Il nuovo Matteo Salvini: più europeista che mai!

Avrebbe potuto fermare le navi portatrici di immigrati clandestini a mani nude, e invece, Matteo Salvini indietreggia affidandosi al nuovo governo in vigore. Per comprendere le ragioni, riflettere sul quadro generale e dare uno sguardo ai decreti legge inerenti alla materia, leggi qui:

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Il tema dell’immigrazione è sempre stato un argomento molto delicato ed ha sollevato più volte, sia in passato che nel nostro presente, diverse discussioni contrastanti.

Essendo definita come un trasferimento (permanente o temporaneo) di singoli o di gruppi di individui in un paese diverso da quello di origine, l’immigrazione è uno dei fenomeni sociali più problematici dal punto di vista del diritto e della politica.

I pro-immigrazione: 

In molti credono che l’arrivo di questi “nuovi cittadini” possa contribuire a risolvere problemi legati alla sovrappopolazione, alla fame, all’invecchiamento e alla povertà ma non solo.

Una giusta e programmata immigrazione porterebbe anche alla stretta di accordi bilaterali con gli altri Paesi ( di origine o di destinazione che siano), allo scambio di materie prime e manodopera per arrivare ad ottenere prodotti finiti e al riequilibrio della spesa pensionistica.

I contro-immigrazione:

In altrettanti pensano però, che l’immigrazione si possa riflettere negativamente sull’occupazione

Potrebbe far crescere il tasso di criminalità e delinquenza aggravando i già presenti problemi di sicurezza del Paese di destinazione.

In questo caso, l’Italia.

Ovviamente, con il passare degli anni, la legislazione in materia si è fatta più dura e precisa ponendo dei paletti che dovrebbero almeno rendere più lento questo spostamento di anime.

La dimostrazione effettiva di un lavoro regolare e la possibile provenienza da Paesi in guerra sono solo alcune delle qualifiche che rendono accettabile la domanda di un immigrato.

Chi è Matteo Salvini:

Figura di particolare rilievo nella lotta all'immigrazione clandestina è rappresentata dal politico italiano Matteo Salvini.

Iscritto al partito della Lega Nord dal 1990 e nominato nel 2018 come Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri durante il primo governo di Giuseppe Conte, si è sempre opposto fermamente all’immigrazione.

Durante questo periodo, infatti, ha più volte dichiarato che :

“ il mio scopo principale è quello di ridurre drasticamente il numero di immigrati clandestini verso l’Italia e favorirne il più possibile i rimpatri.”

criticando pesantemente la politica di accoglienza portata avanti dai governi di centro-sinistra.

La lotta all'immigrazione clandestina:

La sua visione politica è stata definita di estrema destra da molte emittenti e in svariate interviste.

Essa si basa sul profondo rifiuto che continua ad ostacolare ogni possibilità di accoglienza vero gli immigrati clandestini sul suolo italiano.

La sua inamovibile presa di posizione gli consente di ottenere il consenso della maggior parte del popolo ma gli procura anche qualche guaio.

Il più recente gli costa un’accusa di “sequestro di persona” aggravato all’abuso di potere.

L’ipotesi di reato viene formulata in questi termini perchè , avendo bloccato la procedura di sbarco della nave Diciotti, egli priva della libertà personale ben 177 migranti a bordo della nave. Un’ingiustizia? Una mossa poco ponderata? Questo ancora non si sa.

I decreti legge sulla sicurezza:

Per far si che il blocco all’immigrazione fosse più efficace, il 24 settembre 2018 il Consiglio dei Ministri sceglie di approvare il “Decreto Sicurezza”, un regolamento che prevede :

“ una serie di misure rigorose volte ad abolire la protezione per motivi umanitari ai migranti oltre a rendere più facile l’espatrio e prevedere la sospensione del processo di richiesta per coloro che fossero considerati socialmente pericolosi o condannati per crimine.”

e l’11 Giugno viene approvato il “Decreto Sicurezza bis” prevedendo:

“ onerose multe per ONG che violano il divieto di accesso in acque territoriali, arresto obbligatorio in flagranza del comandante o dell’ufficiale della nave che commetta il delitto di resistenza o di violenza contro una nave da guerra, il sequestro immediato, la successiva confisca della nave.”

Sfortunatamente tutto cambia quando il secondo governo di Giuseppe Conte cade e subentra Mario Draghi.

Ecco come cambia l'atteggiamento di Salvini:

L’atteggiamento discriminatorio di Matteo Salvini e del suo partito nei confronti dei migranti è uno dei principali punti di distacco nel panorama politico italiano.

