Utility: stop UE a misure caro bollette. I titoli da seguire

Per l'Europa non è più necessaria o consigliabile la proroga delle misure introdotte nel 2022 contro il caro energia.

In maniera speculare a quanto avvenuto nella seduta di ieri, quest’oggi a Piazza Affari le utility hanno guadagnato terreno sul Ftse Mib.

Utility in positivo sul Ftse Mib

A rimanere più indietro delle altre è stata Terna che, dopo essere stata l’unica del settore a salire in controtendenza ieri, si è accontentata di un frazionale rialzo dello 0,05% oggi.

Ha fatto meglio Enel che è salito dello 0,88%, mentre Italgas e Snam si sono apprezzati rispettivamente dell’1% e dell’1,15%, preceduti da Hera e da ERG che hanno portato a casa un guadagno dell’1,32% il primo e dell’1,69% il secondo.

Ad avere la meglio su tutti è stata A2A che ha messo a segno un progresso dell’1,78%, mostrando una evidente forza relativa rispetto al settore di riferimento e al Ftse Mib.

Utility ignorano segnali negativi da BTP e Spread

I titoli del comparto non si sono lasciati influenzare dai segnali negativi arrivate anche oggi dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è inasprito pesantemente, tanto da mostrare un rally del 7,86% a 179,54 punti base.

Male anche i BTP che hanno visto ancora qualche vendita, con conseguente salita dei tassi, tanto che il rendimento del titolo a 10 anni ha evidenziato un rialzo dello 0,55% al 4,171%.

Intanto, le utility oggi sono finite sotto i riflettori sulla scia delle ultime novità arrivate dall’Europa.

Utility: stop UE a misure di emergenza sul caro bollette

Secondo quanto riportato nel rapporto sulle misure di emergenza per il caro energia presentato dalla Commissione dell’Unione Europea, l’attuale situazione dei mercati e le condizioni di approvvigionamento attuali non rendono necessaria o consigliabile la proroga delle misure introdotte nel 2022.

Il riferimento è agli interventi di emergenza sul caro bollette, quali la riduzione della domanda energia, il tetto di prezzo ai ricavi dei generatori inframarginali e le misure sul mercato retail.

Utility: buone notizie dall’UE. I titoli con i maggiori benefici

Secondo gli analisti di Equita SIM, si tratta di una indicazione positiva per il settore energia, che riduce significativamente il rischio di ulteriori interventi regolatori, o proroghe degli stessi, che sarebbero quindi non compatibili con le indicazioni dell’Unione Europea.

Il principale vantaggio per le utilities, spiega la SIM milanese, sarebbe evitare il prolungamento oltre giugno del law back a 58 €/mwh per la produzione rinnovabili e idroelettrico in particolare.

Fra le società quotate a Piazza Affari favorevolmente esposte all’eliminazione delle misure di contenimento ne troviamo diverse.

In particolare, parlando dell’eliminare del price cap, si tratta di una misura che interessa da vicino temi come A2A, Enel, ERG, Iren e Alerion, per il potenziale upside sui prezzi di vendita powergen nel secondo semestre di quest’anno.

Parlando, invece, della reintroduzione degli oneri di sistema, la società avvantaggiata è Enel, con il recupero del capitale circolante netto.

Infine, Equita SIM spiega che il minore rischio regolatorio, che dovrebbe permettere di evitare nuove tassazioni sugli extra-profitti, andrà a vantaggio di tutto il settore utility a Piazza Affari.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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