Fare delle previsioni in ambito economico finanziario è estremamente complicato, è invece estremamente semplice fare previsioni su quelle che saranno le previsioni dei cosiddetti esperti.
Sembra un gioco di parole, ma è una banale realtà. Cerco di spiegarmi.
Chiedete ad analisti di Borsa o comunque esperti del settore che previsioni hanno sul mercato, su un particolare indice, o anche su un singolo titolo, tanto nulla cambia.
Ebbene la risposta dell’esperto, quasi certamente, sarà di questo tipo: se quel mercato, quell’indice o quel titolo in quel momento sarà all’interno di un trend positivo, ossia se le quotazioni stanno salendo, la previsione sarà che continuerà a salire, ma l’esperto immediatamente preciserà che bisogna fare attenzione perché successivamente, in un periodo temporale che non viene mai specificato, tornerà a scendere.
Naturalmente la risposta sarà speculare qualora il mercato, l’indice o il titolo, in quel momento, si trovasse all’interno di un trend negativo, la previsione sarà che continuerà a scendere, ma poi, sempre in un periodo di tempo che non viene mai specificato … riprenderà a salire.
Ebbene, perché i cosiddetti “esperti di Borsa” sono portati a dare questo tipo di risposta? Semplicemente perché è la più banale!
Se un titolo o un indice, non importa, si trova all’interno di un trend, soltanto qualora avesse raggiunto il suo massimo proprio in quel momento inizierebbe la discesa, è quindi forse un po’ più probabile che salga ancora.
La precisazione successiva è poi di una banalità sconfortante, ossia mettere in guardia gli investitori dicendo loro che successivamente (non si sa però quando) assisteremo ad un’inversione di tendenza, è veramente un’ovvietà, visto che nessun trend dura all’infinito.
Ma il mondo finanziario è costellato di ovvietà.
Sentirete infatti quasi sempre gli esperti della finanza che, per presentarsi come persone corrette e non venditori di fumo, vi faranno presente che non tutte le operazioni si concluderanno in guadagno. E vi metteranno in guardia nei confronti di coloro che dicono di avere guadagni sicuri.
Certo, anche questa è una banalità se qualcuno sostiene di avere un sistema infallibile per far guadagni in Borsa è ovviamente un truffatore. Non c’è bisogno che un “esperto” ce lo venga a dire. Quindi???
Quindi il sedicente esperto della finanza per ottenere guadagni dall’investimento in Borsa vi consiglierà di “far correre gli utili e tagliare le perdite”.
Una ovvietà più che ovvia!
Come se uno, scientemente, volesse tagliare i guadagni e far correre le perdite.
Questi slogan, che magari spesso anche voi avete avuto occasione di ascoltare, sono appunto degli slogan, non hanno un’utilità pratica, sono ovvietà, niente di più.
Detto ciò però i mercati finanziari non sono una roulette nella quale i numeri escono solo casualmente, per operare occorre avere una certa competenza.
Voi sapete che oltre ad aver fondato Finanza In Chiaro io collaboro con Money.it e con Le Fonti TV.
Ebbene per quanto riguarda Money.it dalla scorsa settimana oltre al mio consueto intervento in video viene pubblicato un mio articolo scritto, anche quello con cadenza settimanale.
Si tratta di un articolo di carattere finanziario, diciamo che è diretto a coloro che sono interessati alla materia. E sono articoli nei quali io cerco anche di fornire spunti operativi.
Sapete perfettamente che non si tratta di consigli per gli acquisti, o per le vendite, la sollecitazione del pubblico risparmio deve, giustamente, seguire norme rigorose, tuttavia espongo le mie idee in merito.
Domani ad esempio verrà pubblicato un articolo nel quale parto ricordando le operazioni in carry trade, per poi focalizzarmi sul cambio che personalmente ritengo più interessante al mondo, e cioè quello fra il dollaro americano e lo yen giapponese.
Sapete poi che ho un appuntamento settimanale video con “Le Fonti TV” dal titolo “Il Fatto di Marcotti” nel quale vengo interpellato appunto sui fatti della settimana dalla Direttrice della web tv Manuela Donghi.
Ebbene Manuela mi ha fatto il primo regalo di Natale, nei giorni scorsi mi ha infatti regalato una copia del libro appena dato alle stampe un libro che ha scritto a quattro mani con Enrico Gei, trader indipendente e soprattutto formatore.
I due autori hanno scelto un titolo accattivante “Io speriamo che la Borsa sale”, ovviamente è chiaro il riferimento a quel libro, “Io speriamo che me la cavo” diventato un best sellers nel quale un maestro ha raccolto sessanta temi scritti da alunni napoletani.
Auguro naturalmente a Manuela ed Enrico di avere lo stesso successo editoriale del libro scritto dal Maestro napoletano, non sarà facile.
Comunque ho cominciato a leggere il libro che mi ha regalato Manuela, devo subito confessarvi che io sono un po’ prevenuto nei confronti dei libri che trattano di finanza.
Di solito sono o semplicisti da risultar banali, o tecnicisti, da risultar incomprensibili.
Ebbene è stata per me una piacevole sorpresa, il libro partendo da strafalcioni di coloro che si avvicinano alla finanza senza alcuna preparazione (da qui il riferimento del titolo) spiega invece il funzionamento dei mercati in maniera chiara ed allo stesso tempo non banale.
Insomma per coloro che non sono già esperti nel campo, ma che vogliono apprendere le prime nozioni, ma non solo, mi sento davvero di consigliarne la lettura.
Vi faccio solo un esempio. Viene spiegato in maniera facile e davvero comprensibile a tutti come si strutturano le operazioni ribassiste, ossia quelle che danno un profitto nelle fasi di ribasso.
Ma è solo un piccolo esempio, viene spiegato sempre in maniera chiara come “leggere” i grafici e tante tante altre cose, il libro è di 200 pagine, non proprio un libricino.
Ed allora ringrazio Manuela anche perché da oggi a coloro che mi chiederanno di indicargli un libro da leggere per conoscere nozioni di una materia come quella finanziaria so che libro consigliare.