200 euro alle Partite IVA: cambiano i requisiti! Le ultime!

Come sappiamo una delle misure delle quali si parla più spesso nell’ultimo periodo è quella relativa all’incentivo di 200 euro voluto dal premier Mario Draghi. Eppure, c'è un nodo da sciogliere: quello delle Partite IVA. Cambiano i requisiti per ottenere i 200 euro di Draghi! Vieni a scoprire le ultime qui!

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Come sappiamo una delle misure delle quali si parla più spesso nell’ultimo periodo è quella relativa all’incentivo di 200 euro voluto dal premier Mario Draghi

Insomma, la situazione legata al Covid-19 e successivamente legata alla Guerra tra Russia e Ucraina sta provocando diversi danni economici in tutti i Paesi, tra cui l’Italia. 

Dunque, i prezzi delle materie prime stanno salendo vertiginosamente e questo si ripercuote direttamente sulle famiglie e sulle imprese. 

Proprio per questo motivo il Governo ha deciso di scendere in campo con questo incentivo dedicato a diverse categorie di persone. 

Attenzione: si stima che il 50% dei cittadini italiani avrà diritto a ricevere l’accesso ai 200 euro erogati dal Governo. 

Ma per quale motivo non parliamo di tutti gli italiani? Beh, il concetto è molto semplice, te lo spiego immediatamente. 

L’obiettivo del Governo Draghi è quello di aiutare economicamente coloro che si trovano in una situazione di disagio economico. 

Di conseguenza, l’erogazione verrà effettuata solo a persone che presentano un determinato limite ISEE, fissato a 35.000 euro. 

Eppure, sono numerose le domande circa le Partite IVA, in quanto il Governo sembrava averle tagliate fuori dall’organizzazione di queste erogazioni. 

Quindi, quali sono i requisiti per ottenere i 200 euro per le Partite IVA? Andiamo a scoprirli insieme qui!

200 euro alle Partite IVA: ne siamo sicuri? Ecco le risorse stanziate!

Ebbene, insieme ai lavoratori, i disoccupati, i pensionati e tante altre categorie di persone, potranno beneficiare dei 200 euro predisposti dal Governo anche coloro che rientrano nella categoria dei lavoratori autonomi con Partita IVA

Tuttavia, come era stato sottolineato fin da subito dal Governo, l’erogazione dei soldi nei confronti delle Partite IVA  non sarà immediata.

Mi spiego meglio: i lavoratori (eccetto gli operatori domestici e gli stagionali), i pensionati ed i disoccupati riceveranno automaticamente i 200 euro in busta paga. 

Insomma, non servirà fare nessuna richiesta specifica all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per avere diritto ad accedere al sussidio. 

E che dire delle Partite IVA? Beh, in questo caso il Governo ha comunicato che verrà predisposto un fondo ad hoc.

Eppure, con l’istituzione di tale fondo dovrebbero arrivare altri dettagli, come la quantità di soldi messa a disposizione.

Ma andiamo a capire nel dettaglio quali sono le ultime sull’erogazione dei 200 euro alle Partite IVA!

200 euro: spettano anche alle Partite IVA! Le ultime notizie!

Dunque, i liberi professionisti in possesso di una Partita IVA avranno sicuramente accesso all’incentivo di 200 euro previsto dal Governo Draghi. 

Infatti, tale sussidio sarà erogato anche nei confronti di coloro che sono iscritti alla Gestione Separata Inps o ad altre casse previdenziali o private. 

Tuttavia, una grande differenza con quello che accade per le altre categorie di beneficiari esiste. 

Insomma, il Governo non ha ancora comunicato quelli che saranno i limiti reddituali per coloro che sono in possesso di una Partita IVA. 

Questo vuol dire che non varrà il termine di 35.000 euro? Beh, niente di sicuro. 

Ricordiamo che ci troviamo nel campo delle ipotesi in quanto il Governo non ha ancora dato nessuna comunicazione certa dimenticandosi, ancora una volta, delle Partite IVA. 

A decretare come tutto questo dovrà essere normato sarà il decreto attuativo del Ministero del Lavoro

Eppure, ci sono alcune cose che già possiamo dedurre

Beh, prima di tutto l’erogazione dei fondi a favore delle Partite IVA sarà sicuramente diversa rispetto a quella che avverrà per gli altri beneficiari. 

