Trump avverte: via Biden o scoppia terza guerra mondiale!

In una mega manifestazione di repubblicani in Texas, Trump ha ribadito ancora una volta che Biden sta trascinando gli Usa verso una terza guerra mondiale.

Ieri ha avuto luogo una mega manifestazione di repubblicani nell’area di Houston, in Texas, con l’ex presidente Donald Trump che ha smosso le folle parlando, ma non confermando ancora, di un eventuale suo ritorno alla presidenza, più che “eventuale”, molto “sperato” da lui stesso, nel 2024.

La manifestazione, c’è da dire, ha dimostrato anche ai detrattori quanta influenza ancora abbia l’ex presidente a più di un anno dall’essere stato sostituito da Biden (dal canto suo mai così in basso nei sondaggi e in basso è scesa pure la sua vice Harris). 

Parlando davanti a Trump e alla folla presente, due dei leader statali più favorevoli all’ex presidente Trump, il tenente governatore Dan Patrick e il commissario all’agricoltura Sid Miller, hanno affermato a chiare lettere che vogliono che l’ex presidente si ri-candidi di nuovo. Miller ha detto che ciò che accadrà nelle elezioni del 2024, dimostrerà chi tra i repubblicani,  è un vero “patriota”.

“Non so cosa accadrà nel 2024, ma ho la sensazione che Trump è stato il 45esimo presidente e presto sarà il 47esimo presidente di gli Stati Uniti.”

Il Texas, la base di partenza per i repubblicani e l’ex presidente Trump

Trump, durante la manifestazione a Houston, non ha fatto alcun annuncio ufficiale sulla sua ricandidatura nel 2024 a presidente degli Stati Uniti, ma ha ripetutamente attaccato Biden e ha promesso che, in qualche modo, Joe Biden e la “sua famiglia criminale” verrà cacciato dalla Casa Bianca nel 2024.

La manifestazione di ieri ha dimostrato che, in paesi fortemente e storicamente repubblicani come il Texas, l’ex presidente Trump rimane molto popolare tra i repubblicani e tra i cittadini. Sempre durante la manifestazione, il presidente del partito di stato, Matt Rinaldi ha affermato che da Trump in poi “il partito repubblicano non è più quel partito debole e compromettente che era prima, ma è il partito audace di Donald Trump e rimarrà così”.

Trump non ha perso occasione per alludere all’argomento “elezioni truccate” affermando che il Texas non diventerà mai uno stato blu, ovvero democratico, a meno che “non vengano truccate le elezioni”.

I candidati repubblicani continuano a chiedere il sostegno di Trump, soprattutto in vista delle primarie del 1 marzo in Texas, quando ci si troverà a fare i conti con altri sfidanti. Tra questi c’è il governatore Greg Abbott, al quale l’ex presidente Trump ha ribadito il suo “appoggio completo e totale”.

Trump ha anche espresso nuovamente il suo sostegno al procuratore generale Ken Paxton. Trump lo ha descritto come un “ragazzo meraviglioso” e un “mio amico sin dal primo giorno”.

Trump accusa apertamente Biden di incompetenza

Durante la manifestazione l’ex presidente Trump ha affermato: “Il nostro Paese è arrabbiato e vuole essere rispettato di nuovo. Insieme dobbiamo salvare l’America, perché l’incompetenza di Joe Biden ci sta facendo rischiare una terza guerra mondiale“.

“Quello che Putin e la Russia stanno facendo con l’Ucraina non sarebbe mai accaduto se fossi stato io il Presidente. Sotto di me l’America era un paese rispettato, forse è stato il periodo in cui è stata più rispettata che mai. Invece è disdicevole e una disgrazia quello che è accaduto all’America nell’ultimo anno”, ha concluso Trump dinanzi ad un pubblico folto e in visibilio.

Il nostro Paese sta morendo. Io sto cercando di salvare gli Stati Uniti: con me avremmo avuto un accordo con l’Iran una settimana dopo le elezioni e Putin non avrebbe mai mosso le sue truppe vicino all’Ucraina“.

Trump non si lascia sfuggire l’occasione per citare, nuovamente, le elezioni “truccate” e “rubate”

“Siamo un paese del terzo mondo. Siamo a nove mesi dalle elezioni di medio termine e abbiamo bisogno di una vittoria a valanga in modo che i democratici non possano rubarci il risultato. Questo è l’anno che ci riprendiamo il Congresso. E nel 2024 ci riprenderemo la Casa Bianca”, assicura Trump.

Poi Trump ha promesso la grazia, se dovesse essere rieletto, per coloro che sono stati condannati per l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio dell’anno scorso; ha promesso, inoltre, che prima di inviare soldati in Ucraina, bisognerebbe inviarli al confine con il Messico per fermare l’immigrazione clandestina, visto che in un solo anno sono entrate clandestinamente 5 milioni di persone in America, proprio attraverso quel confine. 

