sosta: M&A tiene banco. Cosa aspettarsi ora?

Unicredit tra i migliori del settore e del Ftse Mib, sostenuto dalla scommessa di possibili operazioni straordinarie. Ecco cosa ne pensano gli analisti.

A Piazza Affari anche la seduta odierna è stata vissuta in positivo da Unicredit che ha guadagnato terreno per la terza giornata consecutiva.

Unicredit in rialzo per la terza seduta di fila

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un progresso di oltre due punti percentuali, oggi si è spinto ancora in avanti.

A fine seduta Unicredit si è presentato a 10,1 euro, con un rialzo dell’1,35% e oltre 23 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 30 milioni.

Unicredit tra i migliori delFtse Mib. Sale lo Spread, bene i BTP

Il titolo oggi ha messo a segno la seconda migliore performance nel settore bancario e ha mostrato una evidente forza relativa rispetto al Ftse Mib, conquistando una delle prime posizioni nel paniere delle blue chips.

Unicredit ha continuato a salire snobbando le indicazioni contrastate che arrivano dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è allargato nuovamente ed è salito dell’1,88% a 195,2 punti base, mentre il ritorno degli acquisti sui BTP ha favorito un calo dei tassi, tanto che il rendimento del decennale è sceso dell’1,76% al 2,903%.

Unicredit: M&A tiene banco

Intanto Unicredit prosegue per la sua strada e continua a essere sostenuto dalle indiscrezioni circolate già ieri sul tema dell’M&A.

Il Financial Times ha riportato che Unicredit sarebbe stata nuovamente in procinto di avviare discussioni preliminari con Commerzbank per valutare una business combination.

Il tutto sarebbe avvenuto prima dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, che avrebbe portato le discussioni ad arenarsi.

Lo stop imposto dalla guerra non sembra raffreddare molto l’entusiasmo del mercato che continua a guardare con interesse al tema M&A.

Unicredit guarda all’estero per un deal. Ecco cosa ha detto l’AD

Dopo che sono svaniti ancor prima di nascere i matrimoni con Banco BPM e con Banca Monte Paschi, Unicredit ha provato a superare i confini nazionali alla ricerca di un partner.

Lo sguardo è stato rivolto così alla tedesca Commerzbank, partecipata per il 15% dalo Stato, ma le discussioni in merito a un potenziale deal non sono neanche partite per via della guerra in Ucraina.

Secondo quanto scrive oggi Milano Finanza, Unicredit sarebbe pronta oggi per tornare a focalizzarsi su un’operazione di M&A.

Una conferma in tal senso è giunta anche dall’AD, Andrea Orcel, che in un’intervista a Bloomberg, ha ribadito la posizione del gruppo in ottica di M&A.

Unicredit sarà pronta a perseguire un’operazione su questo fronte, a patto che la stessa sia valida dal punto di vista strategico e presenti condizioni vantaggiose.

Unicredit: per Intesa M&A è possibile, ma non subito

A ritenere possibile un’operazione straordinaria per Unicredit sono anche gli analisti di Intesa Sanpaolo.

Questi ultimi evidenziano che l’istituto di Piazza Gae Aulenti è focalizzato sulla sua strategia standalone che prevede una significativa strategia di distribuzione del capitale nel periodo 2022-2025.

Al contempo però gli esperti ritengono l’M&A possibile, ma non nell’immediato, convinti che difficilmente potranno materializzarsi in tempi brevi, considerando anche la flessione di oltre il 30% accusata da Unicredit negli ultimi tre mesi. 

L’idea di Intesa Sanpaolo è che in futuro potrebbe esserci una strategia più chiara sul versante M&A, ma solo dopo che sarà terminata la guerra tra Russia e Ucraina e una volta che si saranno chiariti gli impatti indiretti della stessa.

Intanto Intesa Sanpaolo mantiene una view bullish su Unicredit, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 14,4 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 42% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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