L'Angolo del Trader

Atlantia, ieri +3,14% a 22,99 euro, guadagna terreno dopo la tornata di votazioni.

Atlantia, ieri +3,14% a 22,99 euro, guadagna terreno dopo la tornata di votazioni. I risultati parlano di un capovolgimento dei rapporti di forza tra Lega e M5S, a favore del partito di Salvini. Il titolo ha guadagnato terreno in quanto gli investitori hanno deciso di scommettere su un ammorbidimento del governo nei confronti della concessionaria autostradale controllata dalla famiglia Benetton: le posizioni più ostili erano quelle del ministro delle infrastrutture e trasporti, il pentastellato Toninelli, mentre la Lega si è sempre dimostrata più conciliante. L'analisi del grafico di Atlantia evidenzia la correzione delle ultime settimane, movimento che, complice lo stacco del dividendo da 0,90 euro per azione avvenuto lunedì 20 maggio, aveva spinto il titolo sotto i primi supporti a 22,60/22,70 (ma senza compromettere la solidità della struttura ascendente di fondo). L'allungo di ieri ha riportato le quotazioni sopra i riferimenti citati, circostanza che potrebbe rilanciare il titolo verso i massimi di inizio maggio a 24,47: conferme in tal senso oltre 23,30/23,35. In ottica temporale più estesa possiamo osservare che l'eventuale superamento di 24,47 determinerebbe al riattivazione del rally partito a dicembre verso 25,90/26,00 (massimi di fine luglio 2018) e quindi sul record storico di fine 2017 a 28,61. Indicazioni ribassiste alla violazione di 21,50, prologo a un affondo il minimo di fine febbraio a 20,54.

FCA e Renault in forte rialzo dopo la proposta di fusione avanzata nei confronti di Renault (anche lei in forte crescita a Parigi). Il cda del gruppo francese ha dichiarato che studiera' con interesse l'opportunita'. Banca Akros, Banca IMI ed Equita hanno migliorato le rispettive valutazioni sul titolo del Lingotto. Agli azionisti di FCA verrebbe distribuito un dividendo di 1,6 euro per azione per un totale di 2,5 miliardi di euro prima dell'operazione (e in aggiunta una ulteriore cedola di 0,16 euro se non venisse perfezionata la vendita di Comau). Le quotazioni di FCA sono salite fino a 13,688 euro per poi stabilizzarsi, anche a causa dello scivolone del Ftse Mib (penalizzato dalle banche) in area 12,47, in crescita del 9% circa dalla chiusura di venerdi' a 11,456 euro. La resistenza da superare stabilmente per inviare un segnale di forza credibile e' quella dei 13 euro, lato inferiore della figura di forma triangolare disegnata dai massimi di ottobre 2018 e completata al ribasso dalla violazione il 20 maggio di area 12,75. Oltre i 13 euro, con rottura confermata in chiusura di seduta, sarebbe possibile puntare al ritorno in area 14, ultima resistenza prima dei 14,78 euro, linea che unisce i massimi di inizio ottobre e inizio febbraio. Sotto 11,67, base del gap del 22 maggio, rischio invece di test non solo dei minimi del 23 maggio a 11,36 ma anche di area 10,70 euro. Anche il balzo in avanti di Renault, salita fino a 58,33 euro dalla chiusura di venerdi' a 49,98 per poi flettere in area 56,60 (con un 13,25% circa di rialzo) ha permesso ai prezzi di salire a testare dal basso la base della fase laterale disegnata dai minimi di inizio gennaio, la linea che unisce questo minimo con quello del 26 marzo, violata al ribasso con il gap del 9 maggio e ora in transito a 58,20 euro circa. Una rottura confermata in chiusura di seduta della trend line cancellerebbe i recenti segnali di debolezza e farebbe pensare ad una estensione del rimbalzo verso 59,94, lato alto del gap del 6 maggio, e poi verso 62,44, gap del 24 aprile. Senza uno stabilizzarsi al di sopra dei 58,20 euro invece il rischio di un riassorbimento completo del rimbalzo visto lunedi' sarebbe elevato. Il grafico di forza relativa che mette in rapporto Renault con Fca e' stato ribassista dal febbraio del 2016, quindi con il titolo francese che sotto performava quello italiano, fino a gennaio di quest'anno. Da allora c'e' stato un tentativo di cambio del rapporto di forza che anche se non ha trovato ancora conferme durature potrebbe pero' rendere marginalmente piu' interessante Renault rispetto a FCA nel prossimo futuro.