Mattarella rieletto. Chi vince e chi perde tra i leader

Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica. All'ottavo scrutinio e dopo una settimana intensa. Come ne escono i leader politici?

Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica. All’ottavo scrutinio e dopo una settimana intensa in cui le forze politiche non sono riuscite a trovare l’intesa su un nome, su un’altra persona per il Quirinale, la scelta è caduta sul presidente uscente.

Sergio Mattarella nel pomeriggio del 29 gennaio ha ricevuto al Quirinale i capogruppo di tutte le forze di maggioranza che gli hanno richiesto di rimanere al proprio posto.

Se serve ci sono”, sono state le parole di un capo dello Stato che nei mesi scorsi non aveva per nulla nascosto la sua intenzione di uscire di scena.

Ma un’uscita di scena che deve essere per forza di cose rimandata. Visto che con 759 voti a favore Mattarella è stato eletto per un altro settennato alla presidenza della Repubblica italiana. E’ stata una settimana complicata, una settimana caratterizzata da tante votazioni a vuoto.

Nel suo complesso la politica non ne esce benissimo, ma c’è chi ne esce meglio e chi ne esce peggio. Di certo nulla dopo questa settimana sarà più come prima.

Elezione Presidente della Repubblica, le parole di Sergio Mattarella neo eletto

Brevissimo il discorso di Sergio Mattarella dopo la comunicazione da parte del presidente della Camera Roberto Fico della sua rielezione a presidente della Repubblica.

Sostanzialmente ha sottolineato che ci troviamo in una situazione in cui sono giorni difficili nell’emergenza sanitaria, economica e sociale che richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento.

Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri ai quali si è chiamati e devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti. Con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini. Parole  di certo eloquenti e chiare nella loro formulazione.

Elezione Presidente della Repubblica: serviva uno sforzo di sintesi

Nel complesso la politica di certo non ha dato una prova delle migliori.

Non si è riusciti a trovare un nome condiviso, nessuna delle due coalizioni disponeva in partenza della possibilità di eleggere autonomamente un presidente. Serviva quindi uno sforzo di sintesi.

Alla fine dopo tantissimi nomi bruciati, si è tornati su Sergio Mattarella eletto con un consenso quasi unanime con la sola eccezione di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

Vediamo come ne escono i leader politici da questa settimana.

Elezione Presidente della Repubblica, la posizione di Mario Draghi

Il presidente del consiglio Mario Draghi ci sperava di salire al Colle.

Eccome che ci sperava. Dal nonno a disposizione delle istituzioni di fine dicembre. Comunque la rielezione di Mattarella gli lascia porte aperte.

Se Mattarella poi deciderà come Giorgio Napolitano di farsi da parte ad un certo punto del mandato, per Draghi libero nel caso da impegni di Governo si aprirebbe un’autostrada a tre corsie per il Quirinale. Le elezioni del 2023 saranno lo spartiacque. Dipende anche se ci sarà un vincitore o se ci sarà ancora bisogno di lui al Governo.

Elezione Presidente della Repubblica, la posizione di Matteo Salvini

Matteo Salvini leader della Lega era molto atteso a questa prova.

Entra nella settimana dell’elezione con l’obiettivo di eleggere un presidente di centrodestra. Cerca inizialmente di proporre una rosa di nomi insieme agli alleati. Ad un certo punto prova anche la “prova di forza”, finita male, con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Ha la delega a trattare per tutto il centrodestra ma ad un certo punto Forza Italia decide di andare da sola e anche Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia non lo segue più.

Coalizione di centrodestra spaccata, elezione bis del Presidente Mattarella. Mugugni interni al suo partito. Di certo non era l’esito che si augurava a inizio settimana. Poteva andare molto meglio dal suo punto di vista. Vince solo la battaglia che Draghi non si sposta da Palazzo Chigi.

Elezione Presidente della Repubblica, la posizione di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni gioca in una situazione più facile dell’alleato di coalizione Matteo Salvini. E’ in crescita nei sondaggi anche per la scelta di stare – unica – all’opposizione del Governo Draghi. 

