Italia da rifondare

Carissimi ascoltatori, è proprio vero, l’Italia sta velocemente trasformandosi in un Paese del terzo mondo.

Carissimi ascoltatori, è proprio vero, l’Italia sta velocemente trasformandosi in un Paese del terzo mondo. Non so se vi è capitato ultimamente di aver a che fare con la Pubblica Amministrazione, è un disastro assoluto.

Lo sappiamo tutti che la nostra Pubblica Amministrazione, per usare un eufemismo, non è mai stata un esempio di efficienza, ma ultimamente è qualcosa di raccapricciante. Spesso si è abusato del termine Repubblica delle banane, ma ora non è più una esagerazione.

La gran parte del personale ormai ha problemi di nervi, ed avrebbe bisogno di cure, sono certo che i ricoverati nelle RSA stiano, dal punto di vista psicologico e psichiatrico molto meglio di gran parte dei dipendenti pubblici.

È chiaro che la distruzione della Pubblica Amministrazione è un processo in atto da anni. Ma questi ultimi due anni sono stati letali, il personale ormai ha mollato del tutto.

E l’impressione, anzi la certezza che si ha, è che il futuro non potrà che prospettarci un ulteriore peggioramento, perché, ripeto, ciò che stupisce è il totale lassismo del personale che è completamente rassegnato visto che si trova ad operare in un ambiente degradato in tutti i sensi.

L’Italia ha bisogno di essere rifondata, vent’anni di euro l’hanno distrutta. L’Italia è finita! Ripeto non possiamo sperare in un miglioramento, in una inversione di tendenza, va rifondata.

È come quelle case che ormai sono ridotte a ruderi, non basta una ristrutturazione, vanno demolite e ricostruite ex novo, partendo dalle fondamenta.

È un’amara, un’amarissima constatazione, ma la ritengo anche una verità incontrovertibile.

E passiamo all’argomento del video odierno: la tenuta del Governo.

Con il peggior Presidente del Consiglio, il peggior Governo ed il peggior Parlamento di tutti i tempi, naturalmente, sarebbero da augurarsi che prima si pone termine a questa legislatura e meglio è per tutti.

Tuttavia, anche se cominciano ad arrivare notizie leggermente più positive dai sondaggi elettorali, le aspettative per un grande cambiamento rimangono una chimera.

Perché, ripeto, non basta un piccolo cambiamento, dovrebbe esserci una vera rivoluzione, cosa che non si vede all’orizzonte, gli italiani sembra siano in ginocchio rassegnati a ricevere il colpo di grazia.

All’interno del Parlamento qualcuno comincia ad agitarsi, e chiaramente questa agitazione è dovuto a questi ultimi sondaggi, qualcuno quindi, all’interno del Palazzo cerca la maniera per riciclarsi.

Il fatto, però, è che riferendosi ai nostri parlamentari non stiamo parlando di pezzi di antiquariato che potrebbero avere ancora un valore, coloro che occupano ancora gli scranni parlamentari sono assimilabili a yogurt non solo scaduti, ma conservati male al punto che il vasetto si è gonfiato. E sapete cosa accade se qualcuno si azzarda a riciclare qualcosa del genere.

Ad essere in maggiore fibrillazione sono i parlamentari grillini. I sondaggi continuano a dar loro percentuali impensabili visti i danni che hanno fatto, ma sanno che la loro prossima campagna elettorale sarà molto complicata.

Anche, se devo essere onesto, Conte ha le sue ragioni a protestare. E’ stato defenestrato come un pessimo Presidente del Consiglio, il che naturalmente era vero, però ha ragione nel dire che chi lo ha sostituito a Palazzo Chigi ha fatto ancora peggio. Era difficile, ma c’è riuscito.

Ed allora, dal suo punto di vista non ha torto a dire agli italiani: avete visto? Se questo era quello bravo, quello che doveva salvarci … Dio ce ne scampi.

È possibile, anche se non molto probabile, che a questo punto il Movimento 5 Stelle possa andare incontro anche all’ennesima frattura.

Dopo le numerose espulsioni, dopo i numerosi abbandoni e soprattutto dopo la scissione che ha portato alla formazione di “Alternativa c’è”, ora si potrebbe arrivare alla frattura fra Conte e Di Maio.

Ripeto, la considero poco probabile, Conte alla fine si accontenterà di abbaiare per far sentire che esiste e che non è finito anche lui in una RSA, ma non andrà oltre quello.

E Conte può anche consolarsi per il fatto che il suo più acerrimo nemico è messo ancora peggio di lui, ovviamente mi riferisco a Matteo Renzi, la cui deriva politica è veramente penosa.

Il suo partito, Italia Viva, ma ancora per poco, fra un po’ nei sondaggi elettorali lo ritroviamo alla voce “Altri”. D’altronde è anche giusto così, seppur dobbiamo riconoscere che anche Renzi ha le sue ragioni nel ritenersi non peggio degli altri.

Dall’economia arrivano notizia allarmanti, quindi allontanare le elezioni potrebbe essere una scelta ancora peggiore. 

Ed i mercati finanziari sono la cartina di tornasole.

La ripresa di ieri, innescata dalla Fed aveva illuso solo gli stolti, oggi a Wall Street si sta per chiudere una seduta che potremmo definire quasi drammatica.

Devo dire che Powell, il Governatore della Federal Reserve, la Banca Centrale americana, un po’ se l’è tirata, ha l’età per ricordare che parlare di soft landing porta una sfortuna terribile.

Il mercato ormai ha capito che quando il Governatore usa quel termine, “soft landing”, ossia atterraggio morbido, intendendo dire che sì, si scenderà ancora, ma gradualmente … si sa che vien lo dice per cercare di tranquillizzare gli operatori, ma che nella realtà la situazione, invece, è più che preoccupante, è drammatica.

Ed allora altro che soft, ecco l’hard landing, l’atterraggio duro. Al momento il Dow Jones sta perdendo più di tre punti percentuali ed il Nasdaq più di 5 punti percentuali.

E sono davvero molte le persone preoccupate per la tragica situazione economica che si sta prospettando, e mi chiedono cosa fare. 

Al momento abbiamo solo un obbligo, ossia quello di cercare di informare il maggior numero di persone possibili che invece sono cloroformizzate dalla televisione di Stato.

Ed allora io non mi fermo, ho accettato con piacere l’invito ricevuto dall’associazione Verona per la Libertà, per partecipare al corteo ed alla manifestazione che si terrà sabato prossimo 7 maggio a Verona in Piazza Arsenale.

Ho trovato anche molto appropriato il titolo che hanno voluto dare alla manifestazione: “Guerra e Follia, distruggono l’economia”.

Oltre al mio intervento, chiaramente di carattere economico, sarà interessante sentire la verità sul Donbass dalla viva voce di una ostetrica di Lugansk e lasciatemi dire “finalmente”, anche la voce di un giovane rappresentante degli “Studenti contro il Green Pass”.

Gli studenti, i grandi assenti degli ultimi due anni, a mio avviso non dovrebbero dichiararsi soltanto “Contro il Green Pass” ma contro tutte le restrizioni alla libertà, comunque insomma è importante vedere che anche i giovani cominciano a farsi sentire.

Come sempre io vi invito a venirmi a trovare ad avvicinarvi, una stretta di mano o un abbraccio di questi tempi valgono molto.

Ve lo ricorderò anche nel video di domani, non mancate. Verona, Sabato, Piazza Arsenale.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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