Crisi economica... senza via d'uscita

Prima di ogni altra cosa ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato il video da me pubblicato ieri e che riguardava il libro “Propaganda” scritto da Edward Bernays e pubblicato nel 1928.

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Prima di ogni altra cosa ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato il video da me pubblicato ieri e che riguardava il libro “Propaganda” scritto da Edward Bernays e pubblicato nel 1928. 

Ma voglio in particolare ringraziare un ascoltatore Francesco D’Urbano, il quale mi ha segnalato un video che trattava il medesimo argomento, ossia il libro “Propaganda”. Un video del 2017 (quindi in era pre-Covid), del quale metto il link in descrizione.

Un video che mi ha permesso di scoprire una persona straordinaria che colpevolmente io non conoscevo prima di ieri.

 

Il canale You Tube si chiama Dr. Divago, pseudonimo di Sergio Caldarella che vive a Princeton nello Stato del New Jersey. Ebbene io chiedo scusa al Prof. Caldarella per averlo potuto conoscere ed apprezzare solo ora.

Sapete, cari ascoltatori, che io amo le persone intelligenti e ritengo proprio che il Prof. Caldarella, sotto questo punto di vista, sia davvero una persona con doti non comuni.

Naturalmente mi tufferò cercando di abbeverarmi della cultura che emanano i suoi video e ringrazio ancora l’ascoltatore Francesco D’Urbano per avermi fatto scoprire una persona come il Prof. Caldarella.

Ecco io vorrei proprio che Finanza in Chiaro sia anche questo, ossia sia un veicolo per far emergere l’eccellenza, persone di intelligenza superiore che possano essere da guida per ognuno di noi.

Ed eccoci all’argomento del video odierno, un video che, dando uno sguardo ai mercati finanziari, cerca di vedere quali possano essere le ricadute sull’economia reale.

Dopo tre sedute tutto sommato buone per le Borse di tutto il mondo, oggi si sono di nuovo scatenate le vendite sui listini azionari. Le Piazze europee, che avevano cominciato la giornata in territorio positivo, hanno tutte terminato la seduta con ribassi medi di un punto percentuale, ma è Wall Street che al momento sta facendo segnare un ribasso molto maggiore, che supera addirittura i tre punti percentuali.

Il Dow Jones è sceso sotto quota 32.000 punti e lo S&P500 sotto quota 4.000 sono livelli che molti consideravano delle soglie, quando da questi livelli nei giorni scorsi, come detto, il mercato ha rimbalzato è sembrato a molti un segnale estremamente positivo.

Quindi la ricaduta di oggi innesca il timore che nei prossimi giorni questo andazzo negativo possa invece nuovamente continuare e faccia sprofondare i listini americani.

Gli analisti hanno paura persino a pronunciare quella parola, ma a questo punto non si può nascondere che si possa andare incontro ad una recessione, l’ennesima recessione.

Ad allarmare sono anche le notizie che arrivano dalla Cina. La forte discesa della produzione industriale del colosso asiatico (e sappiamo che il dato reale è molto probabile che sia anche decisamente peggiore rispetto a quello ufficiale), dicevo, la forte discesa della produzione industriale del colosso asiatico è l’emblema più chiaro che l’economia mondiale si è imballata.

E forse l’Europa è anche quella messa peggio. Prendiamo ad esempio l’Italia. 

Noi abbiamo sempre avuto ottimi rapporti commerciali con la Russia. Esportavamo in Russia di tutto, e le nostre esportazioni erano nettamente superiori alle importazioni. 

Ovviamente noi importavamo dalla Russia in particolare fonti energetiche e materie prime, ma ripeto esportavamo di tutto. I russi, lo sappiamo sono (o purtroppo dovremmo dire, erano) innamorati del Made in Italy.

Ebbene avere un saldo attivo della bilancia dei pagamenti con la Russia, per noi voleva dire Pil, sappiamo tutti infatti che fra i componenti del Pil c’è l’attivo della bilancia dei pagamenti ossia della differenza, positiva, fra esportazioni ed importazioni.

Ora che in pratica le nostre aziende non possono più esportare in Russia e le esportazioni sono così precipitate quasi a zero, la bilancia dei pagamenti con la Russia è passata in negativo, certo perché il petrolio e soprattutto il gas li continuiamo ad importare dalla Russia.

E li paghiamo in rubli, abbiamo anche dovuto piegare la testa altrimenti non solo saremmo stati al freddo d’inverno ed al caldo d’estate, ma le nostre industrie si sarebbero dovute fermare per la mancanza di energia.

Comunque, andando avanti così, ditemi voi come potremmo evitare la recessione, ossia il calo del nostro Pil, in queste condizioni, destinate poi addirittura a peggiorare, la recessione risulterà inevitabile.

Ma il nostro Presidente del Consiglio continua a dirci che le sanzioni contro la Russia sono necessarie, necessarie a cosa? A farci fallire! Perché quello è lo scopo di Draghi ed è il motivo per il quale è stato messo a capo del nostro Governo.

La stragrande maggioranza delle persone non lo capisce perché la loro mente non ammette che ci possano essere delle persone che hanno come scopo, come obiettivo … il male, e non nego che fino ad un paio di decenni fa anch’io facevo parte di quella categoria.

Pensavo che i politici facessero del male, certo, ma solo per incapacità, per insensatezza, insomma per stupidità.

Invece no! Non è così, ormai ho maturato con assoluta certezza che ci sono persone che deliberatamente vogliono il male per il nostro Paese, e purtroppo non si fermano davanti a nulla.

Basti pensare che nonostante un bombardamento (forse non dovrei usare questo termine), allora diciamo nonostante un martellamento mediatico incessante e senza precedenti, in un’unica direzione gli italiani in media non approvano la linea del Governo nei riguardi di questo conflitto fra Russia ed Ucraina.

Gli italiani sono sempre stati per la neutralità, ed anche in questa occasione preferirebbero non schierarsi.

Ma nonostante questo Draghi ed il suo Governo continuano a mantenere una linea bellicista ossia interventista, favorevole alla guerra, fornendo armi all’Ucraina, armi il cui costo naturalmente lo paghiamo noi, figuratevi se l’Ucraina, Paese totalmente fallito, sia in grado di pagarci le armi che continuiamo ad inviarle. 

In tutto il mondo ormai l’argomento principe è l’inflazione, un aumento dei prezzi che si cerca in ogni modo di nascondere o minimizzare, la casalinga, però, magari non guarda i mercati finanziari, ma i mercati rionali sì. 

Ed ha notato che in queste ultime settimane, ma sarebbe più corretto dire che in questi ultimi mesi i prezzi stanno galoppando.

Insomma situazione economica davvero seria e almeno apparentemente, almeno nel breve, senza via d’uscita.