Rai: continuano le buone notizie

Chiarisco subito, a scanso di equivoci, la Rai rimane inguardabile ed inascoltabile, tuttavia vanno riconosciute anche alcune buone notizie.

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Chiarisco subito, a scanso di equivoci, la Rai rimane inguardabile ed inascoltabile, tuttavia vanno riconosciute anche alcune buone notizie.

Ho già parlato dell’abbandono di Fabio Fazio e della sua sodale Luciana Littizzetto, un abbandono che ho accolto con una grande soddisfazione.

Una grande soddisfazione con la quale oggi ho accolto anche le dimissioni di Lucia Annunziata, soddisfazione che è diventata contentezza al limite della gioia, quando ho letto che la Annunziata ha specificato trattasi di dimissioni “irrevocabili”.

Ero infatti preoccupato dopo aver letto la reazione che aveva avuto L’Amm. Delegato della Rai, Roberto Sergio, alle dimissioni della Annunziata.

Sergio infatti si era dichiarato “sinceramente dispiaciuto” … sinceramente dispiaciuto??? Ed aveva anche rimarcato che nel suo primo atto alla Rai aveva confermato alcune produzioni fra le quali quell’inguardabile programma dal titolo “In mezz’ora”.

Ero quindi io sinceramente preoccupato che nonostante il cambio di Governo, nulla o quasi sarebbe cambiato in Rai, e temevo appunto la conferma della Annunziata e soprattutto la conferma del suo cachet.

La Annunziata, infatti, come pubblicato da La Stampa nel 2017, percepiva 1.380.000 euro per tre anni, ossia 460.000 euro all’anno per condurre una trasmissione settimanale della durata di mezz’ora.

Successivamente, ricordate? In seguito a una polemica dovuta al fatto che i giornalisti in Rai guadagnavano più del Presidente della Repubblica, il cui compenso è di 240.000 euro l’anno, si ufficializzò il ridimensionamento dei compensi per i dipendenti della Tv di Stato, ponendo l’importo della retribuzione del Capo dello Stato come tetto massimo.

Naturalmente si fece un polverone perché il tetto ai compensi riguardava solo i giornalisti dipendenti della Rai, e non i presentatori ed i conduttori di programmi d’intrattenimento.

La Annunziata si rese disponibile a ridursi lo stipendio a 240.000 euro l’anno seppure lei non fosse dipendente Rai.

Specificò inoltre che la retribuzione di 460.000 euro l’anno era dovuta al fatto che avrebbe dovuto condurre anche un’altra trasmissione in aggiunta alle 34 puntate (di cui dieci “doppie”) di “In mezz’ora”.

In ogni caso anche ipotizzando una retribuzione di 240.000 euro annue per 34 puntate significa un compenso di oltre 7.000 euro a puntata.

Ma torniamo a noi. Dicevo che ero preoccupato per quanto dichiarato dall’Amm. Del. della Rai, Roberto Sergio, che oltre a dirsi “sinceramente dispiaciuto” per le dimissioni della Annunziata si augurava, queste le sue parole che la Annunziata "possa completare il ciclo di trasmissioni e che ci possano essere ulteriori occasioni di incontro".

No … no … no Dottor Sergio, per l’amor del cielo, ci risparmi il completamento del ciclo di trasmissioni della Annunziata, guardi che ne facciamo volentieri a meno.

Infatti ecco cosa ha riportato la Annunziata sulla lettera di dimissioni:

"Non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi" ed ancora, "In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell'azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono dunque le condizioni per una collaborazione".

"D'altre parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra".

"Vi auguro buon lavoro, in attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso che sul calendario è a fine giugno".

E’ chiaro no? Se la Sig.ra Annunziata non condivide nulla dell’operato dell’attuale Governo, e soprattutto riprendo le sue precise parole “Non ci sono dunque le condizioni per una collaborazione" ecco, allora, Dottor Sergio, non insista, le lasci pure lo stipendio per tutto l’anno, ma consideri già da oggi conclusa la stagione, e ci risparmi le trasmissioni della Annunziata fino alla fine di giugno.

Ebbene, io mi auguro che Fazio, la Littizzetto e l’Annunziata siano solo l’inizio.

Io mi auguro che il loro esempio venga seguito anche da tanti altri conduttori di trasmissioni in Rai.

Naturalmente in testa metterei Bruno Vespa anche se nutro seri dubbi che possa prendere la decisione di liberarci (sì, intendo dire liberare tutti noi) dalle trasmissioni di Porta a Porta.

Mi augurerei poi che l’esempio di Fazio, della Littizzetto e dell’Annunziata sia seguito anche dalla Bianca Berlinguer e da Riccardo Iacona.

Chiedo infine al nuovo Amm. Del. della Rai di evitare di far condurre trasmissioni a Corrado Augias, Concita De Gregorio e Gad Lerner.

Oltre a ridurre drasticamente i compensi ai conduttori di programmi spazzatura, che impropriamente sono definiti programmi di intrattenimento, i vari Amadeus tanto per capirci, chiedo che a loro venga proposto un compenso di 1.200 euro al mese, tanto per quello che fanno è fin troppo.

Che ne dite, cari ascoltatori, siete d’accordo con me?