Ftse Mib: ecco il target del rialzo. Buy Unicredit o Intesa?

La zona attuale è graficamente poco significativa per il Ftse Mib che ha le carte in regola per spingersi in avanti.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.

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Il Ftse Mib ha chiuso l’ottava a ridosso dei top di periodo. E’ la volta buona per un breakout o si tornerà indietro?

Per il Ftse Mib quella del precedente massimo relativo è una zona tutto sommato graficamente non significativa.

L’unico dubbio pratico è che l’indice arriva su questi livelli con una forte dinamica di ipercomprato.

Il mercato al momento non lascia intravedere alcun segnale di debolezza, tantomeno sono presenti venditori.

Ftse Mib: ecco il target del rialzo

Per me quindi il Ftse Mib ha un’area target compresa tra 25.750 e 26.300 punti per la dinamica in atto.

Sorprende la tenuta, senza mai delle pause/correzioni, ma è vero che è scemato il sentiment sull’aggressività delle Banche Centrali, così come il dollaro non è più forte come nei giorni passati e questo favorisce un rimbalzo dei mercati.

In sintesi, vedo ancora un po’ di spazio al rialzo per il Ftse Mib, fatto salvo l’eccesso di comprato di breve che potrebbe essere scaricato con una piccola e veloce correzione.

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Meglio Unicredit o Intesa?

Qual è il suo giudizio su Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Intesa Sanpaolo da alcuni giorni ha perso un po’ di brillantezza, ma c’è da dire che ciò è arrivato contestualmente con la chiusura di Wall Street per festività, quindi al momento non si è generata alcuna spinta particolare.

Da quando il titolo ha toccato il recente massimo relativo a 2,218 euro la correzione si intravede.

Intesa Sanpaolo ha bucato il primo supporto dinamico e personalmente ho chiuso le posizioni long, attendendomi una fisiologica correzione che potrebbe riportare i corsi a ridosso di area 2 euro.

Per Unicredit lo scenario è abbastanza simile e in questo caso il recente massimo in area 13,5 euro non è graficamente significativo, ma si sta presentando una evidente divergenza ribassista.

Vale quanto detto poc’anzi per Intesa Sanpaolo, ossia che anche per Unicredit non è più opportuno mantenere posizioni long ai livelli attuali.

Teoricamente si possono ricostruire dopo una fisiologica correzione a prezzi più bassi che nel caso di Unicredit possiamo individuare in area 12,2/12 euro, dove un rientro long sarebbe quasi doveroso.

Focus su STM e Telecom Italia

Telecom Italia resta in attiva di novità sul fronte della rete unica e non solo. Cosa può dirci di questo titolo?

Telecom Italia ha guadagnato oltre il 50% dal minimi recente di ottobre, per poi correggere, quindi ha dato vita a un movimento molto significativo che apre quasi fisiologicamente la strada a delle dinamiche correttive come quella che sta vivendo.

Sull’azienda in quanto tale non sono positivo, nè tantomeno interessato, mentre dal punto di vista tecnico posso dire che la perdita di area 0,228 euro ha innescato una piccola correzione che in relazione al recente recupero però si presenta come un movimento del tutto fisiologico.

Telecom Italia ha già centrato il 38,2% di Fibonacci e ha avviato un rimbalzo, fermo restando che il sentiment degli operatori sembra essere cambiato e non pare più così ribassista come nel recente passato.

La sensazione è che gli operatori stiano accumulando posizioni, quindi correzioni repentine di Telecom Italia possono essere una buona occasione per aprire nuovi long.

STM offre interessanti opportunità sugli attuali livelli di prezzo?

STM sta assecondando in maneira abbastanza evidente i movimenti del tecnologico americano a cui è legato a doppio filo.

Sugli attuali livelli di prezzo non ci sono indicazioni particolari per STM che trova una base supportiva molto robusta a 32/31,5 euro.

Se la dinamica rimbalzista del Nasdaq dovesse proseguire, non escluderei di vedere STM a 40 euro.

Un’eventuale correzione verso i 35/34,5 euro potrebbe offrire un punto di ingresso al rialzo, ma al momento non comprerei perchè ritengo sia tardivo intervenire ora.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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