Unicredit al top sul Ftse Mib dopo conti. Può salire del 92%

Unicredit sale in controtendenza dopo la buona trimestrale che ha mostrato segnali incoraggianti. Gli analisti sono tutti bullish: i target sono esplosivi.

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A dispetto dell'inversione di rotta accusata dal Ftse Mib, che ha chiuso gli scambi in rosso a poca distanza dai minimi intraday, la conclusione è stata positiva per Unicredit.

Unicredit in cima al Ftse Mib

Il titolo, reduce da tre sessioni consecutive in calo, dopo aver archiviato quella di ieri con un ribasso di quasi tre punti percentuali, oggi ha imboccato da subito la via dei guadagni.

Nell'intraday Unicredit ha superato anche la soglia dei 9 euro, con un ally di oltre il 7,5%, salvo poi ripiegare per via dell'arretramento del Ftse Mib.

Il titolo si è fermato a 8,58 euro, con un progresso del 2,08% e volumi di scambi elevati, visto che sono passate di mano oltre 38 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 28 milioni.

Unicredit: i conti del 1° trimestre

Unicredit ha messo a segno la migliore performance non solo nel settore bancario, ma nell'intero paniere delle blue chips, sulla scia dei conti del primo trimestre, diffusi questa mattina prima dell'apertura di Piazza Affari.

Il gruppo ha chiuso il periodo in esame con un utile netto in calo del 70,2% a 247 milioni euro, dopo aver contabilizzato, prudenzialmente, rettifiche su crediti per 1,3 miliardi, quasi interamente verso la Russia.

Escludendo l'impatto della Russia, Unicredit ha registrato un utile netto di 1,2 miliardi di euro, contribuendo a una generazione organica di capitale di 44 punti base.

I ricavi netti sono saliti dl 7,9% a 4,7 miliardi di euro. mentre l'utile operativo è cresciuto del 18% a 2,676 miliardi.

Il Cet 1 ratio di Unicredit si è attestato al 14%, al di sopra del target 2022-2024 del 12,5%-13%, assorbendo, già nel primo trimestre 2022, 92 punti base di impatto sul capitale legati alla Russia e, inoltre, il riacquisto di azioni proprie per 1,6 miliardi.

Il management della banca si è detto fiducioso di poter eseguire l'intera distribuzione di 3,75 miliardi di euro agli azionisti relativa all'esercizio 2022. 

Unicredit: Equita SIM commenta la trimestrale

Per Equita SIM i conti di Unicredit sono nettamente superiori alle attese a livello operativo, mentre la bottom line è inferiore alle attese per maggiori accantonamenti legati alla Russia, che secondo gli esperti è la principale sorpresa.

Per quanto riguarda il buyback previsto da 2,6 miliardi di euro, Unicredit ha indicato che la prima tranche da 1,6 miliardi di euro, approvata dagli organi di vigilanza, sarà avviata quanto prima.

La seconda tranche da 1 miliardo di euro, soggetta alla performance della Russia e all’approvazione del regulator.

Escludendo la Russia, il gruppo ha confermato sostanzialmente le guidance per il 2022, evidenziata con il piano industriale, con ricavi a 16 miliardi di euro, un rapporto cost-income al 55%, un costo del rischio a 30-35 punti base e un utile operativo superiore a 3,3 miliardi, nonostante la revisione dello scenario macro.

Equita SIM mantiene una view positiva su Unicredit, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 13,9 euro.

Unicredit: per Morgan Stanley può volare fino a 16,5 euro

Bullish anche il giudizio di Banca Akros che consiglia di accumulare il titolo in portafoglio, con un target price a 12,2 euro, sulla scia dell'ottima trimestrale.

Secondo Morgan Stanley, la notizia principale di oggi è la conferma del buy da 1,6 miliardi di euro, sull'onda della quale gli analisti ribadiscono il rating "overweight" sul titolo, con un fair value a 16,5 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 92% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.  

Unicredit: la view di Credit Suisse, KBW e Bank of America

A puntare su Unicredit è anche Credit Suisse che una raccomandazione "outperform", con un prezzo obiettivo a 13,8 euro.

Per gli analisti la trimestrale ha evidenziato segnali incoraggianti, con un risultato prima degli accantonamenti, definito oltre le attese.

Lo stesso rating "outperform" è stato reiterato oggi da KBW, con un target price a 13,9 euro, dopo i forti trend operativi mostrati dalla trimestrale e la conferma del buy-back.

Infine, buone notizie anche da Bank of America che consiglia di acquistare Unicredit, con un fair value a 16 euro. Se da una parte l'utile del gruppo è stato inferiore alle attese, dall'altra diversi indicatori chiave si sono rivelati solidi.