Piazza Affari appesantita dai dividendi. FTSE MIB -2,68%.
Mercati azionari europei negativi. Wall Street in calo: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 -0,4%, NASDAQ Composite -1,1%, Dow Jones Industrial -0,2%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a -2,68%, il FTSE Italia All-Share a -2,58%, il FTSE Italia Mid Cap a -2,01%, il FTSE Italia STAR a -1,40%. Gli indici italiani sono stati pesantemente influenzati dallo stacco dei dividendi di molte società: l'effetto sul FTSE MIB è stimato in un -2,1%.
*BTP in decisa flessione *e spread in ascesa con il crescere delle tensioni nel governo. Il decennale rende il 2,71% (+7 bp rispetto alla chiusura precedente) e lo spread segna 279 bp (+5 bp).
Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA l'indice Chicago Fed (attività nazionale) ad aprile si è attestato a -0,45 punti (precedente +0,05, consensus -0,33). La bilancia del conto corrente dell'eurozona rilevata dalla Banca centrale Europea si è posta a marzo a 25 miliardi di euro a fronte di un surplus di 28 miliardi registrato a febbraio del 2019. In Germania l'Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che nel mese di aprile l'Indice dei Prezzi alla Produzione è cresciuto dello 0,5% su base mensile risultando superiore alle attese fissate su un incremento dello 0,3%, in rialzo rispetto alla rilevazione precedente. Su base annuale il PPI e' cresciuto del 2,5%, anch'esso superiore alla rilevazione precedente pari al +2,4% e al consensus +2,4%.
STMicroelectronics -9,15% accelera al ribasso in scia alla debolezza del settore semiconduttori. Cresce la tensione USA-Cina dopo i provvedimenti dell'amministrazione Trump contro Huawei. Secondo indiscrezioni di Bloomberg i colossi USA Google, Intel, Qualcomm, Broadcom e la tedesca Infineon hanno sospeso i rapporti con la big dell'elettronica di consumo cinese. Il "bando" USA contro Huawei e le possibili ritorsioni cinesi potrebbero provocare un rallentamento nel settore microchip, per il quale era atteso un recupero nelle seconda parte dell'anno, e avere effetti negativi sulle previsioni di STM recentemente rilasciate: nel corso del Capital Markets Day della scorsa settimana il gruppo ha confermato i target 2019 (ricavi a 9,45-9,85 miliardi di dollari e gross margin a 37-39%) e indicato obiettivi di medio termine con ricavi a 12 miliardi di dollari, gross margin a 40-41%, operating margin a 17-19%, free cash flow a oltre 1 miliardo e utile netto a 1,7-1,9 miliardi. Il CFO Lorenzo Grandi ha dichiarato che, in base alle stime del gruppo sulla ripresa del mercato, i target di medio termine saranno raggiunti nel secondo semestre del 2021 o al più tardi nel 2022. Il presidente e CEO Jean-Marc Chery si è detto determinato a sovraperformare il mercato, mentre Marco Cassis (president Sales, Marketing, Communications and Strategy Development) ha affermato che per STM esistono grandi opportunità su tutti i mercati in cui è operativa.