A Piazza Affari la seduta odierna prosegue in rialzo anche per le utility che mostrano una buona intonazione, pur muovendosi a velocità differenti.
Enl in pole position tra le utility
La maglia rosa è indossata da Enel che sale del 2,1%, con una evidente sovraperformance rispetto al Ftse Mib, mentre seguono a distanza Snam e Terna con un vantaggio dell’1,06% e dello 0,98%, seguiti da Hera che avanza dello 0,76%.
Più cauti A2A e Italgas che viaggiano in positivo rispettivamente dello 0,58% e dello 0,1%.
Utility in positivo, ma da BTP e Spread arrivano segnali diversi
Le utility guadagnano terreno malgrado le indicazioni contrastanti che arrivano dal mercato obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund viaggia in lieve calo e mostra una contrazione dello 0,22% a 135,6 punti base, mentre le vendite sui BTP favoriscono una salita dei tassi, con il decennale che mostra un rialzo del 2,13% al’1,198%.
A mantenere alta l’attenzione sulle utility sono le indicazioni che arrivano da più fronti.
Utility: scontro su introduzione nucleare e gas nella tassonomia UE
Dopo l’introduzione di nucleare e gas nella tassonomia EU in approvazione nelle prossime settimane, è forte scontro tra i paesi membri, con l’opposizione di Germania, Spagna, Austria, Portogallo, Lussemburgo e Danimarca.
Il documento potrebbe quindi essere rivisto nei prossimi giorni prima del processo di approvazione in parlamento.
Secondo Equita SIM, come commentato nelle scorse settimane, l’introduzione di nucleare e gas nella tassonomia è un elemento solo moderatamente negativo per le rinnovabili, in termini di potenziale rallentamento del processo di transizione.
Utility: il commento di Equita SIM
Gli analisti ritengono che oggi le prospettive di crescita delle rinnovabili, e dell’elettrificazione, non siano più legate ai riconoscimenti della Tassonomia, ma al significativo vantaggio economico in termini di costo di produzione energia che le rendono la fonte preferibile in termini di vantaggio di costo al cliente finale.
L’inserimento di nucleare e gas nella tassonomia, inoltre, non modificherà i programmi di investimento dei singoli paesi su queste due tecnologie, i cui capex sono già stati definiti indipendentemente dal riconoscimento regolatorio.
L’inserimento comporterà potenziali vantaggi per le società esposte agli investimenti nei due settori, con la possibilità di finanziare le spese per investimenti a condizioni più vantaggiose nei mercati internazionali.
Utility: i titoli hot
Tra le società più esposte agli investimenti in gas (parte rete), gli analisti di Equita SIM segnalano Snam, Italgas, Ascopiave, ed in misura minore, A2A, Hera ed Iren, sempre per le reti di distribuzione gas).
Tra le società più esposte al segmento rinnovabili invece troviamo, Enel, Erg, Alerion, Falck ed in misura minore A2A ed Iren.
Utility: nel mirino i profitti dell’idroelettrico
Le utility intanto restano sotto la lente alla luce dell’ipotesi interessante avanzata dal viceministro per lo sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin che, tornando sui temi dei possibili interventi a riduzione dei costi energia per gli utenti finali, conferma l’ipotesi di mettere sotto osservazione i profitti realizzati in alcuni settori come l’idroelettrico.
Gli interventi, tuttavia, non saranno realizzati attraverso azioni unilaterali da parte del Governo, bensi avanzando l’ipotesi di un allungamento delle concessioni idroelettriche in cambio di risorse che saranno utilizzate per calmierare i prezzi energia agli utenti finali, con un riferimento alle fasce meno abbienti).
Secondo Equita SIM, qualora confermata si tratterebbe di una indicazione meno negativa per gli operatori idroelettrici come Enel, A2A e Iren, rispetto ad un possibile prelievo netto in tariffa a riduzione dei profitti di periodo.
Gli analisti di Equita SIM ricordano che il giudizio finale su un intervento di settore dipenderà molto dai livelli di “pricing” sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati.
Nelle stime delle società coinvolte, infatti, gli esperti non assumono i correnti prezzi dell’energia.