L’informazione ha un valore?

Ho approfittato di questi giorni che avrebbero dovuto essere di festa per riflettere, e ne è uscito questo video che è completamente diverso da tutti i miei vide precedenti, perché per la prima volta mi sono sentito in dovere di fare un video che definirei … personale, ma ora capirete subito cosa intendo col termine “personale”.

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Ho approfittato di questi giorni che avrebbero dovuto essere di festa per riflettere, e ne è uscito questo video che è completamente diverso da tutti i miei vide precedenti, perché per la prima volta mi sono sentito in dovere di fare un video che definirei … personale, ma ora capirete subito cosa intendo col termine “personale”.

Nessun problema, comunque, domani riprenderò quella che potrei ormai definire la “normale programmazione”.

Allora per me ieri era una giornata abbastanza importante, non mi riferisco alla Pasqua, bensì mi riferisco alla monetizzazione di You Tube.

Come ricorderete You Tube, con motivazioni che tutti noi riteniamo assolutamente discutibili, nella seconda metà del mese di febbraio aveva tolto ai miei video la monetizzazione.

Era stata una decisione che il Social media americano aveva adottato anche per quasi tutti coloro che … io non direi neppure che fanno una informazione alternativa, non sarebbe giusto, bisogna dire la verità ed allora occorre dire che la monetizzazione è stata tolta a tutti coloro che fanno informazione, informazione e basta non c’è bisogno di aggiungere un aggettivo, l’altra, quella dei media nazionali, è semplicemente disinformazione.

Comunque in questi casi You Tube ti scrive che tu puoi richiedere che i tuoi video tornino ad essere monetizzabili, ma per far questo dovresti tu stesso censurarti, cioè autocensurarti, ossia togliere dei video che, sempre tu dovresti capire, sono da censurare.

Ebbene una cosa del genere la ritengo ancor peggiore che sia la stessa You Tube ad oscurare dei video, cosa che in passato era accaduta una volta, dopo una decina di giorni dalla sua pubblicazione di un mio video, adesso non ricordo neppure quale fosse, You Tube mi ha scritto che quel video non era più visibile in rete, rimaneva visibile soltanto a me.

Non avevo risposto, lasciando perdere.

Invece, ripeto, da parte di You Tube, richiedere che sia tu stesso ad autocensurarti lo trovo, ripeto, ancora peggiore che subire la censura d’imperio.

Costringerti ad autocensurarti è una cosa da Cina, da Corea del Nord, da Russia dei Gulag.

Quindi, ovviamente, l’ultima cosa che avrei fatto in vita mia è autocensurarmi, anche perché nei miei video non ho mai espresso altro che il mio pensiero, quindi sarebbe impossibile per me autocensurarmi, per quale motivo dovrei ricredermi se nel frattempo non ho cambiato opinione?

Inoltre, credetemi, se riporto dei dati, essi sono verificati in maniera certosina, da quel punto di vista sono maniacale, certo, capisco benissimo che anche prestando la maggiore attenzione possibile possa sempre involontariamente incappare in errori (al momento comunque non è mai accaduto), comunque è ovvio che rimango sempre disponibile ad eventuali rettifiche se appunto dovesse accadere che involontariamente riportassi un dato non corretto.  

Per questo io inizialmente non avevo richiesto a You Tube che mi fosse ripristinata la monetizzazione, ma non l’avevo richiesta anche per un altro motivo.

Stavo anche prendendo in considerazione di “spostarmi” su un’altra piattaforma, cosa che poi non ho fatto, ma semplicemente per due considerazioni.

Da altre parti avrei certamente diminuito ed in maniera forse estremamente rilevante, le visualizzazioni ed è innegabile che una persona che si espone in ambito mediatico aspira comunque ad avere il maggior numero di ascoltatori possibile.

Inoltre da altre parti non avrei risolto il problema monetizzazione, ed infine perché sono diverse le altre possibilità, ossia le altre piattaforme sulle quali postare video, e personalmente ritengo che sia preferibile, per diversi motivi che ne venga scelta una di queste, quella in grado di dare le maggiori garanzie, in tutti i sensi, in maniera che tale che tutti noi che, ripeto, facciamo video di informazione, ci trovassimo ad utilizzare la stessa piattaforma rendendo così più agevole la possibilità per l’ascoltatore appunto di usufruire di maggiori video senza dover cambiare piattaforma.

