Abbiamo parlato più volte in passato di come i precedenti governi in mezzo alla depressione che ha colpito il nostro Paese in questi anni abbiano permesso ai francesi di saccheggiare la nostra economia, a partire dall’incredibile operazione Tim-Vivendi, un gruppo di avventurieri che tentava di mettere le mani su un asset decisamente strategico come le telecomunicazioni.
All’ultimo minuto il precedente governo si è svegliato, e ha esercitato la famigerata Golden Power su Tim, in quanto la lenta attività istrutturia aveva dimostrato quello che era sotto gli occhi di tutti, ovvero che i cambiamenti intervenuti nella governance aveva determinato il controllo in capo a Vivendi con rischio di “mutamenti nelle scelte organizzative e strategiche, rilevanti per il funzionamento, la sicurezza e l’integrità delle reti”.
Golden power su Tim: il governo ferma Vivendi
Essendo considerata “sussistente” la “minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti”…
Ieri nel suo articolo Michele Arnese sul mio suggerimento di dissuadere i francesi da mettere le mani su Unicredit …
… si è chiesto , ” Ma come governo e Parlamento possono occuparsi della vicenda?”
E si certo, la mia risposta è stata proprio questa…
Ma facciamo un piccolo passo indietro utilizzando un altro interessante articolo apparso ieri sul Sussidiario