Insomma, è quasi sicuro che coloro che sono in possesso di una Partita IVA dovranno inviare la domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale oppure ad un altro ente per poter ricevere i 200 euro. 

Inoltre, non sappiamo se la data di erogazione coinciderà con quella prevista per i lavoratori dipendenti, i pensionati ed i disoccupati. 

Infatti, questi beneficiari vedranno aumentare il loro conto di 200 euro nel corso del mese di luglio. Invece, per le Partite IVA ancora non si sa nulla. 

Ma quanti sono i soldi a disposizione per aiutare anche le Partite IVA?

Secondo quanto è stato sancito dal Decreto Aiuti, verrà creato un fondo ad hoc per le Partite IVA per un totale di 400 milioni di euro. 

Che questi soldi basteranno per aiutare tutte le Partite IVA che sono interessate? 

Qual è il limite di reddito per avere i 200 euro per le Partite IVA?

Come abbiamo affermato in precedenza, l’obiettivo del Governo Draghi è quello di aiutare economicamente tutti coloro che si trovano in situazione di difficoltà economica. 

Dunque, il limite di reddito è essenziale per fare in modo che i fondi stanziati (che in totale sono 6,5 miliardi di euro) possano arrivare nelle mani di coloro che davvero ne hanno bisogno. 

Attenzione: ricorda che si tratta di un contributo una tantum e quindi erogato una sola volta. 

Ma cosa accade per le Partite IVA? I requisiti per ottenere la misura sono gli stessi?

Beh, devi sapere che il decreto attuativo deve essere necessariamente emanato dopo 30 giorni dalla pubblicazione della misura in Gazzetta Ufficiale

In questo modo si potranno sapere i requisiti effettivi che devono essere rispettati per poter ottenere l’incentivo di 200 euro. 

Eppure, se per la schiera di lavoratori, disoccupati e pensionati siamo tutti convinti che il limite rimarrà stabile a 35.000 euro, per gli autonomi non abbiamo nessuna certezza.

Insomma, il fatto che verrà istituito un fondo ad hoc potrebbe portare anche a delle condizioni reddituali differenti per poter avere accesso alla misura. 

Oppure si avrà un click day, dove solo i più veloci ai aggiudicheranno l’accesso al fondo (e non i più bisognosi).

Ma per quale motivo possiamo ipotizzare questo?

Beh, dobbiamo considerare che dei 6,5 miliardi stanziati dal Governo Draghi per questo fondo, solo 400 milioni di euro sono indirizzati alle Partite IVA. 

Di conseguenza, se consideriamo che ogni beneficiario riceverebbe 200 euro, questi saranno decisamente meno rispetto al numero delle Partite IVA in Italia. 

Inoltre, è bene sottolineare che abbiamo quasi la certezza che le Partite IVA dovranno effettuare apposita domanda per avere accesso all’incentivo di 200 euro!

200 euro anche alle Partite IVA: quali sono le ultime! Avremo presto notizie?

Come avrai capito, la situazione circa l’erogazione dell’incentivo di 200 euro per le Partite IVA è in una fase di stallo. 

Insomma, non è la prima volta che non viene spiegato nel dettaglio l’iter che devono compiere le Partite IVA per ottenere un determinato sussidio.

Eppure, entro 30 giorni dalla pubblicazione effettiva del Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale arriverà il decreto attuativo che darà finalmente la risposta a tutte le domande delle Partite IVA in Italia. 

In molti sperano che non venga davvero aperto un click-day, per la motivazione che abbiamo sottolineato prima.

Infatti, per mezzo di un click-day riceverebbero l’accesso ai 200 le Partite IVA più veloci e non quelle che necessariamente si trovano in una situazione economica avversa. 

Tuttavia, vista la scarsa disponibilità di fondi, potrebbe succedere che le Partite IVA abbiano un limite di reddito differente rispetto ai lavoratori, pensionati e disoccupati. 

Eppure, è troppo presto per fasciarsi la testa. 

Potrebbe anche capitare che tutto questo non accadrà e che anche per le Partite IVA sarà semplice accedere all’agevolazione.

La differenza sostanziale è che bisognerà quasi sicuramente inviare la domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per avere accesso ai 200 euro!