I documenti di Biden

Mi scrive JP parlando di un argomento che ritengo molto interessante.

Mi scrive JP parlando di un argomento che ritengo molto interessante, e naturalmente ci porta a conoscenza di fatti ai quali noi siamo completamente, o quasi, all’oscuro.

Caro Giancarlo e cari amici di Finanza in Chiaro, alcuni di voi mi hanno chiesto notizie sui documenti di Biden perché mi hanno detto che da voi non dicono niente.

Allora andiamo per ordine. 

Quando fu data notizia che Trump aveva dei documenti riservati Biden andò ospite in una trasmissione che si chiama “Sixty Minute”. Lì Biden disse che era scioccato nel sapere che Trump aveva documenti riservati nella sua residenza.

“Solo una persona senza nessun rispetto per la legge può fare questo”, disse, e poi si augurava che gli elettori di Trump avessero capito per chi avevano votato. Mai durante la sua presidenza sarebbe accaduta una cosa del genere. “Qualsiasi cosa accada, nella mia presidenza ci sarà sempre trasparenza”, e concludeva dicendo “non ho parole per quello che ha fatto Trump”.

Ora salta fuori che lui ha i documenti, vi ricordate che ha detto che li teneva al sicuro in garage nel bagagliaio della macchina e che lui si ricordava sempre di azionare l’allarme della sua vettura? Bene ora si scopre che in tutte le sue residenze si trovano documenti riservati e non solo lì. Anche in associazioni delle quali lui fa parte. 

Ma non aveva detto di essere scioccato nel sapere che Trump aveva dei documenti? La gente si sta facendo sempre più domande, ed anche qualche giornale. Purtroppo la maggioranza dei media cerca di spostare il discorso dei documenti su Trump.

I democratici dicono che essendo Biden stato vice presidente ha il diritto di portarsi a casa i documenti con sopra scritto “Top Secret”. 

Trump ha risposto che se vale per Biden ancora di più vale per lui essendo lui stato Presidente e che il Presidente è il comandante in capo della nazione.

Dei documenti di Trump il dipartimento di Stato ne era a conoscenza, di quelli di Biden no. Per prelevare i documenti di Trump si sono dovuti usare agenti dell’ FBI con la “Security Clearance” perché da noi non solo è reato leggere i documenti segreti ma pure toccarli se non si ha la security clearance.

Per i documenti di Biden lui ha mandato i suoi avvocati il che è reato come vi ho detto. Sapete quale è stata la risposta di Biden su questo argomento? Se mentre cercano documenti e gli capita di leggere cose di sicurezza nazionale loro si fermeranno subito e chiuderanno il fascicolo.

Poi silenzio assoluto. Si rifiuta di dare informazioni. Ma la tanto acclamata trasparenza ?

Qui c’è da restare a bocca aperta. Nessuno di voi si preoccupa che chi dice queste cose ha in mano non solo tutto il mondo occidentale ma anche il più grande arsenale atomico del mondo?

Poi facendo vedere alla TV le abitazioni di Biden la gente ne è scioccata. Si perché non stiamo parlando di ville ma di residenze principesche da far invidia ai reali inglesi. Residenze del tipo della defunta Regina Elisabetta.

Non e possibile che con lo stipendio da Senatore possa permettersi residenze così sfarzose, molto ma molto più grandi delle residenze di Trump che si sa è una persona ricca dalla nascita.

Lo stesso vale per il suo capo ovvero Obama. Non e’ possibile che in 8 anni di presidenza abbia tutto quel denaro. Lui  si difende dicendo che guadagna quando gli viene chiesta una “speech” ovvero quando va  a parlare in pubblico e chiede 100 mila dollari . Poi dice che vende libri. Ma quanti ne vende di libri?

La faccenda dei documenti di Biden ormai si sa è una soffiata di uno dentro il partito democratico. Forse una guerra interna.

I documenti parlerebbero dei suoi affari di famiglia e degli  8 anni di presidenza del suo ex capo. Sapete tutti chi è.

Uno dei documenti saltati alla luce parla che da quando era ragazzo Biden pagava al padre 49 mila (quarantanovemila) dollari di affitto. E questo  quando non percepiva nessun stipendio e ha continuato a pagare questi soldi per molto tempo dopo la morte del padre.

Oddio se pensiamo che i democratici votano da morti, eleggono un loro rappresentante al congresso morto non c’è da stupirsi che paghi o anche affitti ai morti.

Una volta i defunti erano una esclusiva della chiesa ora non più. Sembra che i democratici gli stiano rubando pure il business dell’aldilà. Una volta i nostri andavano dal prete e pagavano per una messa. Ora si andrà dai democratici a fare l’offerta per i defunti.

Altre notizie che magari vi possono interessare.

