Green pass obbligatorio dal 6 agosto: cosa cambia?

L’introduzione del green pass obbligatorio il 6 agosto 2021 è stata confermata ieri sera dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il provvedimento di certificazione verde tocca l’ambito della ristorazione, dell’intrattenimento, dello sport ma lascia ancora fuori i trasporti, la scuola e il lavoro. Cosa cambia? Lo scopriamo insieme qui:

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L’introduzione del green pass obbligatorio il 6 agosto 2021 è stata confermata ieri sera dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il provvedimento di certificazione verde tocca l’ambito della ristorazione, dell’intrattenimento, dello sport ma lascia ancora fuori i trasporti, la scuola e il lavoro.

Una misura a lungo riflettuta, decisa per favorire la continuità operativa delle attività economiche e tenere sotto controllo la situazione da possibili ritorni di contagio.

La variante delta del virus è ancora molto forte e si espande a vista d’occhio nella maggior parte del mondo.

Per questo motivo occorre armarsi di tutti i mezzi necessari per troncare la diffusione del nuovo agente pandemico in Italia e continuare a portare avanti la campagna vaccinale.

Andiamo a scoprire insieme tutto ciò che riguarda il green pass e come funzionerà d’ora in poi.

Green pass: cosa dicono i favorevoli e i contrari?

Prima della conferma del green pass obbligatorio l’esecutivo ha a lungo dibattuto sull’efficacia del provvedimento, valutando aspetti positivi e negativi su tutti gli ambiti economici del paese.

La maggioranza delle parti coinvolte si diceva d’accordo nel metterlo in pratica da subito, al fine di garantire sicurezza collettiva e una significativa ripresa delle attività.

L’applicazione del provvedimento per i ristoranti e i bar al contrario, è stata fonte di divisioni all’intero del governo.

Le due figure di maggior riferimento dell’opposizione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si erano esposti in difesa delle libertà individuale.

Come spiega dissapore.com:

“Vaccino, tempone o green pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo [...] l’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo per la realizzazione di una società orwelliana”

Decisamente di diversa opinione Matteo Renzi che aveva appoggiato ad occhi chiusi la linea di Emmanuel Macron di espandere il green pass anche per il personale sanitario e scolastico.

L’incognita che è rimasta tale anche nella recente conferma di avvio della misura, riguarda il trasporto pubblico e la scuola.

Due settori molto importanti che hanno ancora bisogno di ponderazioni.

Si pensa comunque che per il primo, la certificazione possa includere solo i grandi trasporti come navi, treni e aerei esludendo di fatto quelli locali.

Ad ogni modo, la necessità della presenza di una prima dose rimane prerogativa invariata e potrebbe accadere che dal mese di settembre si possa richiedere anche la seconda.

Durante la discussione, il calendario non era stato definito mentre per l’immunizzazione si pensava all’inizio già da metà settembre 2021.

Obbligo green pass dal 6 agosto: cos'é e quando si applica?

È ufficiale, il green pass sarà obbligatorio dal 6 agosto 2021 con almeno una dose di vaccino, o tampone negativo, per tutti i cittadini con più di 12 anni.

La misura prevista dal Decreto e dai suoi 11 articoli è stata approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri e successivamente dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il certificato verde interesserà coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino con validità di 9 mesi dalla data di richiamo.

Chiunque abbia eseguito un tampone e abbia ottenuto risultato negativo entro le 48 ore può avere il certificato.

La stessa cosa vale anche per chi sia guarito dal Covid nei 6 mesi precedenti mentre per chi si è vaccinato ma è stato stretto contatto con un positivo avrà una riduzione della quarantena di 14 giorni.

Tale provvedimento si applica:

  • all’accesso al chiuso di bar e ristoranti senza dover essere necessario per la semplice consumazione al bancone
  • all’accesso nelle palestre,nelle piscine e nei centri benessere/termali
  • all’accesso a fiere, sacre, convegni e congressi
  • all’accesso ai parchi tematici e di divertimento
  • all’accesso a musei, centri culturali/sociali e ricreativi
  • all’accesso alle sale gioco, bingo e casinò
  • alla partecipazione a procedure concorsuali

Green pass: come ottenerlo e fino a quando è valido?

Essendo una certificazione digitale e stampabile è dotato di QR code e un sigillo elettronico qualificato.

Viene emesso attraverso la piattaforma del Ministero della Salute ed è possibile ottenerlo digitando nel sito dedicato oppure tramite le applicazioni Immuni o IO anche senza SPID.

In caso si può chiedere anche a medici generali e farmacie.

Come spiega orizzontescuola.it:

“il certificato nazionale in Italia è valido dal 15esimo giorno successivo all’inoculazione della prima dose di un vaccino riconosciuto dall’Aifa [..] fino alla data della seconda dose e da quel giorno per 270 giorni”

Il certificato verde rimane obbligatorio per partecipare a concerti ed entrare negli stadi ma non solo.

Viene applicato anche per entrare nei teatri e nei cinema, luoghi di condivisione che adottano il sistema delle percentuali per favorire l’ingresso:

  • aumento 30% degli spettatori al chiuso 
  • aumento del 50% degli spettatori all’aperto.

In zona gialla cinema e teatri consentiranno l’ingresso a1.000 persone al chiuso e 2.500 all’aperto.