Insomma se oggi siamo tutti su You Tube, ritenevo che la cosa migliore fosse quella di passare tutti su un’altra unica piattaforma, che ovviamente permettesse anche la monetizzazione dei video.

Quindi, dicevo, in attesa, non ho immediatamente richiesto a You Tube di tornare alla monetizzazione.

Una quindicina di giorni dopo, però, vedendo che le alternative, certo, c’erano, ma non ce n’era una che si imponeva, ho deciso di richiedere a You Tube di tornare alla monetizzazione, tanto comunque questo non mi impediva, se avessi avuto un’occasione migliore, di cambiare.

La mia richiesta di tornare alla monetizzazione è stata inviata il giorno 4 marzo, questa la risposta di You Tube: La tua nuova domanda è in fase di revisione. Hai presentato nuovamente domanda in data 4 marzo 2021. Esamineremo il tuo canale e ti invieremo la nostra decisione via email, solitamente entro un mese. 

Inoltre mi invitava in questo periodo nel quale loro prendevano la decisione sull’eventuale ritorno alla monetizzazione o meno, di riflettere sui miei video e censurare quelli che non corrispondevano alle loro norme di pubblicazione che io avrei violato.

Naturalmente io non solo non ho censurato alcun mio video, ma ho continuato a fare video quotidiani esprimendo sempre il mio libero pensiero, anzi forse in maniera ancor più risoluta, capite bene che non sono un tipo al quale fanno paura i ricatti.

Quindi il termine di un mese scadeva ieri 4 aprile e sapete che decisione ha preso You Tube?

Nessuna, non mi hanno ancora risposto, ma da quanto mi è stato detto da persone che erano state nella mia situazione prima di me tutto ciò è normale, il termine di un mese, normalmente non viene mai rispettato da You Tube.

Ok aspettiamo.

Ebbene ora però entro nel vivo dell’argomento.

Penso che molti di voi abbiate pensato che sto parlando troppo di monetizzazione, ed allora adesso bisogna parlare di questo senza freni, occorre fare chiarezza.

C’è chi ha fatto i soldi con You Tube e tutti voi sapete a quale tipo di persone mi riferisco, senza dubbio se hanno fatto i soldi è perché hanno pubblicato video insulsi, privi di qualsiasi qualità, ed i loro video hanno un numero impressionante di visualizzazioni perché, purtroppo è così, la maggior parte delle persone al mondo è dotata di scarsa intelligenza, di scarsa cultura, e non intende neppure colmare la propria enorme ignoranza, quindi non può che guardare video insulsi.

Chiarito che né io, né altri che fanno video del mio stesso tenore diventeremo mai ricchi per questo, la monetizzazione di You Tube ha lo scopo di coprire le spese, sulle quali non mi soffermo, ma vi assicuro che ci sono, eccome se ci sono!

Ma soprattutto, cari ascoltatori è venuto il tempo di essere chiari.

Non pensate infatti che se posto un video di 10 minuti, lo faccio mettendomi davanti ad una videocamera, parlo per 10 minuti e finisce tutto lì.

Ovviamente non parlo a nome di altri, ma parlo per me, un mio video di 10 minuti necessita di ore!!! Diverse ore, non esagero.

Il motivo lo ha spiegato bene Amodeo in un suo post in risposta ad un suo lettore o ascoltatore. Amodeo è stato precisissimo, io non mi perderò nei dettagli, ma vi assicuro che è così!

Faccio solo un esempio, supponiamo di dover fare un video sul dibattito parlamentare, ossia sia alla Camera che al Senato. Occorre ascoltare, non tutti ma la maggior parte degli interventi, di sicuro ad esempio quelli dei maggiori partiti. Poi occorre scegliere i passaggi salienti, riportarli con le precise parole pronunciate in aula (su quello poi io sono maniacale) e quindi sentire, fermare l’audio, scrivere, far ripartire, fermare, scrivere non sapete il tempo che ci vuole.

Poi occorre scrivere il video, perlomeno tutta la traccia del video, perché il video deve seguire un filo logico, non può essere un ammasso confuso di pensieri e considerazioni.