In una cittadina del Michigan il consiglio  comunale che è a maggioranza islamico ha approvato la legge per il “sacrifico di animali per scopi religiosi”. Stranamente nessuna protesta si e’ levata dagli animalisti  di sinistra.

A questo punto Jp racconta un fatto accaduto in Virginia, ma che non posso riportare, io ho firmato con You Tube e Facebook un contratto per il quale mi impegnavo, nei miei video, a non trattare argomenti che potessero essere considerati non adatti ad un pubblico indistinto. Ora proseguo.

**Nello Stato della Virginia uno scolaro di sei anni, avendo ricevuto un rimprovero dal insegnate, il giorno dopo il bambino si e’ presentato a scuola con la pistola del padre e ha sparato all’insegnate che adesso si trova in fin di vita. **

**Qui da noi e’ cosi cari amici. Chissà se aveste la possibilità di vedere le nostre scuole elementari fino alle superiori con le forze dell’ordine che girano nei corridoi armati con giubbotti antiproiettile. Poi vedere i ragazzini uscire con le mani dietro la schiena ammanettati e portati nelle carceri. Oppure andare nelle “emergency room” degli ospedali dove arrivano i feriti dei conflitti a fuoco. **

Provate ad andare a vedere quei posti e poi ditemi. Certo non parlo degli ospedali delle zone residenziali lì è un’altra vita.

Gli USA un paese ipertecnologico  diceva un turista che ha postato un video su youtube. Beh certo nella Silicon Valley non dico di no ma magari se andasse nel West Virginia dove le classi sono uniche dalla prima elementare alle superiori ed il riscaldamento è una stufa a carbone non so se direbbe ancora che siamo un Paese ipertecnologico.

Come già vi ho detto io racconto quel 95% del mio paese che nessuno conosce. Il restante 5% e’ la vetrina Hollywoodiana che cerchiamo di far credere al mondo.

Quello che scrivo io lo dovrebbero aver raccontato altri. Gente di mestiere ma vedo che non lo ha fatto nessuno.

Molti dei tuoi ascoltatori mi ringraziano ma devo essere io ad ringraziare loro. Si perché con loro ho potuto ripassare più di mezzo  secolo di storia nostra. Da Lyndon Johnson ad oggi. Non avevo fatto mai caso a quello che raccontavo ai giovani al lavoro. Pensavo che quello che gli raccontavo fosse banale e che loro mi ascoltassero per rispetto e non altro. Con i tuoi ascoltatori ho scoperto che invece la storia di più di mezzo secolo interessa a molti.

Ed ancora JP parla di fatti che non posso riportare, e se ne accorge anche lui, glielo avevo detto per cui dice:

Aver visto nel Mississippi il KKK sfilare vestiti di bianco incappucciati ( io pensavo che fossero dei frati ma ero giovanissimo allora ) aver visto i miei coetanei raccogliere il cotone nei campi oppure alla sera vedere in TV “Rolling Thunder” che non era una serie televisiva  ma bensì i filmati dei massicci bombardamenti di Lyndon Johnson nel North Vietnam noi ragazzini appiccicati allo schermo a vedere le formazioni di B 52 che scaricavano il loro payload (carico di bombe) oppure i caccia bombardieri che passavano a bassa quota e subito dopo la jungle si incendiava con il napalm era uno spettacolo che ancora oggi ricordo.

Il Vietnam è stata la prima guerra “integrata” fino alla Guerra di Corea  le truppe erano divise per razza. I bianchi combattevano a parte. Vi ho detto che il Vietnam fu la prima guerra integrata . Fu un disastro. Ma qui non lo posso raccontare perché altrimenti a Marcotti gli chiudono il canale. Magari un giorno con la nuova idea che Giancarlo ha avuto vi racconterò quello che succedeva.

Vi racconterò la McNamara’s Folly ovvero la follia di McNamara che fu nostro segretario alla difesa. 

L’uomo che mandò a combattere nella jungla i minorati mentali.

Molti non solo al lavoro ma anche  tuoi ascoltatori, Massimo Fini, i giornalisti del North Europe mi chiedono di scrivere in un libro ovvero di raccontare quello che e’ successo dalla presidenza di LBJ ovvero Lyndon Baines Johnson ad oggi.

Partendo da quella che noi chiamiamo “The reckless decade” (il decennio spericolato) ovvero dalla seconda metà degli anni 60′ (un tuo ascoltatore ha detto che non si deve dire decade quando si parla di decennio però in inglese decade significa decennio) poi Nixon, Ford , Carter, Reagan, Bush (padre e figlio) Clinton , Obama ,Trump fino a Joe.

Un viaggio durato più di mezzo secolo.

Un cordiale saluto e un grazie a tutti i tuoi ascoltatori.

Jp

P.S. Giancarlo digli che ci sentiamo su Skype

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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