La seduta odierna ha visto il semaforo scattare nuovamente sul verde per Unicredit che ritrova la retta via dopo tre giornate consecutive in calo.
Unicredit risale dopo tre ribassi di fila
Il titolo, dopo aver ceduto poco più di un punto percentuale ieri, ha imboccato da subito la via dei guadagni oggi.
Mentre scriviamo, Unicredit passa di mano a 13,082 euro, con un vantaggio dello 0,94% e oltre 11 milioni di azioni scambiate fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 18,5 milioni.
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Unicredit più forte del Ftse Mib. Nessun impatto da Spread e BTP
Il titolo oggi mostra più forza relativa del Ftse Mib e del settore di riferimento, malgrado i segnali negativi che arrivano dal fronte obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund viaggia in salita e al momento mostra un rialzo dell’1,14% a 192,62 punti base e le vendite sui BTP fanno salire il rendimento del decennale che si apprezza dell’1,44% al 3,879%.
Unicredit: Fitch conferma i rating. Outlook resta stabile
Segnali che sono però snobbati da Unicredit che invece trova sostegno nelle ultime novità da Fitch, i cui analisti hanno confermato i rating della banca italiana.
Nel dettaglio viene reiterato quello “BBB” per il lungo termine IDR, “F2” per il breve termine e “bbb” per il rating standalone.
Nessuna modifica all’outlook di Unicredit che resta “stabile”. In una nota Fitch ha spiegato che i rating attualmente assegnati alla banca italiani riflettono la presenza del gruppo in economie stabili e più forti, quali quelle di Germania e Austria, che vanno a controbilanciare l’esposizione al mercato di origine, ossia l’Italia.
I rating riflettono anche una migliore qualità dell’attivo e l’aspettativa di Fitch che l’inasprimento dei rischi di credito di Unicredit contribuirà a mitigare le pressioni sulla qualità dell’attivo dall’attuale contesto operativo incerto.
Gli analisti sono altresì convinti che la banca italiana sarà in grado di mantenere coefficienti patrimoniali commisurati ai suoi rating.
A fine settembre 2022 il CET1 era pari al 16,04%, ma Fitch si aspetta che scenda al livello target di Unicredit tra il 12,5% e il 13%, visto che la banca guidata da Orcel conta di distribuire 16 miliardi di euro di capitale entro la fine del 2024, come indicato nel suo piano industriale.
Unicredit: rumor su vendita quota RN Bank
Intanto Unicredit si conferma tonico a Piazza Affari sulla scia di alcune indiscrezioni riportate da Reuters, da cui si apprende che ieri il presidente russo, Vladimir Putin avrebbe firmato il via libera alla casa automobilistica Avtovaz per l’acquisto di RN Bank.
Quest’ultima è una joint venture tra Unicredit, che possiede il 40% della stessa, e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.
Ad agosto scorso Putin aveva emanato un decreto nel quale era contenuto il divieto per i soggetti di Paesi ostili, di vendere asset nel settore bancario e dell’energia.
La notizia relativa alla potenziale vendita di Rn Bank è indubbiamente positiva per Unicredit che fino a questo momento non ha potuto liberarsi dei suoi asset in Russia.