Unicredit volatile, è ma è un affare. Ecco i nuovi target

Unicredit ha chiuso in calo dopo un avvio promettente, penalizzato dai brutti segnali di Spread e BTP. I broker rivedono la valutazione: fin dove può salire?

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Furia francese e ritirata spagnola oggi per Unicredit che, dopo aver ceduto poco meno di due punti percentuali ieri, ha avviato gli scambi in buon progresso oggi.

Unicredit prima illude e poi delude

L'entusiasmo iniziale però ha avuto vita breve e per il titolo è partito un movimento a passo di gambero che si è accentuato soprattutto nel pomeriggio, con un passaggio in territorio negativo.

Uncredit ha terminato gli scambi a 13,068 euro, con una flessione dello 0,53% e oltre 29 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 19 milioni.

Unicredit cala dopo impennata Spread e tassi BTP

Il titolo ha risentito dei segnali negativi arrivati nel pomeriggio dal mercato obbligazionario che ha reagito male alle indicazioni giunte dal numero uno della BCE, Christine Lagarde.

Lo Spread BTP-Bund si è allargato con decisione, chiudendo con un rally del 3,14% a 131,1 punti.

Molto pesante il bilancio per i BTP che sono stati abbattuti da una pioggia di vendite, tanto che il rendimento del decennale è balzato in avanti del 7,32% allo 0,982%.

Unicredit: Berenberg conferma il buy e alza il target price

Unicredit ha risentito di questo movimento negativo e ha chiuso in rosso, senza beneficiare delle conferme bullish arrivate da alcuni analisti.

Oggi gli analisti di Berenberg hanno ribadito la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo alzato da 12,1 a 17 euro.

L'incremento della valutazione è stato deciso sulla scia del piano industriale presentato la scorsa settimana da Unicredit.

Secondo gli analisti, il gruppo ha mostrato di poter ricucire la differenza di valutazione rispetto ai competitors.

Unicredit è top pick di Mediobanca. Sale il fair value

A puntare senza indugio su Unicredit è anche Mediobanca Securities che oggi ha reiterato il rating "outperform", rivedendo nuovamente il target price.

Già a inizio mese gli analisti lo avevano alzato, ancor prima del nuovo industriale, e ora lo hanno aumentato ulteriormente da 16,5 a 18 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 38% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Unicredit resta tra le top pick di Mediobanca nel settore bancario a livello europeo e gli analisti fanno notare che, malgrado il rialzo di quasi il 15% messo a segno dalla presentazione del piano industriale, il titolo ha ancora margini molto ampi per salire, presentandosi al momento su multipli economici.

Questo secondo gli esperti di Mediobanca è un aspetto che fa ben sperare per le prospettive del titolo che al momento, prescindendo dalla conclusione odierna. continua a performare sicuramente meglio del suo competitor Intesa Sanpaolo.