Green pass per tutti

Guardate ho letto un articolo su Corriere.it che sarebbe veramente esilarante se non fosse drammaticamente vero, e per questo vi chiedo già scusa se a volte non riuscirò a trattenere le risate, sappiate ovviamente che sono risate amare, l’amarezza che ho provato nel leggere questo articolo la potete comprendere tutti.

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Guardate ho letto un articolo su Corriere.it che sarebbe veramente esilarante se non fosse drammaticamente vero, e per questo vi chiedo già scusa se a volte non riuscirò a trattenere le risate, sappiate ovviamente che sono risate amare, l’amarezza che ho provato nel leggere questo articolo la potete comprendere tutti.

Questo il titolo: Obbligo di green pass (e sanzioni pesanti) per lavoro pubblico e privato, accordo fatto: in vigore tra il 10 e il 15 ottobre.

Scritto a quattro mani da Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini.

Ecco come inizia l’articolo: L’accordo è fatto, il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati. Il decreto del governo è nella fase della stesura, giovedì sarà esaminato dalla cabina di regia e poi approvato dal consiglio dei ministri. Entrerà in vigore tra il 10 e il 15 ottobre. 

Ok allora l’articolo potrebbe finire qui, la notizia viene data per ufficiale, bastano le primissime parole: L’accordo è fatto, green pass obbligatorio per tutti i lavoratori il decreto verrà approvato dal Consiglio dei Ministri, e, come se tutto questo non bastasse vengono anche fornite le date entro le quali entrerà in vigore.

Cosa c’è da aggiungere? Niente!

Ma, insomma, non si può concludere un articolo in tre righe, quindi le due autrici devono scrivere qualcosa. Ed allora si chiedono quale sia stata ad esempio la reazioni delle Regioni, ed ecco quindi come prosegue l’articolo.

Le Regioni spingono anche per una modifica che consente di tenere aperte le attività e i locali pubblici anche in fascia arancione se si ha il green pass. Lo ha detto chiaramente il presidente Massimiliano Fedriga: 

Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli Venezia Giulia ed anche Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Questo è un leghista, quindi sarà molto critico con questo decreto che potremmo dire sia perlomeno liberticida. E infatti ci dà duro, sentite cosa dice Fedriga, ripeto … leghista.

«I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il Green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione. L’auspicio è che, oltre alle istituzioni, anche tutte le attività economiche, tra cui le cooperative, spronino i propri lavoratori a immunizzarsi attraverso un’azione di sensibilizzazione, informazione e contrasto delle fake news evitando contrapposizioni ideologiche e favorendo la coesione sociale».

Parla di fake news, e questo è il leghista! Le informazioni corrette secondo lui le dà il Governo e tutti i media. Ripeto questo è il leghista!!!

Ma il clou deve ancora arrivare, il prossimo paragrafo si intitola:

Giorgetti in pressing

State a sentire perché veramente è difficile rimanere seri.

«Estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione — conferma Giancarlo Giorgetti — L’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti». 

In linea con i governatori leghisti del Nord, il ministro leghista pensa che «si andrà verso un’estensione senza discriminare nessuno». 

Senza discriminare nessuno!!! Avete capito qual è il concetto di discriminazione per Giorgetti? Guardate che è veramente unico. 

Per Giorgetti se ci sono due persone che non hanno fatto nulla, hanno sempre avuto un comportamento esemplare, ebbene se ad uno di questi due, ovviamente sbagliando diamo una randellata in testa, non dobbiamo chiedergli scusa e risarcirlo per il danno fatto, no! Secondo Giorgetti dobbiamo dare una randellata in testa anche all’altro così … non creiamo discriminazioni!!!

Troppo forte Giorgetti, veramente un grande!

Ma andiamo avanti con l’articolo  

L’obiettivo fissato da Draghi di ampliare il più possibile il certificato al lavoro pubblico e privato dunque non cambia. L’autunno è alle porte, bisogna spingere sui vaccini e aumentare il più possibile il numero degli italiani immunizzati. «La soglia del 90% va raggiunta entro quattro settimane e mezzo, prima che il ritorno del freddo faccia aumentare la circolazione del virus e delle varianti — ragionano gli scienziati con gli esponenti del governo — Altrimenti la lotta al Covid diventerà una rincorsa difficilissima». 

Avete sentito chi ragiona con gli esponenti del Governo? Gli scienziati!!! Ma quali scienziati??? Quelli di Pfizer, quelli di Moderna, Quelli di Johnson & Johnson, quali scienziati!!!

A Palazzo Chigi si lavora «alacremente», perché la materia è delicata e Draghi vuole scrivere un provvedimento «ben fatto» e inattaccabile sotto il profilo giuridico, 

inattaccabile sotto il profilo giuridico, è un’altra battuta veramente esilarante 

che potrebbe entrare in vigore tra il 10 e il 15 ottobre: questo per dare il tempo di vaccinarsi anche a chi non ha ancora fatto la prima dose.

L’articolo continua poi con altre amenità, ma lasciamo perdere perché c’è proprio un chicca finale. Al termine dell’articolo viene riportata dalla testata questo scritto:

Il Corriere della Sera, che sin dalla fondazione nel 1876 crede nel valore primario dell’informazione, ha aderito al Trust Project. Si tratta di un’iniziativa internazionale che coinvolge centinaia di testate in tutto il mondo e punta a chiarire da subito ai lettori la credibilità e l’autorevolezza di un contenuto giornalistico. Per farlo, assegna una etichetta riconoscibile sulla base di standard uniformi e condivisi.

Incommentabile, non trovo altre parole.