Biden e l’Unione europea

Innanzitutto una comunicazione da parte mia, stamani ho condiviso sulle mie pagine Facebook un video pubblicato ieri sul canale You Tube di Limes. Limes come voi tutti certamente sapete è la principale, forse l’unica rivista italiana di geopolitica.

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Innanzitutto una comunicazione da parte mia, stamani ho condiviso sulle mie pagine Facebook un video pubblicato ieri sul canale You Tube di Limes. Limes come voi tutti certamente sapete è la principale, forse l’unica rivista italiana di geopolitica.

Ebbene io vi consiglio di seguire quel canale perché seppure spesso, anzi quasi sempre, non mi trovo in linea con loro, occorre riconoscere la straordinaria preparazione non solo del Direttore Lucio Caracciolo, ma soprattutto del suo principale collaboratore, mi riferisco a Dario Fabbri. 

Ebbene nel video che io ho condiviso, i due vengono intrattenuti dal conduttore su un argomento che ritengo, ma senza dubbio lo ritenete anche voi, di particolare interesse, ossia l’Unione Europea.

Comunque ho intenzione, forse già domani, di fare un mio video, proprio prendendo spunto da questo, insomma di commentarlo alla mia maniera, evidenziando quali tipologie di analisi condivido, e quali invece non approvo.

Chiusa questa breve premessa, tratto invece i due argomenti di giornata, partendo da Oltreoceano.

Io ve lo avevo un po’ anticipato, Joe Biden non solo per gli Stati Uniti potrebbe essere un pessimo Presidente, ma soprattutto potrebbe rivelarsi un Presidente … pericoloso.

Pericoloso perché non sembra sia una persona equilibrata, anzi, si potrebbe dire che sia del tutto squilibrato. In maniera del tutto gratuita,infatti, in una intervista al canale televisivo statunitense ABC ha definito il Presidente russo Vladimir Putin un … killer, un assassino.

Capite bene che una affermazione del genere non può che pervenire da uno squilibrato, non occorre essere degli esperti in campo diplomatico per bollare questa uscita di Biden come una uscita scriteriata e che può profferire solo una persona mentalmente disturbata, insomma … uno psicopatico.

Naturalmente io non sto difendendo una persona come Putin, sul quale i giudizi possono certamente essere controversi, ma insomma la dichiarazione di Biden a me sembra che non stia né in cielo né in terra.

Non so, solo per capirci, immaginatevi se fosse stato Macron a fare una dichiarazione del genere nei confronti del nostro Presidente Mattarella, cosa sarebbe successo? Come avremmo reagito?

Ma a far risultare ancor più dissennata quella affermazione di Biden è stata la reazione dei russi.

Putin non ha risposto! Ossia non lo ha minimamente preso in considerazione, lo ha trattato come un vecchio rincitrullito, di fatto, non rispondendo, ha umiliato Biden.

Ma non ha risposto nemmeno il suo portavoce, e la cosa è ancor più umiliante per Biden, cioè non viene considerato proprio, viene completamente ignorato. 

Ha commentato, ed a mio avviso in maniera esemplare, il Presidente della Duma, ossia del parlamento russo, Vyacheslav Volodin che ha definito l’uscita di Biden una “isteria causata dall’impotenza”.

Non so a quale impotenza si riferisse, ma certamente è stata una risposta davvero mirabile.

Volodin, ha poi aggiunto:

Putin è il nostro presidente, gli attacchi contro di lui sono attacchi alla Russia.

Insomma per fortuna che ai vertici politici in Russia ci sono persone di alto livello, che non stanno a prendere in esame le esternazioni di un povero vecchio in preda a disturbi senili, altrimenti davvero il mondo intero dovrebbe preoccuparsi.

L’altra notizia del giorno, ci fa tornare al nostro Continente.

Come era largamente prevedibile si comincia a parlare di “passaporto vaccinale”. Non fatemi dire cosa ne penso perché altrimenti mi chiudono immediatamente il canale.

Ma ritengo perlomeno che possa far notare un aspetto linguistico. 

Dato che parlare di passaporto vaccinale sarebbe una nefandezza, sarebbe certamente un qualcosa che offende le Costituzioni di tutti gli Stati democratici, ed in primis sarebbe una offesa alla nostra Costituzione, allora … gli si cambia nome!

C’è chi lo chiama “pass verde”, a mio avviso un’espressione vomitevole.

A parte l’uso di pass anziché passaporto, ma la cosa più abominevole è l’associazione del termine “verde”, con il quale ormai si intende qualcosa di puro, incontaminato, sappiamo tutti ormai che tutto ciò che è green è bello.

Che sciocchezze, ma non basta, non si sono fermati qui, hanno cercato di sostituire il termine passaporto che sarebbe risultato contrario con i dettami Costituzionali di tutti i Paesi democratici europei, con quello di “certificato”.

Ed ovviamente a cosa servirà il “certificato vaccinale”, ma naturalmente ad “aiutare gli Stati membri”! 

Ad aiutare gli Stati membri? Ma aiutare a cosa? Ma come? A far tornare la mobilità in sicurezza e coordinata.

Queste sono state le parole della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.

Ma il Commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, è stato ancora più falsamente mieloso, sentite cosa ha dichiarato.

I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi.

Verrà così istituito il pass Covid. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato.

Ed infine si è affrettato ad aggiungere:

Il nuovo pass Covid Ue "non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi" tra i Paesi Ue, "facilitare gli spostamenti dei cittadini europei" e far ripartire il turismo in vista dell'estate.

Avete visto quanto ci vogliono bene, vogliono la nostra sicurezza, vogliono farci tornare alla vita normale, a poter viaggiare, veramente sono buoni questi dell’Unione europea.

Resto senza parole. Questo è lo schifo assoluto dell’Unione europea.