Lo afferma in aula, lo enuncia nei suoi incontri nelle piazze e recentemente, lo ricorda durante la festa provinciale della Lega, a Livorno:

“Da mesi gli italiani sono tenuti in ostaggio, a distanza e con le mascherine e intanto fanno sbarcare migliaia di immigrati che fanno quello che vogliono, vanno dove vogliono, putazzano, infettano”

Ma allora come mai non ha aperto bocca all’arrivo della Ocean Viking al Porto di Augusta? Si parla pur sempre di una tratta di ben 422 migranti provenienti dalla Libia.

Perché non si scompone? Potrete pensare che sia qualcosa di organizzato sotto banco, dell’ennesimo caso di corruzione politica ( e forse non ci sconvolgerebbe più di tanto) e invece no!

Con il nuovo governo di Mario Draghi, Matteo Salvini tutt’a un tratto si riscopre europeista.

Risvolti interessanti su fronti opposti:

Questo cambiamento di rotta fa riflettere, fa anche indispettire. Si è sempre battuto con le unghie e con i denti per fermare l’immigrazione e adesso basta?

Il fatto che non consideriamo deriva da un semplice oggetto che vediamo quintuplicato nelle Camere del Senato: la famosa poltrona rossa.

Quella poltrona rossa che spesso è vuota ma che è simbolo di appartenenza allo Stato Italiano e che almeno una volta, per rivoluzione o per interesse, abbiamo desiderato di sedervici sopra.

A Matteo Salvini è capitata la stessa cosa:

“la volontà di far parte del governo capitanato da Mario Draghi è così tanta da superare le necessità di fare polemica. Sa benissimo poi che se vuole fare la parte dell’europeista deve accettare anche le politiche migratorie. Questo dimostra quanto l’interesse verso le poltorne possa far cambiare velocemente tutta la posizione politica di un partito e del suo leader”

a costo di sembrare, almeno in un primo momento, incoerente.

Un’altra vicenda che ha ribaltato la considerazione che si aveva di Salvini è avvenuta il 15 febbraio.

Il primo faccia a faccia tra i due segretari Matteo Salvini e Nicola Zingaretti sembrava una barzelletta visto che molto prima di trovarsi alla guida dei principali partiti della nuova maggioranza, sono stati sempre su due fronti opposti.

Salvini lo dice molto tranquillamente:

“Se mi avessero detto che avrei incontrato Zingaretti  avrei sorriso, ma oggi bisogna pensare all’interesse del Paese e non alle divisioni [...] ci dobbiamo concentrare sulle soluzioni dei problemi. È il momento della collaborazione. Mi tengo per me le mie simpatie e le mie antipatie”

e Zingaretti è praticamente della stessa idea:

“Ho incontrato innanzitutto perchè è giusto dare un segnale di serietà e penso sia giusto che i partiti debbano collaborare sebbene siano di due parti dieverse.”

Per il primo è giunto il momento di deporre l’ascia di guerra e usare il tempo della politica esclusivamente per fare qualcosa di buono visto le pressioni portate dalla pandemia.

Per il secondo è giunto il momento di collaborare, basta smuovere negativamente gli animi.

Perchè Salvini si affida a Mario Draghi:

Per quanto riguarda l’iimigrazione clandestina, Matteo Salvini chiede a Mario Draghi un atteggiamento europeista.

Pensa che riuscirà a difendere gli interessi degli italiani in Europa meglio di chiunque altro e visto che il nuovo governo ha anch’esso questa natura, dice di comportarsi come gli altri paesi: 

“Controlliamo chi esce e chi entra, all’Italia servono meno etichette e più fatti”

Potremmo dire che :

“è giunto il tempo di  rispettare quell’insieme di norme, tra cui il regolamento di Dublino, che tanti paesi vorrebbero modificare perchè impone agli Stati di primo approdo di farsi carico dell’accoglienza dei richiedenti d’asilo.”

E se l'obbiettivo si raggiungesse lo stesso?:

Sugli altri fronti Salvini cerca di risolvere questioni ugualmente spinose: chiede lo svolgimento di tutti quei processi ancora in stallo, dell’assunzione di cancellieri e della decisione sui ruoli di chi giudica e chi indaga.

In più auspica la proroga del blocco dei licenziamenti per qualche settimana in attesa che arrivino alle imprese finalmente i soldi attesi.

Che questo non sia un cambio di rotta ma una correzzione di direzione?

Matteo Salvini riuscirà lo stesso nell’ intento e bloccare un’immigrazione che sembra aver invaso l’Italia?