Vincitori e vinti sui mercati di un'America guidata da Biden

La vittoria delle elezioni suppletive in Georgia consegna al Presidente eletto Biden un Parlamento con entrambe le Camere a suo favore. Viene quindi opportuno chidersi se questo faciliterà, in qualche modo, l'operatività dell'amministrazione Biden e l'attuazione dei punti principali del suo programma, cioè il piano infrastrutturale e quello "green". Se così fosse, quali sono i vincitori e i vinti, sui mercati, di un'America guidata dall'ex senatore del Delaware e ex vicepresidente di Obama?

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L'"onda blu" è arrivata a Wall Street. O forse chiamatela mini onda, ma in entrambi i casi, i Democratici sono in pole position dopo la conclusione delle elezioni suppletive al Senato degli Stati Uniti in Georgia. La vittoria di entrambi i candidati Dem, infatti (primo sentore di colore e primo senatore ebreo eletti nello Stato), consegna al partito di Joe Biden il controllo di entrambe le Camere del Congresso. 

Le vittorie dei Democratici in entrambe le corse al Senato hanno creato un Senato al 50%, dando ai Democratici il controllo, perché il Vice Presidente eletto Kamala Harris romperebbe i voti a parità di voti, essendo anche Presidente del Senato, e votando lì. Ciò offrirebbe al Presidente eletto una visione più chiara, ma non priva di ostacoli, per l'attuazione di eventuali cambiamenti legislativi, compreso l'innalzamento delle tasse individuali ed alle società, e l'introduzione di ulteriori stimoli fiscali per far fronte alla pandemia della COVID-19.

Gli investitori specializzati in reddito fisso scommettono che le iniziative guidate dai Democratici si tradurranno in un aumento dell'indebitamento degli USA e in un aumento dei rendimenti, almeno nel breve termine.

L'aumento dei rendimenti obbligazionari ha effetti a catena anche sui mercati più ampi, rendendo più costosi i costi di finanziamento e aumentando il tasso di sconto utilizzato per misurare il valore delle azioni rispetto alle obbligazioni.

Le percezioni degli investitori di una amministrazione Biden con controllo totale delle Camere

Fondamentalmente, i risultati dell'onda blu (dal colore dei Democratici), saranno quattro, secondo le opinioni raccolte in questi giorni e settimane a Wall Street e dintorni: 

  • Trilioni di dollari in stimoli fiscali;
  • Diminuzione netta del valore dei titoli "growth";
  • Conseguente acquisto, almeno nel breve medio termine, dei titoli value (che sono fortemente a sconto rispetto agli altri);
  • La FED monetizzerà i deficit aggiuntivi che si creeranno;

Come posizionarsi, quindi? Indubbiamente i titoli value dovrebbero finalmente apprezzarsi rispetto a quelli growth. Secondo i dati forniti da JPMorgan, il rapporto del P/E tra i titoli growth e quelli value è attualmente a -1,22, quasi ai livelli più bassi dal 2007, quando era esattamente l'inverso.

Traduzione: la sottovalutazione dei titoli che esprimo valore rispetto a quelli che esprimono crescita è (quasi) ai massimi livelli. Per dirla in termini pratici, tra Google e Coca-Cola, bisognerebbe comprare la seconda rispetto alla prima. È probabile che gli investitori privilegino gli investimenti orientati al valore che sono rimasti indietro nella performance rispetto ai titoli tecnologici e in crescita che tendono a popolare il Nasdaq Composite.

Vincitori...

Chi vincerà, quindi, e chi perderà, con un'amministrazione Dem che è favorita da entrambi i rami del Parlamento dello stesso colore? Molti dicono che l'energia, come settore, sarà un perdente, ma questo non sarà chiaramente vero per quelle parti del settore energia che sono le rinnovabili, vale a dire tutto ciò che è green e pulito, quindi idroelettrico, solare, eolico, geotermico e chi più ne ha più ne metta.

La ragione è semplice. In campagna elettorale, l'onda verde che Biden ha promesso, con un passaggio del sistema energetico americano sempre più verso le fonti rinnovabili, e con il rientro degli USA nell'accordo di Parigi del 2015, adesso avrà una reale possibilità di essere attuata.

