Dividendi: ENI e Intesa Sanpaolo tra i più alti in arrivo

Tra le 19 blue chips che lunedì staccheranno il dividendo ci sono anche ENI e Intesa Sanpaolo. Due titoli con un ottimo dividend yield.

A Piazza Affari anche la seduta odierna prosegue in territorio negativo per il Ftse Mib che, dopo aver ceduto quasi un punto percentuale ieri, continua ad arretrare oggi, con una flessione ancora più ampia dll’1,37%.

Dividendi: maxi stacco lunedì 23 maggio. 19 blue chips all’appello

L’attenzione degli investitori è già rivolta all’appuntamento di lunedì prossimo 23 maggio, quando ci sarà lo stacco cedola di tantissimi titoli a Piazza Affari.

All’appello sarà chiamato anche metà paniere dl Ftse Mib e precisamente ben 19 blue chips, tra le quali segnaliamo in particolare ENI e Intesa Sanpaolo.

I due titoli si collocano infatti nella schiera di quelli che offriranno la più alta remunerazione ai loro azionisti, precisando che il pagamento della cedola a valere sull’esercizio 2021 è stato suddiviso in due tranche.

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo il prossimo 23 maggio staccherà una cedola di 0,0789 euro che, rapportata ai valori correnti del titolo (1,9554 euro), si traduce in un rendimento pari al 4,03%.

E’ bene precisare che il dividendo in arrivo nei prossimi giorni è il saldo relativo all’esercizio 2021.

Intesa Sanpaolo, infatti, ha già remunerato i suoi azionisti novembre scorso, con una cedola di 0,0721 euro a titolo di acconto.

Complessivamente il dividendo 2022 è pari a 0,151 euro che, in relazione alle quotazioni attuali di Intesa Sanpaolo, offre un rendimento del 7,72%, il più alto nel settore bancario e tra i più elevati di tutta Piazza Affari.

Da evidenziare che il dividendo 2022 è in crescita dell’11,6% rispetto a quello erogato nel 2021, quando gli azionisti hanno ricevuto in realtà un doppio pagamento.

A maggio dello scorso anno, infatti, è stata staccata una cedola pari a 0,0357 euro, a valere sull’esercizio 2020, mentre a ottobre una pari a 0,0996 euro, riferita a riserve del 2019, dopo che nel 2020 Intesa Sanpaolo, al pari di altre banche, aveva lasciato a bocca asciutta i suoi azionisti, complice il divieto imposto dalla BCE in seguito alla scoppio della pandemia. 

ENI

Tra le blue chips che offrono il dividendo più redditizio quest’anno troviamo anche ENI che lunedì prossimo staccherà una cedola pari a 0,43 euro.

Considerati i prezzi correnti del titolo, (13,676 euro), il rendimento del dividendo è pari al 3,14%.

Ad una prima lettura questo valore potebbe essere poco entusiasmante, ma come nel caso di Intesa Sanpaolo, anche per ENI il pagamento in arrivo lunedì 23 maggio è relativo al saldo del dividendo 2022.

A settembre scorso la società ha versato ai suoi azionisti altri 0,43 euro per azione a titolo di acconto.

Considerando il dividendo complessivo a valere sull’esercizio 2021, pari a 0,86 euro, ai valori attuali si ottiene un rendimento pari al 6,29%.         

La cedola di quest’anno è in forte rialzo rispetto a quella del 2021, pari a 0,36 euro, con un incremento di quasi il 139%.

Da evidenziare che a partire da quest’anno è previsto un aumento del dividendo da 0,86 a 0,88 euro e un’altra novità riguarderà la tempistica del pagamento.

Sarà abbandonata infatti la formula di acconto e saldo adottata fino a ora, per passare a una cedola in quatro tranche su base trimestrale.

A valere sull’esercizio 2022, il dividendo di ENI sarà pagato a settembre e novembre 2022 e poi a marzo e maggio 2023, nella misura du 0,22 euro per ciascuno stacco.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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