Draghi: ne ho piene le tasche. Gli Italiani, invece…

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante una conversazione ha confidato a Tajani “Ne ho le tasche piene”.

Le fonti sono autorevoli, lo scrive sul Corriere della Sera nientepopodimeno che il giornalista numero uno in Italia, Francesco Verderami, il quale ha avuto una confidenza da nientepopodimeno che Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore unico di Forza Italia oltre che vicepresidente del Partito Popolare Europeo, insomma fonti autorevolissime.

Ebbene il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante una conversazione ha confidato a Tajani “Ne ho le tasche piene”.

Ebbene carissimo Presidente Draghi, mi preme informarla che se lei ha le tasche piene, gli italiani, invece …, ma so che lei, proprio di questi tempi, sta facendo di tutto per far arrivare qualcosa anche nelle tasche degli italiani.

E lei con l’espressione “ne ho le tasche piene” si riferiva a Conte e soprattutto al Movimento 5 Stelle, che la costringono a una faticaccia immane, infatti deve andare più volte in salita, maledetto palazzo del Quirinale, l’hanno proprio costruito in cima ad un colle.

Draghi ci è salito ieri e dovrà salirci ancora giovedì qualora il Movimento decidesse, giovedì, al Senato, di non partecipare al voto di fiducia sul dl Aiuti. 

Allora sia ben chiaro che gli italiani sono stufi di farsi prendere per i fondelli. Chiariamo subito.

Ad un decreto legge si dà il nome di “Aiuti”, sembra qualcosa di positivo, se qualcuno offre il proprio aiuto è indubbiamente qualcosa da apprezzabile … sì … apparentemente, perché chi oggi annuncia di aiutarti, ossia il nostro Governo, è anche lo stesso che mi ha messo in questa condizione di necessità per cui chiedo un aiuto.

Cioè scusatemi sapete, ma per caso il Governo ora ci sta dicendo che intende aiutare coloro che finora ha tartassato? Ha no! Avete ragione la colpa è dei russi.

Allora carissimi ascoltatori, basta con l’ironia e parliamoci chiaro, ormai il disegno, il programma, il piano del Governo è più che chiaro, impoverire gli italiani e quando sono alla canna del gas intervenire offrendo quel minimo che può garantire la sussistenza.

A quel punto per le persone che hanno perso tutto, quel minimo diventa però vitale e non lo possono rifiutare, anzi lo invocano, il boia diventa il salvatore siamo alla sindrome di Stoccolma.

Ma dove va a prendere quei fondi il Governo per garantire la sussistenza a coloro che sono ridotti alla canna del gas? Ma naturalmente li va a prendere a coloro che hanno ancora qualcosa, di fatto impoverendo questi ultimi sempre di più finché anche loro, un brutto giorno, rientreranno nella categoria delle persone che vanno sussidiate, che necessitano di un sussidio.

Insomma, un effetto domino che non possiamo stare ad osservare senza far nulla, senza impedire che sia messo in opera l’intero diabolico piano.

Sentite cosa dice Draghi ed ascoltatelo con la chiave di lettura che vi ho appena dato, sentite:

«Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che attraversiamo e che attraverseremo nei prossimi mesi. Lo scopo del patto è la continuazione della crescita e la protezione del potere d’acquisto per i lavoratori i pensionati e le famiglie. L’economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi, prime tra tutte aumento costo della vita» 

Ed allora traduciamo: Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che attraversiamo e che attraverseremo nei prossimi mesi. Draghi quindi mette subito in guardia gli italiani, occorre un patto sociale per gestire la fase che attraversiamo, quindi una fase che tutti sappiamo essere negativa, ma attenzione … e che attraverseremo nei prossimi mesi, ci mette subito in guardia, ossia non andrà meglio nei prossimi mesi.

Dopo aver inizialmente espresso un concetto non solo pessimistico, ma senza dubbio negativo, è necessario invece tramutarlo in positivo, in pratica Draghi dice “so che le cose adesso vanno male e le previsioni per il futuro non sono migliori, ma se facciamo questo patto le cose miglioreranno” perché: Lo scopo del patto è la continuazione della crescita e la protezione del potere d’acquisto per i lavoratori i pensionati e le famiglie.

Quindi parla di una fantomatica continuazione della crescita che non c’è, ma non si limita a quella bugia aggiunge anche la protezione del potere d’acquisto per i lavoratori i pensionati e le famiglie.

Fate caso ai termini usati, i lavoratori i pensionati a questo punto cosa avrebbe dovuto aggiungere? I disoccupati, gli studenti … no dice le famiglie così ci stanno dentro tutti anche una persona che vive sola è una famiglia.

Ma eccoci alla frase finale che è la più indicativa: L’economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi, prime tra tutte aumento costo della vita.

Ribadisce la bugia che l’economia italiana continua a crescere, ma … ecco che le previsioni sono piene di rischi che detto da un Presidente del Consiglio significa che le previsioni sono funeste.

E qual è la previsione più funesta? L’aumento costo della vita.

Insomma cari ascoltatori aspettatevi un’inflazione da paura … ah c’è già?

Sì, in effetti io vorrei proprio capire come fa l’Istat a calcolare un aumento del costo della vita nell’ultimo anno soltanto dell’8%. A me sembra che tutto sia aumentato ben più dell’8%, e se ci dicono che le previsioni sono funeste posso solo immaginarmi a cosa andremo incontro.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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