Correlato a doppio filo al settore energia green è quello dei veicoli elettrici, che stanno vedendo un vero e proprio boom a livello mondiale, da cui l'America non è certo esente, e che ha anche visto la bolla del titolo Tesla nel 2020. Sia come sia, l'attenzione per i veicoli elettrici e tutto ciò che gli gira intorno, come la questione batterie (di cui abbiamo discusso a proposito del litio in questo articolo), è ai massimi livelli, e dunque lo è anche l'attenzione degli investitori.

Un altro dei punti fermi in campagna elettorale di Biden era l'aggiornamento e l'espansione del settore infrastrutturale degli States. Noi ne abbiamo parlato diffusamente in due articoli, questo e quest'altro, dove abbiamo sottolineato (nel primo caso) perché sia redditizio investire in infrastrutture e, nel secondo, quali siano i titoli, a livello USA e mondiale, che verranno coinvolti in questo grandioso piano da 1,5 trilioni di dollari.

Chiaramente Biden affronterà le questioni bancarie in modo diverso dal suo predecessore. Mentre le preoccupazioni per la Covid-19 e per l'economia potranno attirare inizialmente l'attenzione della nuova amministrazione, l'industria può alla fine aspettarsi una maggiore enfasi sulle questioni sociali nel settore del credito, con i fintech e le banche regionali pienamente coinvolti.

...e vinti

Di conseguenza a quanto detto prima in ambito energetico, i titoli legati al petrolio ed al carbone potrebbero essere certamente penalizzati almeno in fase di apprezzamento del loro valore, cioè in conto capitale. Diverso è il discorso per ciò che riguarda i dividendi, naturalmente, che continueranno ad essere distribuiti dalle società coinvolte nella produzione di energia e nella sua distribuzione finché saranno in funzione.

Qualcuno dice che, essendo i Dem tendenzialmente più "pacifisti" dei Rep, i titoli del settore difesa soffriranno. A coloro vanno ricordate due cose: l'America è a capo di un impero economico e militare creato con la vittoria di due guerre mondiali, e mantenuto attraverso il dominio dei mari e dei cieli grazie alle portaerei; conseguentemente, un rallentamento delle spese militari negli Stati Uniti è impensabile.

Poi, Clinton e Obama, gli ultimi presidenti democratici, sono stati dei guerrafondai come Bush Jr. (guerra di Bosnia, Iraq e Afghanistan). E' una tesi che non regge.

Quasi certamente ci sarà un giro di vite sui prezzi dei farmaci, quello sì. La "opioid crisis" in America, cioè l'uso eccessivo o l'uso improprio di oppioidi che creano dipendenza, con conseguenze mediche, sociali ed economiche significative, compresi i decessi per overdose, è un problema reale. Visto che molti farmaci che in Europa sono dietro prescrizione medica negli States sono da banco, e visto il costo elevato di svariati medicinali, l'amministrazione Biden potrebbe intervenire pesantemente sulla questione, con danno economico sulle società quotate del settore.

Per contro, potrebbero invece guadagnarci (e lo faranno) i titoli assicurativi del settore sanitario coinvolti nell'Afforbable Care Act, quello che normalmente viene conosciuto come Obamacare, cioè l'estensione dell'assicurazione sanitaria a fasce povere della popolazione, che quindi diventano a carico dello Stato. Essendo l'assicurazione medica obbligatoria negli States, la sicurezza data dallo Stato che le continui a comprare per i cittadini meno abbienti avrà un impatto positivo sui titoli del settore.

Una parola sul settore tech, che da più parti viene visto perdente sotto un governo tutto blu. La questione è importante perché le società tecnologiche sono dei titani con davvero tanto potere, come stiamo vedendo anche in questi giorni. Già l'amministrazione Trump voleva fare qualcosa per ridurre questo potere. E' quindi probabile che, sebbene le simpatie Dem del settore tech siano note, il governo di Biden faccia qualcosa in campo regolatorio contro le Big Tech. Badate bene: probabile, ma non certo.

I titoli da comprare (potenzialmente)

Martin Marietta è un'azienda di materiali da costruzione specializzata nei materiali utilizzati nei grandi progetti di costruzione. Tra le altre cose, produce prodotti di sabbia e ghiaia frantumata, calcestruzzo e asfalto preconfezionato e prodotti e servizi per la pavimentazione. La vittoria di Biden dovrebbe contribuire ad accelerare la crescita della spesa per le infrastrutture, come detto, facendo di questo uno dei migliori titoli da acquistare per la nuova amministrazione.

