Utility salgono: nuove misure di Draghi contro caro bollette

Le utility hanno chiuso in positivo all'indomani dell'intervento di Draghi che ha confermato possibili ulteriori intervent contro il caro energia.

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Al termine di una giornata che si è conclusa con il segno più per il Ftse Mib, anche le utility han guadagnato tutte terreno.

Utility in positivo: A2A in maglia rosa

La maglia rosa è stata indossata da A2A che è salito dell'1,51%, seguito da Terna e Italgas che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,82% e lo 0,75%, mentre Enel ha portato a casa un rialzo dello 0,58%.

Sono rimaste più indietro Hera e Snam che si sono mosse a braccetto, con un progresso rispettivamente dello 0,17% e dello 0,15%.

Utility: possibili nuovi interventi Governo contro caro bollette

Il settore delle utility è finito sotto i riflettori dopo che ieri, nell’intervento di fine anno del premier Draghi, sono stati confermati i possibili ulteriori interventi del Governo contro il caro bollette.

In particolare Draghi ha indicato che se necessario, l’intervento del Governo andrà oltre i 3,8 miliardi di euro già stanziati nella manovra di bilancio.

Occorrerà tenere conto degli eventuali profitti che alcuni produttori di energia realizzeranno in questo contesto di mercato, con il consueto riferimento all’Idroelettrico e al rinnovabile non incentivato o incentivato con meccanismi particolari, ad esempio il solare con il conto energia.

Occorrerà riflettere su come far partecipare questi produttori al sostegno del resto dell’economia.

Il premier Draghi ha inoltre indicato che la situazione richiede interventi urgenti senza aspettare il prossimo consiglio Europeo.

Caro bollette: cosa riguarderanno i possibili interventi del Governo

Il tema del possibile intervento governativo è già emerso nei giorni scorsi con le possibili misure che ruotano intorno:

ad ulteriori sgravi fiscali;

all’ulteriore riduzione degli oneri di sistema;

alla possibile dilazione di alcune categorie di incentivi su base volontaria e alla revisione di alcune tipologie di incentivi (come ad esempio il conto energia per il solare più vecchio);

alla possibile introduzione di "cap" alle generazioni idroelettriche e rinnovabili che hanno terminato il periodo di incentivi;

alla possibile revisione del meccanismo di pricing passando dal prezzo marginale al pay as bid.

Utility: le società più esposte

Nel caso di interventi sui meccanismi di pricing elettrico e nel caso di introduzione di eventuali cap, secondo gli analisti di Equita SIM, le società più esposte sono Enel, A2A, Iren, Erg e Alerion.

Da segnalare che gli interventi, se disegnati correttamente, si configureranno come minore upside nella generazione.Inoltre, gli operatori integrati a valle (retail) oggi non stanno incamerando il pieno beneficio del pricing elettrico per la riduzione dei margini nel retail, sulle posizioni coperte a 1-2 anni.