Quando un debito diventa un problema

Ieri ho pubblicato un video che trattava il problema del debito globale che è nuovamente aumentato nel primo trimestre dell’anno superando quota 300 trilioni di dollari.

quando-debito-diventa-problema

Ieri ho pubblicato un video che trattava il problema del debito globale che è nuovamente aumentato nel primo trimestre dell’anno superando quota 300 trilioni di dollari.

Ebbene diversi ascoltatori hanno commentato la notizia ponendo una domanda, del tipo se c’è un debito deve necessariamente esserci un credito, in altre parole, se c’è un debitore deve esserci un creditore, e quindi si ponevano la domanda chi fosse il creditore.

Ebbene ad alcune persone ho risposto, poi visto che erano diverse le persone che sostanzialmente facevano la medesima domanda, o che avanzavano la medesima obiezione, per brevità ho risposto con dei copia/incolla.

Tuttavia, sono davvero rimasto stupito di quanti ascoltatori sottolineavano questo aspetto e mi sono chiesto il perché.

Obiettivamente la risposta alla domanda “chi è il creditore” è talmente banale che mi sono chiesto se davvero quella avanzata dagli ascoltatori fosse una domanda oppure qualcosa di diverso.

Innanzitutto vi dico cosa ho risposto appunto a coloro che mi chiedevano chi fossero i creditori di questo immenso debito, ecco più o meno la mia risposta: Tutti coloro che hanno risparmi investiti in una qualche maniera sono creditori.

Se lei ad esempio ha titoli dello Stato, il creditore è lei il debitore lo Stato. Se lei ha acquistato delle obbligazioni societarie il creditore è lei il debitore la società che ha emesso quelle obbligazioni, se lei ha chiesto ed ottenuto un mutuo da una banca per acquistare una casa il debitore è lei ed il creditore la Banca e così via.

Rileggendo mi sembrava una risposta tanto banale, ma non volevo essere scortese con gli ascoltatori, era la domanda banale che mi obbligava a dare una risposta banale.

Poi, come dicevo, mi sono chiesto se dietro alla domanda degli ascoltatori, invece, ci fosse qualcos’altro, insomma se mi fosse posta quella domanda con l’intenzione di minimizzare in un certo senso la gravità della situazione.

Come ad esempio, sì ok c’è il debitore, ma c’è anche il creditore, quindi che ci preoccupiamo a fare?

Ebbene, se fosse così, attenzione, perché forse non avete compreso la gravità. Anche in questo caso mi sembra di dover ricorrere ad una banalità, ma forse è meglio ribadire che:

Un debito non è mai un problema, finché il debitore onora il suo debito, ossia finché è in grado di ripagarlo, ma quando il debitore non è più in grado di ripagarlo, allora un debito è un problema.

Spero che su questo perlomeno non abbiate dubbi, perché se credete che basti dire che c’è un creditore per ritenere che il debito non sia un problema, allora vi chiedo di prestarmi dei soldi, e poi, una volta che me li avete dati io vi dico, bene! C’è un debitore c’è un creditore le due cose si compensano, tanti saluti e stammi bene, non penso che voi che mi avete prestato i soldi siate molto contenti.

Anzi penso che mi rispondiate: Oh bello, caccia indietro quello che ti ho prestato, e anche un po’ di più per gli interessi.

E spero anche che non pensiate che il debito pubblico non sia un debito, semplicemente i debitori sono tutti i cittadini, insomma … è pubblico, ma è sempre un debito.

Non esiste un solo caso nella storia dell’umanità in cui il mancato pagamento del debito pubblico, non abbia portato a sconvolgimenti sociali, anche la Rivoluzione francese è avvenuta a causa di un debito pubblico che è andato fuori controllo diventando impagabile.

Quindi anche il debito pubblico, così come tutti i debiti, non crea nessun problema finché è sostenibile, quando invece va fuori controllo lo si paga in una qualche maniera, che ne so … con un’inflazione, che equivale ad un impoverimento della popolazione.

Spesso poi alcuni Stati hanno cercato di risolvere i loro problemi di carattere finanziario aggredendo altri, quindi cercando di rubare ricchezze ad altri. Capite che non è auspicabile neppure una soluzione di questo tipo.

Visto che siamo in tema, mi rifaccio ancora al tetto sul debito pubblico statunitense che in queste ore sembra non sia più un problema.

Come detto certamente verrà raggiunto un accordo che scongiurerà il default, oggi il tetto al debito pubblico è stato fissato a 31.400 miliardi di dollari, di quanti miliardi di dollari potranno aumentarlo?

Esagero, diciamo che lo portino a 34.000 miliardi, è tantissimo, significa aumentarlo di 2.600 miliardi l’equivalente dell’intero debito pubblico italiano!

Ebbene l’attuale Amministrazione spenda poco più di 16 miliardi di dollari al giorno, ossia circa 6.000 miliardi di spesa pubblica federale in un anno, dato che si prevede di incassare fra tasse e tutto il resto 4.600 miliardi di dollari, il deficit previsto per il 2023 è di 1.400 miliardi.

Visto poi che l’anno prossimo è anno elettorale è facile ritenere che si arrivi ben presto ad un deficit di altri 1.200 miliardi, quindi raggiungere nuovamente il tetto di 34.000 miliardi.

Insomma senza ubriacarci di cifre, abbiamo capito che fra un anno o poco più saremo punto e a capo, anche se ora aumenteranno molto il tetto del debito pubblico, di 2.600 miliardi, l’equivalente, ripeto, dell’attuale debito pubblico italiano.

Quindi temo proprio che il bilancio pubblico negli Stati Uniti ben presto sia destinato ad andare fuori controllo.

L’Amministrazione Biden, sotto questo profilo, è stata disastrosa, già ora i cittadini se ne stanno rendendo conto, ma ciò che sembra certo è che la situazione finanziaria che si troverà in eredità il prossimo Presidente non potrà che esser definita catastrofica.