Se all'orizzonte si profila un boom della spesa per le infrastrutture, allora è difficile evitare Caterpillar, il principale produttore mondiale di attrezzature per l'edilizia e le miniere. L'azienda produce anche motori diesel e a gas naturale, turbine a gas industriali e locomotive diesel-elettriche. Naturalmente Caterpillar non è una semplice scommessa sulle infrastrutture americane. L'azienda ha una presenza globale, e dovrebbe beneficiare di una ripresa anche nei mercati emergenti.

Il presidente eletto Biden è seriamente intenzionato a tenere sotto controllo la pandemia COVID-19. A suo parere, non ci può essere una ripresa economica duratura finché il virus non sarà stato domato. Una parte importante di questa strategia è il dispiegamento dei vaccini, ora che sono pronti.

Questo ci porta a Becton Dickinson. La Becton, che distribuisce dividendi in crescita da anni, è un produttore di strumenti e forniture mediche, comprese le siringhe. Se avete intenzione di somministrare potenzialmente centinaia di milioni di vaccini solo negli Stati Uniti, e miliardi a livello globale, avrete bisogno di Becton e dei suoi concorrenti per aumentare la produzione delle attrezzature necessarie per far sì che ciò avvenga.

Altri titoli da acquistare (potenzialmente)

L'ambientalismo e la sostenibilità sono una parte importante della piattaforma della predidenza Biden, come detto. E' quindi sicuro che l'energia verde e le infrastrutture saranno una priorità. Questo fa di Brookfield Renewable Partners LP uno dei migliori titoli da acquistare. BEP possiede un portafoglio di proprietà eoliche, solari, idroelettriche e altre proprietà a energia verde. Il governo degli Stati Uniti non firmerà esattamente un assegno in bianco a Brookfield. Ma l'aumento della marea solleva tutte le barche, e l'aumento della spesa in questo spazio è suscettibile di aumentare i profitti di Brookfield.

NextEra Energy si concentra sulle energie rinnovabili. NextEra serve circa 5,5 milioni di clienti in Florida. Ma è meglio conosciuta come il più grande produttore mondiale di energia eolica e solare, nonché una delle più grandi aziende di stoccaggio di batterie al mondo. L'azienda possiede e gestisce impianti eolici che generano quasi 15.000 megawatt e ha una capacità di stoccaggio di 140 megawatt. Questa enfasi sull'energia verde ha reso l'azienda popolare, classificandola al primo posto tra le utility nella lista delle aziende più ammirate di Fortune nel 2020.

Per un altro investimento sull'energia verde, considerate Atlantica Sustainable Infrastructure.  È una società britannica con attività sparse in tutto il mondo, anche se alcune di queste attività si trovano negli Stati Uniti. Ma se si ritiene che un'ondata massiccia di nuovi investimenti in infrastrutture verdi possa dare impulso a tutti i titoli del settore, Atlantica è un titolo interessante.

Atlantica ha un portafoglio diversificato di asset di energia rinnovabile, gas naturale e acqua e, cosa importante, praticamente tutti sono gestiti con contratti a lungo termine. Gli asset di Atlantica hanno una vita media ponderata residua dei contratti di 18 anni.

Ulteriori titoli da considerare

Quanto detto finora non limita i potenziali titoli da acquistare a quelli enumerati sopra. Ce ne sono altri, di cui forniamo solo il nome perché le ragioni per cui sono interessanti rientrano in quelle mostrate finora. Si tratta di First Solar (l'altra società di Eleon Musk), dell'Invesco Solar ETF, il primo e il migliore del settore, di Tesla, di Canopy Growth, attiva nel settore cannabis.

Oltre a queste, altri nomi che potrebbero essere di rilievo sono Innovative Industrial Properties, Workhorse Group, UnitedHealth Group, Realty Income (un ottimo REIT), Energy Transfer LP, l'iShares Core MSCI Emerging Markets ETF (un'amministrazione Biden presiederà probabilmente un'agenda commerciale meno conflittuale, che dovrebbe essere generalmente migliore per i mercati emergenti) e, infine, l'SPDR Gold MiniShares ETF (la combinazione dell'aumento della spesa pubblica con il calo delle entrate potrebbe comportare enormi disavanzi di bilancio per il prossimo futuro. In questo scenario, l'oro avrebbe senso come possibile copertura contro l'inflazione e la svalutazione del dollaro).

Ne (ri)parleremo tra quattro anni.