In zona bianca consentiranno l’ingresso a 2.500 persone al chiuso e 5.000 all’aperto.

Green pass e spostamenti: qual'è il parametro da considerare?

Il parametro dettato dai colori viene utilizzato non solo per determinare la quantità di persone ammesse nei luoghi soggetti ad affollamento ma anche, come spiega ilfattoquotidiano.it:

“per il passaggio delle Regioni da una zona all’altra, che renderanno più difficile l’uscita dalla zona bianca e si basano sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica.” 

A tal proposito infatti, Roberto Speranza dichiara di aver preso accordi precisi con le Regioni.

Se prima era l’Rt il parametro decisivo, ora definisce il tasso di ospedalizzazione come indicatore principale per determinare il cambio di colore delle zone.

Le soglie di passaggio vengono divise in questo modo:

  • passaggio in zona gialla con 10% dell’occupazione delle terapie intensive + 15% delle ospedalizzazioni
  • passaggio in zona arancione con 20% dell’occupazione delle terapie intensive + 30% delle ospedalizzazioni
  • passaggio in zona rossa con 30% dell’occupazione delle terapie intensive + 40% delle ospedalizzazioni

Obbligo green pass nelle scuole e a lavoro ancora incerto:

Che cosa accadrà alle scuole e all’ambito del lavoro?

Nel Decreto relativo al green pass non è previsto alcun obbligo di vaccinazione per docenti e dipendenti della scuola.

La prossima settimana dovrebbe tenersi una nuova riunione per discutere di un tema così delicato.

Sebbene la vaccinazione del personale scolastico tocchi l’85%, il numero non è incoraggiante abbastanza da garantire la sicurezza in vista della riapertura a settembre.

Ecco perché il generale Paolo Figliuolo ha richiesto alla Regioni una lista di tutti i docenti e del personale scolastico non ancora vaccinato in modo di risolvere la questione quanto prima.

Per quanto concerne l’ambito del lavoro sono sorti dubbi tra gli imprenditori e indignazione da parte dei sindacati che urlano alla violazione della riservatezza.

Sebbene chiedere la certificazione nei luoghi di lavoro ai propri dipendenti possa volgere esclusivamente a salvaguardare la salute dei lavoratori, alcuni si dicono discriminati da questa proposta.

L’ipotesi di spostare il dipendente vaccinato ad altri incarichi o addirittura sospenderlo dal proprio lavoro, potrebbe riversarsi negativamente nell’importo della busta paga.

Ecco perché prima di varare una misura così impegnativa, serve bilanciare il contrasto tra pandemia e ripresa economica.

I dipendenti sono il motore dell’azienda, non bisogna mai dimenticarsene.

Green pass: tamponi a prezzi ridotti fino a settembre

La variante delta corre come non mai e già da ieri si contano 3.558 nuovi casi.

Un numero che fa preoccupare ma che, secondo gli esperti, può essere limitato con il continuo perdurare della campagna vaccinale.

Il green pass è un provvedimento che non mira solo a certificare la situazione di salute degli individui bensì una condizione indispensabile.

Mario Draghi difende la misura a spada tratta dichiarando che bisogna reagire per rimanere in piedi e continuare a vaccinare in modo tale che anche la pressione sugli ospedali diminuisca.

Per aumentare la sensibilizzazione pubblica e favorire il controllo dei contagi, Figliuolo intende costruire un’intesa con le farmacie e le strutture sanitarie.

Fino al 30 settembre 2021 assicurerà la somministrazione di tamponi rapidi a prezzi minori in modo che tutti possano goderne il beneficio.

Quanto paga chi non rispetta le regole del green pass?:

Che cosa accadrà a chi non fa rispettare le condizioni di tale provvedimento e a chi non le rispetta?

Secondo quando previsto dal regolamento, in caso di violazione si realizza una sanzione pecuniaria da 400,00 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia a carico del consumatore. Inoltre, spiega corriere.it:

“Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.”

Il titolare o, comunque, il gestore del servizio deve assolutamente verificare che l’accesso avvenga nel rispetto delle prescrizioni, pena la chiusura del locale.

Green pass e non vaccinati: perché non si può imporre l'obbligo

Sono ancora moltissimi i cittadini che non sfiorano nemmeno l’idea di volersi vaccinare, rientrando così nella categoria che Roberto Burioni ha più volte definito “autolesionista e irrazionale”.

Un'affermazione piuttosto offensiva e discriminante che non fa altro che aumentare la rabbia e rafforzare la posizione dei famosi no vax. 

Sebbene il contesto del coronavirus sia noto a tutti, imporre definitivamente l’obbligo a vaccinarsi lede la libertà di scelta dell’individuo.

Anche se nella Costituzione viene espressa la clausola di emergenza, far cambiare idea dal giorno alla notte non è possibile né consigliabile.

Se tutti i vaccini avessero funzionato senza dare vita a gravosità e decessi, probabilmente l'immunità di gregge si sarebbe potuta raggiungere molto prima.

Potete leggere un'approfondimento riguardante l'obbligo dei vaccini, date uno sguardo  al mio articolo cliccando qui:

 https://www.trend-online.com/risparmio/bonus-vaccino-quanto-spetta-busta-paga/

Non è necessario ricorrere alla cattiveria per imporre una propria idea.

È più utile tentare di diffondere un’ideologia basata sulla tutela del prossimo che essere punitivi e discriminanti.

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