Il flash crash e l'allarme di Bankitalia

Video nel quale non mi soffermo solo su un argomento. Parto raccontando momenti di vita vissuta.

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Video nel quale non mi soffermo solo su un argomento. Parto raccontando momenti di vita vissuta. Sabato scorso sono andato ad una manifestazione che si teneva a Vicenza. Come sempre l’accoglienza di tanta gente per bene mi ha fatto molto piacere, ma per me è stata l’occasione per conoscere personalmente una persona davvero speciale.

Il Dott. Giovanardi, ci tenevo tanto a incontrarmi personalmente con lui, è una delle persone che maggiormente stimo per la sua straordinaria autenticità, e devo dire, dopo averlo conosciuto, che è davvero una persona eccezionale.

Ebbene dopo un sabato così bello, trascorso con gente che utilizza il proprio cervello senza lasciarsi a condizionamenti mediatici, il giorno dopo, la domenica, sono andato a fare la spesa in un supermercato.

Ho atteso proprio la domenica perché, come sapete, era il primo maggio e da quel giorno terminava l’obbligo di indossare la mascherina.

Ero curioso di vedere, di persona, quanti clienti (purtroppo sapevo che i dipendenti sarebbero stati costretti ad essere ancora bendati) dicevo, quanti clienti avrebbero ancora indossato la mascherina, nonostante appunto non ci fosse più l’obbligo.

Mi attendevo che la maggior parte dei clienti avrebbero comunque indossato la mascherina. Mi sbagliavo.

Nella realtà TUTTI i clienti indossavano la mascherina, soltanto io non la portavo. Insomma una delusione cocente.

Sono sicuro che col passare del tempo sempre più clienti non indosseranno la mascherina all’interno dei supermercati, tuttavia, ripeto, esser il solo a non portare il simbolo della schiavitù, da italiano, è stato per me alquanto deprimente.

Mi auguro che gli italiani possano trascorrere alcuni giorni all’estero, in qualche Paese civile nel quale ormai nessuno più porta la mascherina, in maniera che così indossandola possano sentirsi a disagio e si convincano, ad esempio, che siamo noi ad essere arretrati.

E cambiamo argomento.

Stamani sulle Borse europee è accaduto un fatto inquietante. Esattamente alle 9 e 57 le Borse del nord Europa sono state interessate da quello che in gergo tecnico viene denominato “flash crash” ossia “crollo istantaneo”.

La Borsa di Stoccolma è crollata in un attimo dell’8% e così è accaduto per le Borse di Copenaghen ed Helsinki. Visto ciò che era successo ai listini nord europei, anche le Borse diciamo del centro e sud Europa, che in quel momento stavano contrattando in calo di meno di un punto percentuale, hanno visto ampliarsi le perdite fra il 2 ed il 4%.

Poi le quotazioni sono risalite e non si è capito bene cosa sia accaduto. Naturalmente in questi casi spesso si parla di un errore umano nell’immissione di un ordine.

Personalmente queste giustificazioni mi lasciano sempre molto perplesso, è ovvio che ci possano essere errori, ma tutte le principali piattaforme sulle quali vengono passati gli ordini di Borsa hanno meccanismi tali da bloccare prima dell’inserimento ordini del tutto anomali.

Perché per fare crollare un listino intero dell’8% l’eventuale errore umano deve essere enormemente grossolano, a mio avviso è una giustificazione poco credibile.

E non mi sembra nemmeno di poco conto far notare che oggi la Borsa di Londra fosse chiusa per festività.

Attenzione, però, perché a mio avviso c’è anche qualcos’altro che non quadra.

Venerdì, dopo che le Borse europee avevano chiuso (come di consueto alle 17 e 30) con rialzi anche abbastanza consistenti, dicevo dopo la chiusura delle Piazze europee, gli indici americani avevano virato decisamente verso il basso ed al fixing (quindi da noi alle 22:00), il Dow Jones aveva lasciato sul terreno il 2,77%,  lo S&P 500 il 3,63% ed il Nasdaq addirittura il 4,17% quindi insomma un crollo in netta controtendenza rispetto alle Borse europee.

Quando accadono cose del genere, ossia la Borsa americana chiude in netta controtendenza rispetto alle europee, solitamente il giorno successivo le Borse europee si adeguano a quanto accaduto il giorno prima a New York.

Quindi io, ma non solo io, diciamo tutti, oggi si attendevano all’apertura delle Borse europee ribassi consistenti, come detto, invece i ribassi, prima del flash crash, erano inferiori al punto percentuale.

Alla fine il calo a Piazza Affari si è ampliato, la Borsa milanese ha terminato le contrattazione con un calo del 1,63% e quella di Francoforte dell’1,13%.

Al momento ovviamente Wall Street non ha ancora terminato le contrattazioni, tuttavia si è ridotta la volatilità, a questo proposito occorre rilevare che venerdì scorso l’indice di volatilità sulla Borsa americana ha fatto segnare un allarmante +24,26%.

E tutti voi sapete che l’indice di volatilità viene popolarmente chiamato “l’indice della paura”.

Insomma cosa è accaduto?

Nessuno lo sa, questa è la premessa, tuttavia, se comunque mi chiedete un’opinione personale, io ritengo che la chiusura della Borsa Londinese abbia una sua influenza. 

Che possa avere avuto un suo ruolo la City non lo escluderei affatto. 

Ultimamente dalla Gran Bretagna arrivano notizie sempre più inquietanti. A mio avviso è stata fatta passare una notizia, certamente falsa, per capire che effetto avrebbe fatto sui mercati. Una notizia che ovviamente riguardava il conflitto russo/ucraino.

Volevo infine parlarvi anche un po’ dell’Italia e della situazione economica del nostro Paese. Sapete che mi accusano sempre di essere troppo pessimista per quanto riguarda la nostra economia.

Ebbene, se sono pessimista, perlomeno non sono il solo, in compagnia ho un personaggio che indubbiamente è ben informato, mi riferisco nientemeno che al Governatore della Banca d’Italia.

Vincenzo Visco ha lanciato un allarme: “senza gas russo sarà recessione!”

Bella forza, voi mi direte, è una banalità! Dove andiamo senza il gas russo? Ci schiantiamo!

Lo so, cari ascoltatori, lo so che è banale quel che ha detto Visco, ma dovete tener presente che Visco è il Governatore della Banca d’Italia e sta dicendo una cosa, per quanto banale sia, che contrasta con la politica che in questo momento sta facendo il nostro Governo.

E’ chiaro che se Visco si spinge a dire questo, ossia che il nostro Governo, e quindi Mario Draghi, di fatto ci sta portando verso il precipizio, o perlomeno in una situazione disastrosa … beh, insomma capite che non è usuale.

Dato poi che siamo l’unico Paese che non è riuscito a recuperare il valore della produzione pre-Covid è ovvio che siamo già in una situazione precaria, se a questo aggiungiamo prospettive ancora peggiori è chiaro che non si sa quale futuro si prospetta per la nostra amata Italia.