Si possono cambiare le cose con il voto?

Abbiamo l’obbligo morale, finché possiamo, di fare di tutto per migliorare la società nella quale viviamo, ovviamente non fino al martirio.

Cambio di programma per il video odierno, come avete potuto notare il mio solito appuntamento del venerdì con Money.it ed il grande Fabio Frabetti è slittato di qualche ora dalle 12:00 alle 17:00 a causa di miei impegni improrogabili.

Ebbene, come di consueto, fra me e Fabio non vi è alcun accordo, lui mi fa le domande che in quel momento ritiene opportune ed io rispondo così, di getto.

Ebbene si stava avvicinando la fine della trasmissione quando Fabio mi fa una domanda, anzi, la domanda delle domande, che potremmo riassumere in tanti modi, il più brutale dei quali è “si possono cambiare le cose con il voto”, lui naturalmente non l’ha esposta in maniera così drastica, ha usato, da provetto giornalista, un giro di parole.

Ha anche precisato che non si riferiva esclusivamente all’Italia, ma la questione poteva effettivamente essere estesa al mondo intero.

In pratica esiste un potere talmente forte, sotto tutti i punti di vista, da quello economico/finanziario a quello mediatico, da quello giudiziario a quello militare per cui diventa di fatto impossibile un confronto e non può essere il voto a poter cambiare lo status quo.

Insomma il confronto non è solamente impari, non si pone proprio.

Infine Fabio sottolineava che sotto questo aspetto lui si riteneva maggiormente pessimista rispetto a quella che poteva ritenere fosse la mia posizione.

Ebbene io ho definito questa “la domanda delle domande” ed ho utilizzato anche un aggettivo che non si utilizza mai nei confronti delle domande, l’ho definita anche “la domanda più bella” ed ho aggiunto che “sarebbe il sogno di tutti” dare una risposta a questa domanda.

Ebbene cari ascoltatori è difficile dare torto a coloro che, come ha ammesso Fabio, hanno una visione che con una forzatura potremmo definire “nichilista”, ricordiamo che il nichilista è colui che “nega ogni valore tradizionale”.

Ebbene la domanda, lo devo ammettere, mi ha messo in difficoltà (e nel video si vede tutta la mia difficoltà), ripeto, non era assolutamente facile dare una risposta.

Infatti come non dare ragione a chi la pensa come Fabio, soprattutto dopo aver visto quel che è accaduto nel mondo intero negli ultimi due anni.

Effettivamente verrebbe davvero da alzare le mani e dire: ma che combatto a fare?

Sempre nel video sottolineo che il maggiore potere lo detiene chi possiede le armi. 

A tal proposito faccio notare come sia un’opinione diffusa, da parte dei più attenti osservatori, ed io mi trovo concorde, che, ad esempio, negli Stati Uniti esistano due governi, uno ha sede alla Casa Bianca e l’altro al Pentagono, e quello che realmente comanda non è quello che sta alla Casa Bianca.

E chi ha il potere ha anche uno scopo principale e superiore ad ogni altro, ossia quello di mantenerlo. Capisco quindi che tutto ciò è sconfortante, ma noi dobbiamo guardare in faccia alla realtà.

Tuttavia, la storia ci insegna che ci sono stati anche dei cambiamenti epocali, quelle che passano sotto il termine di rivoluzioni. Ed ovviamente a tutti noi tornano subito alla mente la rivoluzione francese e quella russa che hanno sconvolto un potere che poteva sembrare incrollabile.

Quindi, dato che parlare oggi di rivoluzione sembra un po’ fuori luogo (magari fra un po’ … invece …), che conclusioni dobbiamo trarre? Ci ritiriamo su un’isola deserta e viviamo di banane noci di cocco?

Io ritengo che comunque valga la pena esprimere le proprie opinioni, e quindi, personalmente, continuo a farlo, naturalmente so che in qualsiasi momento, quando la mia voce diventerà scomoda, potranno anche impedirmi di parlare, in quel momento vedrò il da farsi.

Questo è quindi il mio pensiero, abbiamo l’obbligo morale, finché possiamo, di fare di tutto per migliorare la società nella quale viviamo, ovviamente non fino al martirio.

In conclusione del video vorrei solo accennare ad un argomento al quale tengo molto, come vi ho detto ci saranno novità per Finanza In Chiaro che … diciamo … si allargherà, tuttavia rimarrà certamente un aspetto che lo contraddistingue, ossia Finanza In Chiaro è un canale serio.

Ciò ha quindi essenzialmente una ricaduta, non cercherà mai di aumentare i propri ascoltatori con argomenti e toni populistici.

Dovete rassegnarvi, Finanza In Chiaro non è per tutti, anzi è per pochi, per un’elite, un’elite di persone che sono in grado di elaborare concetti, di comprendere e di analizzare al fine di formarsi convinzioni, ma basate sulla logica.

Personalmente non ricerco la popolarità, ciò che mi interessa è divulgare il vero, che è qualcosa di superiore alla verità.

Quindi se amate le persone che vi commiserano, sappiate che probabilmente lo fanno esclusivamente per i loro interessi, e se non fosse così, allora semplicemente sono persone ignoranti.

Vi piace farvi commiserare? Allora ve lo dico schiettamente, non è Finanza In Chiaro il canale giusto per voi.

Un sentito grazie a tutti voi.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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