Unicredit e Societe Generale: dominio francese!

La Francia ha un interesse strategico in Italia perché negli ultimi due decenni ha comprato talmente tante società da diventare il Paese europeo che avrebbe più da perdere in caso di crollo economico-finanziario italiano.

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Abbiamo parlato più volte in passato di come i precedenti governi in mezzo alla depressione che ha colpito il nostro Paese in questi anni abbiano permesso ai francesi di saccheggiare la nostra economia, a partire dall’incredibile operazione Tim-Vivendi, un gruppo di avventurieri che tentava di mettere le mani su un asset decisamente strategico come le telecomunicazioni.

All’ultimo minuto il precedente governo si è svegliato, e ha esercitato la famigerata Golden Power su Tim, in quanto la lenta attività istrutturia aveva dimostrato quello che era sotto gli occhi di tutti, ovvero che i cambiamenti intervenuti nella governance aveva determinato il controllo in capo a Vivendi con rischio di  “mutamenti nelle scelte organizzative e strategiche, rilevanti per il funzionamento, la sicurezza e l’integrità delle reti”.

Golden power su Tim: il governo ferma Vivendi

Essendo considerata “sussistente” la “minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti”…

Ieri nel suo articolo Michele Arnese sul mio suggerimento di dissuadere i francesi da mettere le mani su Unicredit …

… si è chiesto , ” Ma come governo e Parlamento possono occuparsi della vicenda?”

E si certo, la mia risposta è stata proprio questa…

Ma facciamo un piccolo passo indietro utilizzando un altro interessante articolo apparso ieri sul Sussidiario