Ftse Mib: banche, rialzo tassi è positivo. I titoli più favoriti

Le banche del Ftse Mib hanno chiuso in calo, tranne Mediobanca, ma l'aumento dei tassi BCE è una buona notizia. Ecco perchè e per quali titoli in particolare.

La chiusura poco mossa del Ftse Mib, che si è fermato appena sopra la parità, non è stata di grande aiuto per i titoli del settore bancario che hanno terminato gli scambi in calo.

Ftse Mib: banche in rosso. Sale solo Mediobanca

L’unica eccezione positiva è stata quella di Mediobanca che è salito dello 0,43%, muovendosi in controtendenza rispetto al comparto di riferimento.   

Si è difeso in qualche modo Intesa Sanpaolo che ha ceduto lo 0,18%, seguito da Banco BPM che è sceso dello 0,34%, mentre Bper Banca ha chiuso in rosso dell’1,6%, ma avere la peggio è stato Unicredit che ha lasciato sul parterre il 2,35%, occupando l’ultima posizione nel paniere delle blue chip.

Banche giù: sale lo Spread, a picco il rendimentodel BTP a 10 anni

Le banche oggi non sono state aiutate dalla salita dello Spread BTP-Bund che ha terminato la giornata a 238,3 punti base, con un vantaggio dello 0,63%.

E’ andata decisamente meglio ai BTP che hanno fatto il pieno di acquisti, tanto che il rendimento del decennale ha accusato un crollo del 7,57% al 3,43%.

BCE alza tassi oltre le stime e annuncia il TPI

I bancari sono rimasti sotto la lente dopo che ieri il Consiglio Direttivo BCE ha deciso un rialzo di 50 punti base dei tassi di riferimento, un aumento più ampio rispetto alla guidance di 25 basis points fornita a giugno.

La decisione si basa sulla valutazione aggiornata sui rischi di inflazione e controbilanciata dal varo del TPI, il Transmission Protection Instrument, ossia lo strumento anti-frammentazione creato per contrastare “ingiustificate e disordinate dinamiche di mercato” che possano minacciare il meccanismo di trasmissione di politica monetaria.

BCE: come funzionerà il TPI

Nel dettaglio, gli acquisti del TPI non saranno soggetti a restrizioni ex ante, ma dipendenti dalla gravità delle minacce di frammentazione e saranno concentrati su titoli di Stato con maturity tra 1 e 10 anni.

I Paesi beneficiari dovranno rispettare quattro criteri di carattere fiscale e macroeconomico: compliance col framework fiscale EU, assenza di squilibri macroeconomici rilevanti, sostenibilità fiscale, con traiettoria del debito pubblico giudicata sostenibile da analisi dell’IMF, ESM, Commissione UE), e infine politiche macroeconomiche giudicate sostenibili.

Durante la conferenza stampa di ieri, la presidente Lagarde ha evidenziato come sia implicito un certo grado di discrezionalità del TIP all’interno del framework individuato, sottolineando inoltre come i reinvestimenti dei titoli in scadenza del PEPP continuino a rimanere la prima linea di intervento.

Il numero uno della BCE ha fatto inoltre intendere come la precedente forward guidance non sia necessariamente più valida, specificando che la BCE, nell’accelerare il processo di normalizzazione di politica monetaria, si garantirà margini di flessibilità nella gestione dei tassi, con decisioni che verranno prese progressivamente di meeting in meeting sulla base dei dati a disposizione.

Sul fronte valutario, la BCE ha fatto intendere che gestirà i rialzi dei tassi anche al fine di supportare il tasso di cambio dell’euro, un elemento chiave al fine di sostenere le economie europee.

Banche: rialzo dei tassi è positivo. Ecco perchè

In uno scenario che si preannuncia volatile a causa del contesto geopolitico, Equita SIM evidenzia che il mercato sconta ulteriori incrementi di 100 punti base da qui a fine 2022.

La curva forward dell’Euribor a 3 mesi oggi lo indica a fine 2023 in area 1,7%, rispetto a circa il 2,4% del mese scorso.

La SIM milanese ritiene che l’uscita dallo scenario di tassi negativi, in un contesto economico non recessivo, costituirà un elemento di supporto per la redditività del settore bancario.

Da valutare inoltre le future decisioni che verranno prese per quanto riguarda la remunerazione della liquidità in eccesso in un contesto di tassi in rialzo.

Banche: quali beneficieranno di più del rialzo dei tassi? La view di Citi

Anche Citi oggi ha diffuso una nota all’indomani della prima stretta monetaria della BCE dopo 11 anni, evidenziando che il rialzo dei tassi è una buona notizia per le banche, visto che è un fattore chiave per i loro utili.

Gli esperti hanno calcolato che per un incremento del costo del denaro di 50 punti base, l’utile per azione delle banche dell’area euro aumenta in media di circa l’8%.  

Tra le maggiori beneficiarie dei tassi in rialzo troviamo le banche italiane, visto che ogni rialzo dei tassi di 50 punti base, per Banco BPM l’utile per azione aumenterà di quasi il 30%, per Bper Banca di poco più del 20%, per Unicredit e Intesa Sanpaolo rispettivamente del 17% e del 13%, mentre per Mediobanca un più contenuto 5%.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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