Draghi telefona a Zelensky e Putin

Un video che riunisce alcune notizie, insomma una specie di rassegna stampa odierna.

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Un video che riunisce alcune notizie, insomma una specie di rassegna stampa odierna.

Partiamo dalla telefonata fra Zelensky e Draghi. Ovviamente non so in quale lingua parlano fra di loro, se si capiscono o meno, pare di no, almeno stando al titolo che ne fa Il Fatto Quotidiano, sentite:

Draghi chiama Zelensky: “Confronto sul blocco del grano”. Il Presidente ucraino “Vogliamo più aiuti militari”.

Quindi Draghi era interessato al grano ucraino, Zelensky alla grana, intendendo con questo termine i soldi. Certo Zelensky parla di aiuti militari, ma ormai le armi che avevamo gliele abbiamo mandate, gli aiuti militari dei quali parla Zelensky si chiamano euro o dollari.

Ma dato che le armi che gli abbiamo mandato non ci sono state pagate, allora il nostro Presidente del Consiglio, cerca di farsele pagare in grano.

Insomma, è vero o no che l’Ucraina ha tonnellate e tonnellate di grano che, causa il conflitto non riesce ad esportare, e per tale motivo quindi non riesce a pagare le forniture di armi avute dai Paesi occidentali. 

Armi che, almeno sentendo alcune voci, verrebbero pure immediatamente messe fuori uso dai russi.

Ma i media mainstream sono sempre unici, sentite le parole di Zelensky: “Oggi 22 milioni di tonnellate di grano sono tenute nei silos. Non possiamo fornirli ai mercati internazionali, dove sono necessari proprio in questo momento”, questa dichiarazione è virgolettata, quindi dovrebbero essere proprio le parole precise pronunciate da Zelensky, sì ma quando ed a chi avrebbe pronunciato queste parole, state attenti perché è veramente esilarante

ha detto queste parole rivolgendosi a un think tank indonesiano di politica estera in un forum online, come riporta Cnn.  

Dai. Non dite che ve lo avevo detto, è talmente occupato con la guerra che trova il tempo di scrivere su un forum indonesiano, e naturalmente la Cnn riporta questa notizia.

Siamo proprio al ridicolo. 

A proposito di ridicolo, Biden, intervenendo alla cerimonia di laurea dei cadetti dell’Accademia navale di Annapolis, ha detto che Putin vuole cancellare la cultura ucraina, lui, sappiamo tutti che Biden è un profondo conoscitore della cultura ucraina. 

Non vorrei che lui pensasse che la cultura ucraina fosse impersonificata dal Presidente Zelensky.

Draghi però non risparmia sulla bolletta telefonica non si è limitato a chiamare Zelensky, per par condicio ha chiamato anche Putin, la speranza è che abbia capito qualcosa di più rispetto a quella telefonata che penso passerà alla storia, ricordate quando ha parlato con Putin di come doveva avvenire il pagamento delle forniture di Gas e petrolio.

Ricordate che figuraccia ha fatto il nostro Premier che non aveva capito nulla, e sì che su pagamenti internazionali e monete dovrebbe addirittura essere un esperto. Niente, non aveva capito nulla, ed ha dovuto concludere che si sarebbero interessati della vicenda i tecnici del Ministero.

Mi immagino la telefonata dei nostri tecnici del Ministero quando hanno contattato i russi, avranno esordito dicendo … scusate, ma il nostro Presidente non ha capito una mazza! 

Ci dite come dobbiamo fare per pagarvi il gas e il petrolio? Ed i russi avranno risposto, ma che razza di Presidente del Consiglio avete?

Vabbè, insomma, comunque poi si sono accordati, dopotutto era una cosa semplice, bisognava aprire un conto in Russia e fare un bonifico, niente di complicato, il fatto è che i russi non sono stupidi volevano semplicemente tutelarsi ed evitare che i pagamenti ricevuti per le loro esportazioni non potessero un domani essere congelati dalle sanzioni.

Ma a proposito dei pagamenti c’è un’altra notizia che francamente ritengo possa essere uno scoop.

Leggo dall’ANSA ossia la nostra agenzia di Stampa nazionale:

I dati Istat sul commercio extra europeo dell'Italia ad aprile mostrano un'esplosione delle importazioni di prodotti energetici del 193,8% su base annua. 

Tra i mercati di provenienza dell'import italiano cresce la Russia che raddoppia le sue vendite in Italia (+118,8%) così come i paesi OPEC (+109,6%).

Le esportazioni italiane verso Mosca vedono invece un calo annuo del 48,4%.

Ed allora mi chiedo: ma non avevamo un sacco di scorte che sarebbero bastate fino all’autunno? Draghi non ci diceva che potevamo fare a meno del petrolio e del gas russo? Non avevamo stipulato accordi con altri Paesi per le forniture dei prodotti energetici?

Cioè, mentre Draghi ci raccontava queste panzane, quindi noi facevamo incetta di gas e petrolio russo.

E contemporaneamente impedivamo alle nostre aziende di esportare i loro prodotti in Russia, di fatto mettendo sul lastrico tanti imprenditori e tante famiglie italiane.

Evito di parlare dei vaccini, mi limito a riportare una affermazione, anche questa notizia la ricavo dall’ANSA, una affermazione del Sottosegretario alla salute, Andrea Costa:

L'Istituto superiore di sanità ha dichiarato che abbiamo già la disponibilità di oltre 5 milioni di dosi di vaccino antivaiolo, quindi siamo preparati eventualmente nel procedere qualora ve ne fosse la necessità.

Inoltre il Messaggero, il quotidiano romano ci informa che “il vaccino universale anti-cancro è più vicino”.

Evito commenti.

E chiudo con le notizie dai mercati finanziari. 

Ebbene in questi ultimi giorni le Borse sembrano si stiano riprendendo, e naturalmente come sempre succede, per alcuni il sentiment si è letteralmente capovolto, sarebbe questo il momento di investire.

Attenzione io continua a raccomandare prudenza, se magari i prossimi mesi potrebbero anche indurre all’ottimismo non dimentichiamoci che con ogni probabilità andremo incontro ad un autunno molto caldo, e non mi riferisco di certo al tempo atmosferico.

La Presidente della Bce non perde occasione per metterci in guardia. 

La festa è finita!

Il problema è capire quand’era cominciata!