Bagarre Marcotti-Pregliasco a Le Fonti Tv sui vaccini

Acceso confronto a Le Fonti Tv sugli effetti del vaccino agli under 12 tra l’economista Giancarlo Marcotti e il virologo Fabrizio Pregliasco, ospiti della trasmissione “Instant Focus – L’evento”, condotta da Manuela Donghi.

Image

Acceso confronto a Le Fonti Tv sugli effetti del vaccino agli under 12 tra l’economista Giancarlo Marcotti e il virologo Fabrizio Pregliasco, ospiti della trasmissione “Instant Focus – L’evento”, condotta da Manuela Donghi. “Sono contento che il professore non voglia far morire gli 80enni, in compenso vuol far morire i bambini. Considerando gli under 12 anni che vivono in Italia, circa 3 milioni, si rischiano almeno 160 morti. Non so come Pregliasco potrebbe continuare a dormire con questo peso sulla coscienza”. Dura la replica del virologo: “Mi sono stufato. Affermazioni prive di senso e di dati”.

PREGLIASCO: “VACCINI ANTI-COVID, ITER PIU’ VELOCE NON VUOL DIRE SUPERFICIALE”

“La pratica di autorizzazione dei vaccini anti-Covid è stata velocizzata ma non questo non vuol dire che sia stata più superficiale. Di solito ci sono 3 fasi e le valutazioni degli scienziati avvengono in conclusione. In questo caso, dobbiamo pensare alla metafora del professore alle prese con un tema. La valutazione di solito avviene alla fine;  qui, invece,  è come se avvenisse a metà dello svolgimento e, in progress, si aggiungono valutazioni su benefici e casi avversi. Poi, c’è un altro fattore da considerare.  Per il vaccino anti-Covid ci sono tantissimi volontari che si sono prestati agli studi sperimentali nella fasi 2 e 3 in varie parti del mondo. Questo ha permesso di fare ulteriore valutazioni e di velocizzare la pratica, anche dal punto di vista burocratico”.  

PREGLIASCO: “MODERNA E PFIZER VACCINI A TUTTI GLI EFFETTI. CHI DICE IL CONTRARIO ISTILLA PAURA”

“Purtroppo per il Covid non c’è ancora un farmaco specifico. E’ vero che il Coronavirus è a basso rischio specifico ma ha una grande capacità diffusiva che mette in difficoltà il sistema sanitario mondiale. Per quanto riguarda la differenza tra Astrazeneca, Moderna e Pfizer, persino la Treccani ribadisce che ci sono diverse tecnologie. I vaccini a  RNA sono vaccini a tutti gli effetti. Disquisire su questo termine vuol dire istillare paura e poca fiducia. In termini di sanità pubblica e di interesse collettivo per il sistema sanitario il vaccino è a oggi l’unico modo per non far finire i pazienti in terapia intensiva, alleggerire il peso del sistema sanitario e far ripartire l’economia”.

MARCOTTI: “IN PANDEMIA NON SI VACCINA. LO DICE ANCHE IL PREMIO NOBEL MONTAGNIER”

“Sui vaccini, la posizione dei media in Italia è scandalosa. Solo in Corea del Nord è successo qualcosa di peggio. Si criminalizza chi vuole non vaccinarsi e si continua a parlare di ingressi in terapia intensiva. Ma, in realtà, le morti si sono verificate soprattutto all’inizio, quando i medici stessi non sapevano esattamente come curare i pazienti. Poi, ci sono evidenze scientifiche che durante le pandemia non si vaccina, perché si alimentano le varianti. Lo dice anche un Premio Nobel per la medicina come Montagnier. Ne sono un esempio Israele e Gran Bretagna, sono i Paesi che hanno vaccinato di più eppure i casi sono comunque in aumento. Si parla già di terza o quarta dose. Ma a quante dosi dobbiamo arrivare? Continuano a iniettarci sostanze che alla fine si rivelano inefficaci”.

MARCOTTI: “COL VACCINO PREGLIASCO VUOLE UCCIDERE I BAMBINI. POI NON DORMIREBBE LA NOTTE”

“Sono contento che il prof. Pregliasco abbia a cuore la salute degli 80enni, mentre vuol far morire i bambini. E mi spiego. Vaccinare i bambini sarebbe un rischio enorme.  Prendiamo i dati della Finlandia, aggiornati al mese di giugno. In Finlandia, due  persone ogni 100.000 sono morte a causa del vaccino.. Un numero da non sottovalutare. Per quanto riguarda l’Italia, risulta che abbiano ricevuto la prima dose oltre 36 milioni di persone. Quindi, facendo la proporzione rispetto ai dati finlandesi, è plausibile che in Italia, per i vaccini, siano morte oltre 700 persone. Se la percentuale fosse questa, e decidessimo di vaccinare gli under 12 (che sono quasi 3 milioni), vorrebbe dire la morte di 160 bambini. Vorrei chiedere a Pregliasco come farebbe a dormire se tutto questo si verificasse.  I bambini non si toccano”.

PREGLIASCO: “VACCINI RISCHIOSI COME OGNI MEDICINA. MA I BENEFICI SONO DI PIU’ ”

“I vaccini non coprono totalmente dal rischio di contrarre le infezioni, ma ci sono dati evidenti che dimostrano come il vaccino diminuisca la possibilità di contrarre la malattia in forma grave. Sul fatto che non si vaccini in pandemia, non ci sono evidenze in tal senso in nessun testo di medicina. C’è la necessità di tenere a bada il contagio e la diffusione, perché l'economia e la salute possano procedere di pari passo. Non riesco a comprendere questa paura abnorme verso la vaccinazione. E’ vero, ci sono dei dati di effetti avversi pesanti ma sono di gran lunga inferiori rispetto agli effetti che la malattia causa. La vaccinazione non è una caramella e il vaccino ci espone dei rischi, ma c’è un rischio ogni volta che assumiamo del paracetamolo o degli antibiotici. L’ ISS  ha accertato che in Italia i morti per vaccino sono 7, negli altri casi non sono state evidenziate chiare correlazioni. Chi sostiene altre tesi e porta altri dati non è ben informato”.