Sanzioni contro la Russia? Terribile boomerang per l’Europa!

Le sanzioni europee contro la Russia sono partite (non solo quelle) ma l'effetto boomerang di queste sanzioni, soprattutto verso l'Italia, è dietro l'angolo!

L’operazione militare speciale della Russia in Ucraina viene condannata giustamente e quotidianamente da tutto l’Occidente: Europa, Stati Uniti, Australia e così via. È giusto perché la guerra va sempre condannata, gli atti di forza tra nazioni non sono davvero più concepibili.

Tuttavia molti di coloro che oggigiorno si stanno indignando, hanno dimenticato, dolosamente o negligentemente, che la guerra nel sud dell’Ucraina, ovvero nelle regioni del Donbass, da pochi giorni dichiarate indipendenti, va avanti da ben otto lunghi anni. 

Le due regioni, infatti, che non hanno mai accettato il sanguinosissimo colpo di stato che nel 2014 capovolse l’allora governo filorusso e mise al suo posto il filo americano e anti russo Zelensky, sono sempre rimaste filo-russe e per questo hanno subìto attacchi, anzi dei veri e propri genocidi da parte dell’Ucraina, di cui nessuno, ad oggi sembra ricordarsi e dei quali, nei passati otto anni, nessun media mainstream ha parlato. Perché?

Le sanzioni contro la Russia: molti italiani sui social sono contrari!

Anche da fonti russe perviene lo stesso dubbio, ovvero: la copertura degli eventi nelle testate italiane si è rapidamente spostata sulla tragedia del popolo ucraino, vittima di un attacco a sorpresa da parte della Russia (che chiama questo attacco operazione speciale militare). E pare che tutti si siano dimenticati che la guerra in questo paese, come abbiamo detto prima, va avanti da ben otto anni. Ma probabilmente l’Occidente preferisce non ricordarlo e fare finta di nulla. 

“Se non hai mai commentato i bombardamenti di civili nel Donbass, i bambini morti, feriti e mutilati, i crimini di Odessa, gli omicidi dei giornalisti, la chiusura di giornali contrari al governo, la chiusura delle scuole di lingua russa, le uccisioni dell’opposizione politica, la messa al bando dei partiti dal 2014 ad oggi, devi stare zitto!” , ha invitato l’attivista social media italiano Ennio Bordato.

Dov’era l’Occidente quando nei villaggi del Donbass i bambini vivevano negli scantinati? Quando nell’estate del 2014 le regioni di Donetsk e Lugansk sono state bombardate o il 2 maggio, quando i nazisti hanno commesso una follia nella Camera dei sindacati di Odessa? Dov’era quando il leader del partito con il simbolo del lupo nazista è diventato il presidente del parlamento ucraino?”, scrive indignata l’autrice di un libro sulla guerra nel Donbass, Sarah Reginella.

Dietro la guerra dell’Ucraina contro il Donbass ci sono gli Stati Uniti

Altri utenti, con la mente molto più aperta di alcuni governanti, fanno notare che sono stati proprio gli Stati Uniti ad aver contribuito a compiere il sanguinoso colpo di stato nel 2014, e in seguito hanno fornito anche una marea di armi all’Ucraina.

“Sono contrario a qualsiasi forma di violenza contro i deboli, ma la guerra è stata immorale in Siria, in Afghanistan e in tutti i paesi arabi. La vita umana è la stessa ovunque ”, ha affermato un’altra utente social, Teresa T.

“In che modo ciò che la Russia sta facendo in Ucraina è diverso da ciò che gli Stati Uniti stavano facendo in Iraq nel 2003?” chiede Renzo B.

“Siamo arrivati ​​a questo perché per 50 anni la NATO si è comportata come con arroganza nei confronti della Russia, ma nell’ultimo anno è andata troppo oltre!” dice Sergio S.

“La NATO ha finalmente ottenuto ciò che vuole: l’intervento diretto della Russia in Ucraina. Il pretesto per le sanzioni è stato ricevuto. L’Ucraina ha svolto il suo compito storico, è stata utilizzata e ora sarà abbandonata al suo destino, come sempre accade quando qualcuno si affida agli Stati Uniti “, afferma Federico F.

“Quando la Russia avrebbe voluto entrare a Cuba (Cuba è più lontana dagli Stati Uniti di quanto l’Ucraina sia dalla Russia), gli Stati Uniti si sono sentiti minacciati e hanno immediatamente reagito, quasi iniziando una terza guerra mondiale. Poi l’Italia e tutti gli italiani, me compreso, si sono posti dalla parte degli Stati Uniti. E ora da che parte stanno? PS Non sono un fan di Putin “, dice Spartako O.

In cosa consistono le sanzioni europee contro la Russia?

“L’Italia deve stare lontana da questo scenario di guerra” esorta Leonora N. sui social.

Ed onestamente era quello che sperava anche Putin e lo fece comprendere bene anche l’addetta stampa. Putin fino all’ultimo ha sperato che l’Italia, paese storicamente amico, grazie anche al lavoro fatto da Berlusconi, restasse neutrale e, anzi, ponesse il veto alle sanzioni imposte dall’Europa.