Poi occorre registrarlo, e magari nel registrarlo ci si impappina e quindi occorre ricominciare dall’inizio, e magari può accadere qualche imprevisto, tipo una batteria non perfettamente carica, e poi naturalmente occorre caricarlo su You Tube e poi caricarlo su Facebook.

Inoltre, ripeto, se ad esempio devo citare un dato, anche se è di mia conoscenza, per come sono fatto io … ebbene voglio sempre prima verificarlo. Faccio un esempio, io so perfettamente qual è il Pil dell’Italia, ma se in un video voglio riportare il valore del Pil italiano prima vado a verificarlo su Wikipedia per sicurezza.

Insomma una serie di cose per cui, ripeto un mio video di 10 minuti mi impegna ore, chiaro? Alcune ore!

Ebbene io non dico che il lavoro va retribuito, nessuno mi obbliga a fare video, potrei tranquillamente non far nulla, certo è una mia scelta, ma è chiaro che pur essendo una mia scelta non può condizionare in maniera totalizzante la mia vita.

Quindi, come dicevo, è necessario che perlomeno vengano coperte le spese.

Ed allora capite bene quali pensieri passavano nella mia mente quando alcuni ascoltatori, prima della mia demonetizzazione, si lamentavano per la pubblicità. Tra l’altro pubblicità che decide You Tube, io decido solo se monetizzare o meno i video, ma poi quante interruzioni fare e quali pubblicità mandare, ovviamente è una scelta esclusiva di You Tube.

Ed allora tocco un altro punto fondamentale.

Io non vi ho mai chiesto nulla, niente, mai!!!

Ma non dico solo che non vi ho mai chiesto contributi in denaro, cosa che ormai fanno tutti, ma proprio tutti gli altri, ma non vi ho mai chiesto neppure di mettere un like o di iscrivervi al canale.

Nulla! Non vi ho mai chiesto nulla!!! Perché? Perché sono fatto così, non ho mai chiesto nulla a nessuno … tranne alle persone con le quali ho un certo rapporto.

Ebbene però devo riconoscere che un contributo da parte di chi usufruisce di un certo servizio potrebbe risolvere tutti i problemi, perché, ve lo assicuro … non è una questione di soldi. E su questo non si discute, sapete perché? Semplice!

Perché per farmi guadagnare quanto mi riconoscono o meglio mi riconoscevano, You Tube e Facebook sapete quanto basterebbe che versassero tutti coloro che sono iscritti al canale You Tube e quelli che seguono la pagina Facebook di Finanza in Chiaro? 

Dieci centesimi di euro … all’anno! 

Ripeto se tutti gli iscritti al canale You Tube e quelli che seguono la pagina Facebook mi versassero 10 centesimi di euro all’anno io guadagnerei quanto mi riconoscevano all’anno You Tube e Facebook.

Capite bene che quindi non può essere una questione di soldi, ma di volontà, insomma capisco la crisi … ma 10 centesimi di euro … perdonatemi.

Sappiamo tutti però che la quasi totalità delle persone non versa nulla, nulla, non andiamo ad indagare sul perché, è così! E’ così e basta! 

Sapete quanti versano un contributo a Wikipedia, il 2% delle persone che la consultano, eppure diciamo la verità, Wikipedia ci dà un servizio, quando vogliamo sapere qualcosa la consultiamo tutti, eppure solo il 2% dà un contributo e vi posso assicurare, oltretutto, che il contributo medio è di un importo ridicolo.

Quindi questa è la situazione. Ripeto, io non ho al momento alcuna intenzione di chiedere a voi un contributo, anche se evidentemente per l’utente ci sarebbe un vantaggio del quale voi da un mese e mezzo a questa parte già godete, ossia quello di poter ascoltare il video senza interruzioni pubblicitarie.

Quindi insomma arrivo ad una conclusione, ma rimango in attesa ovviamente di vostri suggerimenti.

Ripeto io non ho alcuna intenzione di istituire versamenti volontari a favore del canale, attendo la risposta di You Tube, e a seguito di quella magari si vedrà sul da farsi.

Per il momento mi fermo qui.

Un caro saluto a tutti voi.