Utility: nuovi interventi da Governo. Enel la più colpita

Utility in rally, senza alcun condizionamento dalle indicazioni di stampa relative a possibili nuove misure dell'Esecutivo. I titoli da tenere d'occhio.

In una giornata in cui le vendite hanno avuto la meglio a Piazza Affari, le utility si sono mosse in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib.

Utility in corsa a Piazza Affari

A fine seduta, ad avere la meglio è stato Terna che ha messo a segno un rally del 3,45%, seguito da Italgas che ha guadagnato il 2,72%, mentre Hera e Snam si sono apprezzati rispettivamente del 2,09% e dell’1,73%.

Sono rimasti un po’ più indietro A2A ed Enel che si sono accontenta di un rialzo dell’1,57% e dell’1,33%.

Utility: possibili nuovi interventi del Governo

Le utility anche oggi sono finite sotto i riflettori, con l’attenzione rivolta ad alcune indicazioni di stampa. Secondo QE, il Governo guidato da Mario Draghi starebbe valutando nuovi interventi sulle bollette nella bozza di decreto pubblicata ieri.

Utility: tassazione sulle vendite di gas ai clienti

Nel dettaglio, sono previsti 3 tipi di interventi e il primo riguarda l’introduzione di una tassazione, non ancora determinata, da applicarsi alle vendite gas ai clienti nel periodo luglio 2022/ marzo 2023.

La tassazione sarà calcolata sul differenziale tra il costo medio del gas (componente CMEM) determinato dall’Autorità ed il reale costo di approvvigionamento nei contratti di importazione superiori ad 1 anno.

Secondo gli analisti di Equita SIM è difficile l’interpretazione della norma, che ha pochi dettagli e non fornisce la percentuale di calcolo dell’imposta.

Utility: il commento di Equita. Enel la più impattata

Provando ad assumere per le principali società retail gas una tassazione del 20%, ed assumendo che il differenziale di costo fra la componente CMEM, ossia il costo medio del gas della formula di ARERA e il prezzo di import sia di circa 10%/15%, gli analisti di Equita SIM stimano un impatto potenziale per Enel di circa 100 milioni di euro sui 4,4 miliardi di metri cubi di gas venduti ai clienti, il 90% importati con contratti pluriennali.

Per Hera, con 3,4 miliardi di metri cubi di vendita, Iren, con 1,2 miliardi ed A2A, con 1,4 miliardi, gli esperti della SIM milanese stimano impatti residuali, in considerazione del fatto che le società acquistano gas prevalentemente con contratti annuali e dovrebbero quindi essere escluse dall’ambito di applicabilità della norma.

Utility: proroga sospensione oneri e riduzione IVA

Un secondo intervento previsto dal Governo riguarda la proroga della sospensione degli oneri di sistema anche per il terzo trimestre di quest’anno.

Gli analisti non stimano nessun impatto addizionale sulle società, considerando che la sospensione era già attiva dal 2021.

Infine, un terzo intervento è dato dalla proroga della riduzione dell’IVA al 5% per il settore gas anche per il terzo trimestre di quest’anno, ma non c’è alcun impatto rilevante per le società quotate a Piazza Affari.

Equita SIM evidenzia che gli impatti della tassazione sulle componenti gas sono molto incerti, considerando la mancanza di visibilità sui costi di approvvigionamento nei contratti Take or Pay (durata superiore ad 1 anno) e sulla percentuale di tassazione che verrà introdotta dal Governo.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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