E invece, sotto Draghi, non solo l’Italia non ha posto il veto e non è rimasta neutrale, si sta anche schierando apertamente contro la Russia inviando 110 milioni di euro in armi (invece di inviare aiuti umanitari) e soldati. Chi pagherà il conto salatissimo che ci arriverà da Putin?

Le sanzioni europee contro la Russia, sono vere e proprie misure restrittive che comprendono divieti di viaggio, esclusione dello spazio aereo, congelamento dei beni per 23 oligarchi russi e 351 deputati della Duma di Stato e divieto, per le aziende europee, di fare affari con le aziende russe. 

Oltre a questo, la Germania ha sospeso la certificazione del Nord Stream 2, indispensabile affinché il gasdotto potesse attivarsi. 

Le sanzioni contro la Russia rischiano di ritorcersi gravemente contro l’Italia, con un terribile effetto boomerang

Molti cittadini italiani ed europei sono perplessi da queste misure perché rischiano di ritorcersi contro gli stessi paesi sanzionatori, anzi per meglio dire, si ritorceranno contro i “cittadini e le famiglie” dei paesi sanzionatori, perché chi sta in alto se la cava sempre. 

La prima ritorsione grave che potremmo vedere a breve, soprattutto noi italiani che dipendiamo per il 40% del fabbisogno dal gas russo, è proprio l’interruzione della fornitura da parte di Mosca verso l’Italia. Il Governo Italiano se ne sta occupando o preoccupando? Difficile dare una risposta. Per ora hanno inviato più di cento milioni di euro in armi all’ucraina, poi se i cittadini resteranno al freddo e al gelo… non importa. 

E che dire delle innumerevoli esportazioni dell’Italia nei confronti della Russia? “I settori italiani con la maggiore concentrazione di micro e piccole imprese (soprattutto alimentari, moda, mobili, legno, metalli) vendono in Russia prodotti per 2.684 milioni di euro, pari al 34,9% delle nostre esportazioni nel Paese” dice Marco Granelli, presidente di Confartigianato.

Pensate che impatto terribile avrà questa mancanza di neutralità da parte dell’Italia. 

“Le sanzioni non sono contro la Russia, ma contro l’export italiano, che ancora una volta sopporterà le conseguenze della politica senza scrupoli dell’Unione Europea a favore degli Stati Uniti “, ha affermato Nathan R.

E che dire dei turisti russi che nel nostro paese lasciano ogni anno vagonate e vagonate di soldi! Chi ne farà le spese? Draghi? Di Maio? Macché!!!

Ne faranno le spese, dopo due anni di pandemia, negozi, ristoranti, hotel (soprattutto di lusso). Mentre i ricchi russi cambieranno solo meta, andando a Dubai, Hong Kong, Singapore e nell’amica Cina. 

Ma insomma siamo davvero certi che queste sanzioni siano contro la Russia? L’effetto boomerang sarà tremendo!

Le sanzioni contro la Russia comportano, soprattutto, conseguenze catastrofiche per le famiglie e le imprese italiane!!!

“L’Europa non conta, comandano gli americani. E i russi hanno il diritto di difendersi dall’espansione degli Stati Uniti », dice Tommaso S., sui social.

L’Ucraina vuole assolutamente entrare nell’UE

Molti italiani dunque, e questa idea si è diffusa anche in Russia, non sono d’accordo con la valutazione dei politici e dei media europei, che sostengono che le autorità russe siano responsabili dell’escalation in Ucraina. Ora che Zelensky è venuto completamente allo scoperto dicendo di voler entrare nell’UE (e poi nella NATO), che la Von Der Layen ha affermato che l’Ucraina deve entrare ASSOLUTAMENTE nell’Ue. Questo è come dichiarare guerra a Mosca. 

Ma perché l’Ucraina deve entrare assolutamente nell’Europa?

Putin ha sempre affermato che il suo obbiettivo non è conquistare o annettere l’Ucraina. Il suo obbiettivo è non avere la Nato accanto a casa!

Il risultato sarà che la Russia aumenterà il commercio con altri paesi come la Cina e grazie anche alle criptovalute, supererà le sanzioni che sta subendo. Invece l’Italia e l’Europa torneranno da Putin con la coda tra le gambe a mendicare petrolio e gas naturale, solo che a quel punto lo dovranno pagare tre volte più caro. 

Nel frattempo si sta formando un nuovo asse mondiale formato da: Russia, Cina, Turchia, Corea del Nord e non ci vuole un genio per capirlo. 

Concludiamo con l’affermazione di un altro utente social, Luciano L.: “La Nato, nata per contrastare il blocco socialista, non ha più una ragion d’essere dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Invece di un’alleanza a difesa degli stati membri, è diventata uno strumento americano per attaccare chiunque si opponga alla sua espansione. La pace arriverà quest’organo sarà smantellato”.

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