La moneta non si stampa (si stampa il denaro)

Spessissimo, quando si parla di emissione monetaria, si utilizza l’espressione “moneta creata dal nulla”.

Spessissimo, quando si parla di emissione monetaria, si utilizza l’espressione “moneta creata dal nulla” con l’intento di ritenere la moneta priva di valore.

Nella realtà certo all’atto della sua creazione la moneta è priva di valore intrinseco la potremmo definire un “involucro numerico”, ma immediatamente si identifica con il suo contenuto reale, i prodotti, trasformandosi in quello che viene definito reddito, ed il reddito ha invece un valore positivo.

Questo passaggio era già noto agli economisti classici che definivano moneta nominale quella creata dalla Banca ed una volta associata alla produzione veniva definita moneta reale.

Oggi la cosiddetta moneta reale preferiamo chiamarla reddito per tenerla distinta dalla moneta nominale.

Per capirci avviene questo, noi chiediamo un mutuo alla Banca, la Banca ce lo concede, lo delibera creando moneta nominale, all’atto dell’accredito dell’importo sul nostro conto corrente, però, quella è diventata moneta reale (o chiamiamolo reddito), ed in effetti quella moneta reale (quel reddito) ci permette di acquistare la casa.

Ebbene quell’emissione monetaria avviene attraverso scritture contabili, per questo normalmente viene chiamata moneta scritturale, ma tutta la moneta è scritturale.

Io preferirei il termine immateriale, perché rende più comprensibile come la moneta (attenzione, la moneta non il denaro) essendo immateriale non può essere tesorizzata e non ha senso parlare di velocità di circolazione della moneta.

Possiamo tesorizzare ad esempio l’oro oppure le banconote, ma non possiamo tesorizzare la moneta.

Come ho detto più volte le banconote sono denaro non sono moneta, ma non mi dilungo ancora su questo concetto.

Ebbene abbiamo parlato finora della moneta creata dalle Banche ordinarie, quelle insomma che noi tutti conosciamo e presso le quali intratteniamo rapporti di conto corrente, ma la moneta viene creata anche dalla Banca Centrale.

E qui le persone sono portate a commettere l’errore più comune, attenzione un errore che commettono anche gli economisti, quindi non c’è da stupirsi.

Si usa dire che le Banche Centrali “stampano moneta”, ebbene questa è una dicitura assurda, per quanto detto precedentemente avendo natura immateriale, la moneta non si stampa, si emette ed anche in questo caso attraverso una scrittura contabile.

Eventualmente si stampa il denaro, ossia le banconote, ma le banconote non sono moneta.

So che non è un concetto compreso da tutti, perché con il denaro io acquisto beni, quindi sarei portato a credere che sia moneta, ma nella realtà l’errore che si compie in questo caso è confondere ciò che è con ciò che rappresenta.

Il denaro è un titolo al portatore emesso dalle Banche Centrali in cambio di moneta, questo fa sì che la quasi totalità delle persone incorrano in questo errore, ossia dato che le banconote sono emesse in cambio di moneta si ritiene che esse stesse siano moneta, ma per quanto ho appena detto, non è così.

Le banconote “rappresentano” la moneta, ma non sono la moneta.

Le banconote servono principalmente per scambiarsi moneta, ma sono titoli al portatore con due caratteristiche principali, la prima è quella che sono titoli che non danno interessi, la seconda, è decisamente più importante, al momento le banconote sono praticamente gli unici titoli al portatore, quindi titoli che tutelano al massimo la cosiddetta privacy.

Le banconote vengono stampate dalla Banca Centrale, certo per la precisione dovremmo dire che vengono stampate dalla Zecca, ma ovviamente l’ordine arriva dalla Banca Centrale.

La Banca Centrale fornisce le banconote alla Banche ordinarie che in cambio depositano la moneta equivalente sul conto della Banca Centrale.

Quindi quando emette le banconote la Banca Centrale non sta emettendo nuova moneta, ma sostituisce moneta che è già in circolazione con ciò che rappresenta quella moneta, ossia le banconote.

Quindi dire che la Banca Centrale emette moneta stampando banconote non è corretto, anzi di più è totalmente sbagliato.

Ma come ho detto la Banca Centrale comunque emette moneta, come fa? Eccoci al punto. E mi raccomando non commettete un grossolano errore.

Non può emettere moneta in cambio di nulla, così emetterebbe numeri qualcosa di nessun valore, invece deve emettere moneta in cambio di qualcosa, e quel qualcosa sono i titoli del debito pubblico.

Se il Tesoro (ossia lo Stato) ha uscite superiori alle entrate ovviamente deve ricorrere al debito, ossia deve trovare chi gli presta i soldi, normalmente dovrebbero essere investitori che acquistano titoli del debito pubblico, ebbene gli investitori hanno a disposizione moneta già emessa in precedenza, quella che gli economisti classici chiamavano moneta reale ed io ho detto che preferisco chiamarlo reddito.

Qualora tuttavia il Tesoro avesse problemi a finanziarsi, ossia non trovasse investitori che sottoscrivono i titoli del debito pubblico, potrebbe chiede alla Banca Centrale di acquistare quei titoli.

E la Banca Centrale acquista quei titoli emettendo moneta.

L’acquisto di titoli da parte della Banca Centrale dovrebbe essere l’ultima scelta perché certamente la Banca Centrale non ha limiti nell’emettere moneta, ma la Banca Centrale così come qualsiasi altra Istituzione non ha la facoltà di creare quella che gli economisti classici chiamavano moneta reale ossia moneta alla quale è stata associata una produzione, la Banca Centrale così come le Banche ordinarie può emettere solo moneta nominale.

Sono i clienti delle Banche ordinarie che con il loro lavoro tramutano, lasciatemi passare questo termine, la moneta nominale in moneta reale.

Quindi quando la Banca Centrale finanzia il Tesoro, dovrebbe essere il Tesoro a tramutare la moneta nominale in moneta reale, tramite il lavoro, ma naturalmente non è in grado di farlo.

Solo i cittadini lavorano e quindi solo i cittadini sono in grado di tramutare la moneta nominale in moneta reale, quella che preferirei chiamare reddito.

Quella moneta quindi la posseggono esclusivamente i cittadini, naturalmente sto usando il termine cittadini che va inteso in senso lato, ossia il sistema economico, cioè i cittadini le imprese ecc. ecc.

Quindi al massimo il Tesoro può andare a prendere attraverso il sistema fiscale questa moneta reale ai cittadini.

Se il Tesoro non riesce a prelevare attraverso il sistema fiscale questa moneta dai cittadini mantiene il debito, quello che chiamiamo debito pubblico, certo, lo può anche aumentare, ma di sicuro non all’infinito.

Quindi in conclusione le Banche Centrali possono emettere moneta all’infinito (non stampare moneta, quindi), tuttavia la moneta emessa è nominale, e se non si tramuta in moneta reale (e può essere solo tramite il lavoro), quella moneta nominale non varrà nulla, quindi potrà solo diventare inflazione, ossia perdite di valore della moneta.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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