Nuovo Stato di Emergenza! La decisione di Draghi! Ultime!

Ebbene sì, ci sarà un nuovo Stato di Emergenza! Ma cosa ha portato il Governo Draghi a questa decisione? Quanto durerà? Scoprilo qui.

Più che di una proroga dello Stato di Emergenza si tratta della messa a punto di un nuovo Stato di Emergenza. Sta volta il Covid-19 non è la causa della decisione. 

Ma perché il Governo Draghi ha deciso di istituire il nuovo Stato di Emergenza fino al 31 dicembre 2022? Beh, la ragione la sappiamo benissimo tutti: si tratta della guerra tra Russia e Ucraina.

Non una situazione nuova, se pendiamo che siamo in situazione di Stato di Emergenza da ormai due anni. Tuttavia, la differenza è che questa volta la ragione non è sanitaria e legata al Coronavirus com’è stato fin ora, ma geopolitica. Infatti, c’è in atto una guerra scaturita dall’invasione russa dell’Ucraina. 

Proprio per questo motivo, dopo aver assistito all’avanzata delle truppe militari russe sul suolo ucraino e dopo la velata “minaccia nucleare” di Putin, il Consiglio dei Ministri ha concordato per un nuovo Stato di Emergenza valido fino alla fine del 2022. 

È bene sapere che, per mezzo del Decreto Ucraina, il Governo ha deciso di inviare aiuti umanitari e militari al Paese colpito. 

Ma andiamo a comprendere meglio quali sono le ragioni che hanno spinto il Governo Draghi a decidere di mettere in atto un nuovo Stato di Emergenza e in cosa consiste il Decreto dedicato all’Ucraina. 

Finisce lo Stato di Emergenza per il Covid-19!

Prima di procedere più nel dettaglio nell’analisi del nuovo Stato di Emergenza che è stato approvato dal Governo Draghi, è doveroso ricordare che non si tratta più di motivazioni sanitarie. 

Infatti, come aveva affermato il premier Mario Draghi, lo Stato di Emergenza legato al Covid-19 sarebbe terminato alla data del 31 marzo 2022. E così sarà. 

Infatti, sebbene non abbiamo sconfitto a pieno la pandemia, la situazione mostra degli spiragli di miglioramento, anche grazie alla massiccia campagna vaccinale che è stata condotta nel nostro Paese. 

Ebbene, la variante Omicron è risultata molto contagiosa ed ha portato ad un boom di contagi senza precedenti nel corso della stagione invernale (in particolare sotto le festività natalizie). Eppure, ciò che è emerso è che i sintomi riscontrati sono più lievi. 

Ovviamente, non si tratta di un liberi tutti, ma di un graduale ritorno verso la normalità, seppur con restrizioni, Green pass e quant’altro. 

Tuttavia, come abbiamo visto, si apre un secondo Stato di Emergenza per ragioni differenti. Di cosa si tratta e per quale motivo il Governo Draghi ha deciso di agire in questo modo? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo. 

Arriva un nuovo Stato di Emergenza! Le ragioni del Governo Draghi!

Quindi, avremo ormai compreso che non staremo neanche un giorno senza essere in Stato di Emergenza, almeno nel 2022. 

Ma quali sono le ragioni che hanno portato il Governo Draghi a prendere questa decisione importante? Beh, per prima cosa dobbiamo sottolineare che potevamo aspettarcelo, in quanto la decisione è da ricondursi alla guerra scoppiata tra Russia e Ucraina. 

Insomma, una situazione che non può essere ignorata e che non può essere sicuramente presa sotto gamba dai Governi di ogni stato. 

Dunque, è stata questa la ragione che ha portato il Consiglio dei Ministri a procedere con la messa a punto di un nuovo Stato di Emergenza per poter intervenire tempestivamente nei confronti degli accadimenti esteri. 

Ma per quale motivo è stato necessario varare uno Stato di Emergenza? Non sarebbe bastato intervenire con qualche legge e qualche aiuto?

Ovviamente, la situazione è più complicata di quanto possa sembrare, per non parlare della burocrazia italiana

Ebbene, per mezzo dello Stato di Emergenza, il Governo può adottare iniziative della Protezione Civile in modo immediato, per poter fornire aiuto tempestivo ai cittadini ucraini. 

