Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, Chief Executive Officer di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto delle domande sugli indici azionari americani e su alcuni titoli Usa.
A Wall Street ieri i tre indici hanno recuperato terreno dopo le vendite accusate da mercoledì scorso. Quali le attese nel breve?
Il più preoccupante è il Dow Jones che ha rotto un'importante trendline, proseguendo al ribasso. Unendo i minimi del 30 agosto 2020 e quelli del 2 aprile 2020, si ottiene un'altra trendline e si intuisce che il Dow Jones avrebbe spazio al ribasso fino ai 32.000 punti.
Anche l'S&P500 è tornato sotto i massimi violati in precedenza, ma non tutto è perduto, visto che è ancora salvo il supporto della congestione creatasi tra maggio e giugno.
Fino a quando non sarà violato questo supporto si può stare tranquilli, diversamente da quanto accaduto per il Dow Jones.
Il Nasdaq Composite sta tenendo duro e se dovessimo vedere un rimbalzo del Dow Jones e dell'S&P500 potrebbe ripartire anche il listino tecnologico, con rialzi al di sopra dei massimi storici.
In generale non solo allarmato per l'attuale situazione a Wall Street, segnalando che l'indice impostato peggio al momento è il Dow Jones.
A far sperare è la tenuta del Nasdaq Composite che in caso di ulteriore forza potrà trainare anche il Dow Jones e l'S&P500.
Come detto prima, la view per il Dow Jones è ribassista e come detto prima il target è in area 32.000. Al rialzo invece, il superamento dei 34.000 punti aprirebbe le porte ai top dl 10 maggio in area 35.000, oltre cui il focus sarà sui 36.000 punti.
L'S&P500 è molto più vicino ai massimi storici e il supporto di cui parlavo prima è intorno ai 4.060/4.050 punti. Se il Dow Jones dovesse arrivare verso i 34.000 punti, l'S&P500 dovrebbe riportarsi verso area 4.100 e da questi livelli ci aspettiamo una ripartenza di entrambi gli indici verso i massimi storici.
Il Nasdaq Composite è in congestione e a 14.220 punti presenta un primo ostacolo, superato il quale si salirà fino ad area 14.750. Occhio ai minimi del 16 giugno a 13.903 punti, sotto cui il Nasdaq Composite scenderà verso area 13.500.
Cosa può dirci in merito al recente andamento di Mastercard e quali strategie ci può suggerire per entrambi?
Mastercard è in una congestione tra i 355 e i 373 dollari e da inizio giugno si è ulteriormente ristretta tra i 371 e i 359 dollari.
Se il titolo andrà a violare al ribasso i 355 dollari scenderà verso i 345-340 dollari, mentre una rottura al rialzo dei 373 dollari aprirà le porte ad una salita verso i 390 dollari prima e in seguito verso i top di fine aprile a 401,5 dollari.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Wall Street?
Segnalo Ferrari che la scorsa settimana è sceso verso i minimi del 12 maggio in area 196 dollari, da cui ha tentato un rimbalzo.
Se il titolo riuscirà a riportarsi sopra quota 203-205 dollari, punterà prima ad ara 210 dollari e poi ai recenti top in area 220 dollari.
Al contrario, una rottura al ribasso dei 195,5 dollari vedrà Ferrari calare verso i minimi di inizio marzo scorso intorno ai 184 dollari.