In questa partita del Quirinale decide di muoversi poco e spesso lasciare andare avanti Matteo Salvini. Delega fino ad arrivare a proporre nomi di bandiera come quello di Guido Crosetto per misurare le proprie forze.

Mai al centro della partita e con il pallone anche per il fatto di essere fuori dal perimetro della maggioranza. E al termine in coerenza con la decisione di non essere al Governo decide di non entrare nemmeno nel novero dei partiti che contribuiscono all’elezione di Mattarella.

Rimane all’opposizione di tutto ed è probabile che possa aumentare i consensi in vista delle prossime elezioni.

Elezione presidente della Repubblica: la posizione di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ci aveva sperato. Ci puntava. Gli sarebbe piaciuto salire al Colle. Sarebbe stato dal suo punto di vista il coronamento del suo percorso politico.

Probabilmente consigliato dalla famiglia e forse anche per i numeri molto incerti ha poi deciso alla vigilia dei primi voti di lasciare perdere. Di lasciare stare. E complice anche l’ennesimo ricovero in ospedale ha lasciato che fosse nel partito Antonio Tajani e nella coalizione Matteo Salvini a condurre le trattative.

Lontano dalle sedi della politica prima dà il suo appoggio social al tentativo di elezione della forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati, poi naufragato.

Alla fine decide di convergere su Sergio Mattarella.

Da decidere ora quale sarà la collocazione di Forza Italia, se sempre in coalizione con Fratelli d’Italia e Lega oppure motore trainante di un nuovo centro.

Elezione presidente della Repubblica: la posizione di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte fatica in questa settimana a mantenere il controllo completo sul Movimento 5 Stelle. Non è un mistero che con Luigi Di Maio ad esempio le posizioni non siano sempre state collimanti. Da tempo Conte puntava sull’idea di una donna al Quirinale.

Conte ha un punto fisso in tutta la settimana. E’ insieme a Matteo Salvini il più strenuo oppositore all’ascesa di Mario Draghi al Colle.

Su questo si salda un’alleanza che ricorda i tempi del governo gialloverde. La sera prima della giornata dell’elezione di Sergio Mattarella se ne esce con la sortita “avremo una presidente donna” insieme a Matteo Salvini. Ma la candidatura di Elisabetta Belloni non decolla per via dei tanti no, in primis quello di Matteo Renzi.

Ma anche di larga parte dei gruppi parlamentari dello stesso Movimento 5 Stelle e del Pd. E alla fine visto anche il volere di larga parte del gruppo parlamentare 5 Stelle non può che dare il via libera al Mattarella-Bis.

Elezione presidente della Repubblica: la posizione di Enrico Letta

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta riesce con calma a gestire una situazione complicata. Alle altre elezioni presidenziali il Pd arrivava sempre con rapporti di  forza molto diversi in termini di numeri. Questa volta il Pd non ha da solo la possibilità di farcela.

Letta si spende molto dietro le quinte per la candidatura di Mario Draghi al Quirinale. Senza mai esporsi. Si ricorderà di certo la sua proposta di un conclave a pane e acqua in una stanza tra tutti i leader. Riallaccia un rapporto non scontato con Matteo Renzi e con Italia Viva.

Non sbaglia la mossa nella giornata della presentazione della candidatura Casellati lasciando di fatto il centro destra da solo a contarsi. Alla fine incassare il bis di Sergio Mattarella è un risultato che lo può indubbiamente lasciare molto soddisfatto.

Elezione presidente della Repubblica: la posizione di Matteo Renzi

Matteo Renzi si fa promotore di una candidatura condivisa, molti pensano che possa essere la volta che possa flirtare col centrodestra anche in nome di un sentimento di rivalsa contro il Pd.

Il suo candidato è Pierferdinando Casini ma non disdegna nemmeno Mario Draghi. Per non dire di Sergio Mattarella che ha proposto lui stesso nel 2015. E, non solo non flirta a destra ma trova un dialogo molto forte e intenso con Enrico Letta.

E con questo asse blocca tutti i tentativi di Salvini. E’ tra i primissimi a evidenziare una non opportunità di elezione al Quirinale di Elisabetta Belloni direttrice del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza.

L’elezione bis di Sergio Mattarella di certo è una situazione che può lasciarlo molto soddisfatto.

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