Trump accusa Biden di aver tradito anche lo stato amico d’Israele e di aver combinato una vera e propria catastrofe con quel suo gesto impulsivo in Afghanistan. 

Trump promette inoltre, che quando i repubblicani riconquisteranno il Congresso, verranno mosse accuse specifiche e denunce contro Biden e la sua famiglia.  

Trump: bisogna eliminare tutte le misure anti-Covid

Inoltre, Trump afferma che  è arrivato il momento per gli americani di andare avanti e abbandonare tutte le restrizioni introdotte con il Covid-19 e dichiara che i repubblicani sono dalla parte dei camionisti canadesi che stanno protestando in questi giorni. Cento milioni di camionisti stanno bloccando del tutto il Canada, contro le restrizioni Covid. 

Tra la lista dei repubblicani candidati alle elezioni di midterm c’è Sid Miller, il commissario statale all’agricoltura, che ha dichiarato di non considerare più il midterm come una gara tra democratici e repubblicani o liberali e conservatori, ma  una corsa tra patrioti e traditori. Miller ha il pieno sostegno di Donald Trump.

Matt Rinaldi, presidente dello Stato partito, ha dichiarato: “Abbiamo approvato una legge elettorale per garantire che il 2020 non si ripeta mai qui”.

Angelica Luna Kaufman, portavoce del Partito Democratico dello Stato, ha dichiarato: “Poiché questo trumpismo e questo estremismo hanno preso possesso in Texas, stiamo vedendo che, anche nelle contee e nei distretti moderatamente conservatori, le persone che sono fondamentalmente ribelli vengono incoraggiate a candidarsi a cariche pubbliche con il biglietto repubblicano alle primarie“.

“È molto spaventoso. Questo espellerà quei conservatori moderati e si avranno estremisti che rappresenteranno ampie porzioni del nostro stato che non condividono la stessa ideologia”.

I repubblicani e Trump vorrebbero che il Texas fungesse da esempio per l’intera nazione

Comunque in un’ottica equilibrata, c’è da dire che quando Donald Trump ha rifiutato di accettare la legittimità dei risultati delle elezioni del 2020, ha avuto le sue ragioni.

Alcune delle questioni sollevate da Trump, come l’accusa che lo stato di New York avesse inviato per posta schede piene di errori, erano valide e veritiere. Altri, come l’idea che i Virginiani occidentali stessero “vendendo schede elettorali” e che interi casi di voti militari fossero stati gettati nella spazzatura, invece non avevano basi di verità. 

I critici dell’ex presidente hanno giustamente ipotizzato che la sua retorica fosse pericolosa e che Trump stesse effettivamente giocando con il fuoco. Non sarebbe passato molto tempo prima che quell’incendio si trasformasse in un attacco senza precedenti alla sede del governo americano, ma questa non era l’intenzione di nessuno nel settembre 2020. All’epoca, si trattava solo di chiacchiere.

Biden continua a fare gaffe durante le conferenze stampa

Eppure i democratici ancora oggi, non riescono a rispondere in maniera certa agli attacchi sulle elezioni truccate. Ed è accaduto di nuovo durante una conferenza stampa tenutasi mercoledì.

Una giornalista ha chiesto al presidente Joe Biden: “Parlando di legislazione sui diritti di voto, se questa non dovesse essere approvata, crede ancora che le imminenti elezioni di midterm saranno condotte in modo equo e che i risultati saranno legittimi?”. 

Biden ha risposto osservando che “tutto dipende” dal far diventare legge la proposta sul diritto di voto. Ma dopo, le parole di Biden hanno peggiorato le cose.

“Ha detto che dipende”, ha osservato un altro giornalista. “Pensa, dunque, che potrebbero essere in qualche modo illegittimi?”

Biden raddoppia la figuraccia rispondendo: “Non ho intenzione di dire che sarà legittimo”, ha dichiarato. “L’aumento e la prospettiva di essere illegittimi è direttamente proporzionale al fatto che non siamo in grado di far approvare queste riforme”. 

Dunque, fino a quando il Congresso non approverà le riforme elettorali volute e preferite da Biden, la legittimità delle elezioni anche quest’anno non sarà certa. E poiché è improbabile che le riforme elettorali preferite da Biden diventino legge prima delle elezioni di midterm, i più fedeli del Partito Democratico avranno tutta la licenza necessaria per rifiutare la legittimità di un risultato elettorale che non favorisce i candidati del loro partito. Ma anche i repubblicani avranno questa licenza e, state pur certi che la useranno. 

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