Banchiere, è un bel lavoro?

Una domanda alla quale è veramente difficile dare una risposta è se sia meglio avere rimpianti oppure rimorsi.

Una domanda alla quale è veramente difficile dare una risposta è se sia meglio avere rimpianti oppure rimorsi.

In genere le persone sono portate a dire che sia meglio avere rimorsi, ossia è preferibile dispiacersi per aver fatto una scelta sbagliata, piuttosto che avere un rimpianto, ossia dispiacersi per non aver fatto una scelta, e quindi non aver saputo cogliere un’occasione.

Le persone sono portate a dire che sia meglio aver rimorsi, ma nella realtà nella vita di una persona sono sempre maggiori i rimpianti.

Fare una scelta … è sempre difficile.

Ci sono persone, però, che per il loro ruolo devono prendere decisioni, sono costretti, anche il non far nulla per loro è una decisione.

Queste persone devono prendere decisioni a priori, ma poi vengono giudicati a posteriori, quindi sono sottoposti ad un giudizio non equanime.

Tuttavia queste persone sono normalmente ben retribuite, proprio per questo motivo, ossia perché sono sottoposti ad un grande stress.

Prendiamo ad esempio l’allenatore di una squadra di calcio, prima di ogni partita deve prendere diverse decisione, fare diverse scelte, a partire, ad esempio dalla formazione, ma poi anche durante la partita deve fare continue scelte.

Ed alla fine della partita, quindi a posteriori, è sottoposto ad un giudizio, spesso in base al risultato ottenuto.

Ebbene la cosiddetta “gente” è anche portata a giudicare in maniera severa coloro che devono prendere decisioni, criticando a posteriori.

Sia ben chiaro, a volte coloro che devono prendere delle decisioni fanno degli errori macroscopici e quindi meritano tutte le critiche, ma spesso invece si fanno errori soltanto perché il futuro non lo si conosce e non è facile da prevedere.

Ebbene noi quindi dovremmo essere onesti intellettualmente e, la maniera più corretta sarebbe proprio quella di mettersi nei panni di coloro che devono prendere le decisioni.

Capii chiaramente questo concetto quando ero ancora un ragazzo, era il tempo delle Olimpiadi e fra noi, un gruppo di amici è invalso il gioco di scommettere uno con l’altro su, ad esempio, quale atleta avrebbe vinto la medaglia d’oro.

Un ragazzo si accordava con un altro su una quota da attribuire ai vari atleti, ovviamente in base a quanto essi fossero favoriti.

Io volevo “puntare” su un certo atleta ed il mio amico mi diede una quota, supponiamo fosse 1 e 30 ossia io puntavo ad esempio 1.000 lire e se avesse vinto quell’atleta il mio amico mi avrebbe ridato mille e trecento lire, se avesse vinto un qualsiasi altro atleta io ovviamente avrei perso le mille lire che se le sarebbe tenute il mio amico col quale avevo scommesso.

Ebbene io mi lamentai con lui perché ritenevo la sua quota troppo bassa, gli davo del “disonesto” gli dicevo che avrebbe dovuto darmi una quota più alta, ad esempio 1 e 40 oppure 1 e 50, ossia se avesse vinto quell’atleta lui avrebbe dovuto darmi 1.400 o 1.500 lire.

Ebbene sapete lui cosa mi rispose? Mi disse …

Ok invertiamo i ruoli dammi tu una quota per quell’atleta e poi io decido se scommettere o meno.

Mi ha messo totalmente in imbarazzo.

Capii immediatamente che mi ero messo in una situazione spiacevole, non ricordo di preciso cosa ho balbettato.

Ecco, dato che io avrei voluto scommettere sulla vittoria di quell’atleta è ovvio che lo ritenevo favorito, quindi avrei dovuto offrigli una quota molto bassa tipo 1 e 10.

Mai e poi mai gli avrei offerto una quota di 1 e 40 o 1 e 50 come richiedevo io a lui.

Insomma l’ho fatta un po’ lunga, ma mi è sembrato un esempio chiaro, infatti non è un aneddoto, è un fatto realmente accaduto.

Quindi in quell’occasione capii che per giudicare il comportamento delle altre persone è sempre necessario, prima, mettersi nei loro panni.

Ok ora voi non so se vi siete mai messi nei panni di un bancario, non dico un banchiere, un bancario che deve decidere se erogare un prestito ad un cliente o meno.

Guardate che le Banche se non riescono a riottenere i prestiti, ci rimettono di tasca loro, mi raccomando non ditemi che, dato che la moneta si crea dal nulla, allora per la Banca riavere i prestiti che ha erogato o meno sia la medesima cosa.

I prestiti che vengono restituiti danno un profitto alla Banca, gli interessi, ma i prestiti che non vengono restituiti danno una perdita.

Così, anche le scelte che devono prendere i Banchieri Centrali, aumentare i tassi o no? Non sono scelte facili da prendere.

Se si aumentano i tassi probabilmente combatteremo un po’ l’inflazione, ma rallenteremo la crescita economica, e specularmente se si diminuiscono i tassi.

Quale scelta quindi risulterebbe preferibile? Non è facile dare una risposta.

Ebbene egoisticamente dovrei preferire una recessione economica anziché una alta inflazione, ma in questo momento temo proprio che una recessione economica farebbe piombare molte persone in una situazione difficile, economicamente e socialmente, e ritengo che questo sia ancora peggio dell’inflazione, anche se non toccasse personalmente a me.

E voi che ne dite?

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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