Infatti, inutile dirlo, il nostro Paese (così come tutta l’Unione Europea) si è schierato apertamente dalla parte dell’Ucraina, in modo da proteggere il principio di autodeterminazione delle nazioni. 

Dunque, vediamo se abbiamo compreso le ragioni per le quali era necessario emanare uno Stato di Emergenza. 

Allora, in questo modo, il capo del dipartimento della Protezione Civile ha la facoltà di emanare ordinanze scavalcando la burocrazia e facilitando l’applicazione di tali misure. 

Insomma, burocrazia lenta superata, il Governo può intervenire in modo tempestivo.

Quanto durerà lo Stato di Emergenza? Abbiamo una data certa?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un breve ragionamento. Dunque, non sappiamo come si evolverà la guerra tra Russia e Ucraina. 

Infatti, questa potrebbe finire domani (cosa che tutti ci auguriamo, anche se la visione sembra ormai utopica) oppure potrebbe durare per mesi, o anni.

Potremmo entrare nel conflitto oppure potremmo rimanere esterni. Insomma, nessuno può prevedere con certezza ciò che accadrà da qui a domani, quindi sarebbe riduttivo parlare di una data certa per decretare la fine dello Stato di Emergenza. 

Tuttavia, devi sapere che inizialmente il Governo Draghi ha parlato di uno Stato di Emergenza di tre mesi, ma non si esclude che si possa arrivare fino alla fine dell’anno, quindi fino al 31 dicembre 2022. 

Attenzione: è doveroso ricordare ancora una volta che questo secondo Stato di Emergenza non va a prorogare quello del 31 marzo legato al Covid-19. Infatti, a partire dal quella data, le restrizioni e le misure legate al contenimento dei contagi andranno via via a scomparire.

Tuttavia, saremo comunque in Stato di Emergenza per la situazione di conflitto tra Russia e Ucraina, dove l’Italia prevede di inviare aiuti umanitari e militari al fine di proteggere la sovranità dell’Ucraina. 

Abbiamo anche detto che esiste un vero e proprio decreto che parla di tutto ciò. Ma in cosa consiste? Andiamo a scoprirlo. 

Stato di Emergenza e Decreto Ucraina: quali decisioni ha preso il Governo?

Come sappiamo, l’Ucraina non rientra tra i Paesi della NATO e, di conseguenza, nessun altro Paese è obbliato ad entrare in guerra. 

Tuttavia, vista la particolare situazione, i Paesi NATO hanno deciso di intervenire. 

Come? Beh, parlando dell’Italia, per mezzo del Decreto Ucraina, essa potrà inviare le proprie forze militari nei territori della NATO. 

Infatti, guardando una mappa del globo, vediamo chiaramente come l’Ucraina confini con alcuni Paesi appartenenti alla NATO che potrebbero essere in pericolo da un momento all’altro. 

Infatti, come abbiamo affermato anche in precedenza, nessuno di noi può prevedere con certezza come si evolverà il conflitto tra Russia e Ucraina. Tuttavia, sappiamo che se dovessero essere toccati dei Paesi NATO, l’Italia sarebbe costretta ad entrare in guerra. 

Una situazione che non si augura nessuno, ovviamente, ma che non possiamo ignorare. 

Ma cosa prevede il Decreto Ucraina?

Ma cosa è stato previsto per mezzo del Decreto Ucraina? Beh, come abbiamo detto l’Italia invierà dei contingenti militari nei paesi NATO limitrofi all’Ucraina. Ma non solo!

Infatti, sono stati stanziati anche dei fondi per supportare gli aiuti umanitari verso l’Ucraina ed è stata rafforzata l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri al fine di tutelare gli italiani all’estero. 

Ma dove verranno inviati i soldati italiani? Beh, come abbiamo detto in precedenza, ci sono alcuni stati NATO molto vicini all’attuale conflitto, quali Lettonia e Romania. 

Infatti, in base a quanto è stato stabilito dal Decreto Ucraina, verranno inviati 250 soldati italiani in Lettonia e 130 soldati in Romania. 

Infine, è stato deciso che verranno anche inviate due navi ed un aereo al fine di pattugliare sul Mar Nero. 

Abbiamo terminato gli aiuti? C’è ancora qualcosa! Infatti, sempre con il Decreto Ucraina, il nostro Paese ha deciso di inviare materiale militare non letale per proteggere i soldati ucraini. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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