L'indice rimbalza da 1.040, nelle vicinanze del supporto a 1.020, e raggiunge i 1.060 circa, dove transita la media mobile veloce. Tale rimbalzo dovrebbe esaurirsi nei primi giorni di Novembre, probabilmente entro il 3-5 Novembre, e la discesa dovrebbe proseguire in modo più marcato verso i successivi target a 980-950, intorno al precedente massimo, e poi a 870, sui livelli di metà Luglio 2009.Soltanto un rialzo al di sopra di 1.080 punti entro il 3-5 Novembre potrebbe rimettere in pista il Toro, con target verso 1.090-1.110, ma al momento questo scenario sembra alquanto improbabile.La configurazione assunta dall'indice a partire da Marzo è quella di un doppio o triplo zig-zag, con target rialzisti molto probabilmente già raggiunti. Il conteggio di lungo periodo indica che potrebbe essere già iniziato il primo impulso ribassista, in grado di portare a un avvicinamento, e successivamente a uno sfondamento, del minimo fatto segnare a Marzo. Rally di Natale probabile, ma il prossimo anno sarà all'insegna dell'Orso almeno fino a Marzo.Prossimo setup ciclico: 12 Novembre.A livello intermarket, giova ricordare come la correlazione tra debolezza del dollaro e forza dell'indice abbia una correlazione statistica alquanto elevata. In questo senso, la discesa del cambio euro/dollaro al di sotto di 1.49, primo supporto, favorisce il ribasso dell'S&P500, e non di poco. Il grafico del Dollar Index fa presagire come imminente l'uscita da una lunga congestione e l'avvio di un nuovo trend al rialzo per il Dollar Index che avrebbe come primi obiettivi l'area 77.50-78.00, prima resistenza, corrispondente a un cambio euro/dollaro intorno a 1.45, primo supporto importante.In conclusione, con un dollaro in recupero e l'indice in discesa, conviene acquistare dollari e investire al ribasso sull'indice americano. Aprire posizioni short in questo periodo potrebbe risultare molto conveniente in termini di rischio/rendimento in quanto gli stop sono vicini (massimi precedenti) mentre i target risulterebbero ancora piuttosto lontani.