Trasferirsi per lavorare da casa: fino a 28.000 euro di sconti e bonus, in queste Regioni

Non solo sconti e agevolazioni ma anche bonus in denaro per chi si trasferisce in queste Regioni per lavorare da casa.

ufficio in casa panoramico

È tutto vero, non solo sconti e agevolazioni ma anche la possibilità di lavorare da casa in tranquillità. se ti trasferisci qui, in queste Regioni.

Ovviamente, sul piatto della bilancia vanno messe varie condizioni, tra cui la principale è quella di trasferirsi in piccoli comuni e borghi, sia del Nord Italia che del Meridione.

E il trend è sempre più cavalcato. Già sentito parlare del South working? Grazie all’affermarsi dello smart working, l’ultima tendenza vede giovani e non, decidere di ritornare a lavorare nelle proprie regioni di origine, al Sud, proprio grazie alla possibilità di poter svolgere il proprio lavoro da remoto.

E molti comuni, proprio per attirare sempre più abitanti, mettono a disposizione addirittura dei fondi, nonché sconti per l’affitto o altre tipologie di agevolazioni.

Ecco di cosa si tratta.

Dove trasferirsi in Smart working in Italia

Il lavoro agile non è di certo un’invenzione recente ma, senza dubbio, è a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19 che si è fatto conoscere a tutti.

Volendo fornire una definizione più precisa va detto che non si tratta di un “tipo” di lavoro ma solo di un diverso modo di svolgere la propria professione abituale.

È per l’appunto lo smart working, una forma intelligente di lavorare, che permette all’azienda di risparmiare su alcuni costi di gestione -e aumentare quindi la competitività- e al lavoratore di conciliare meglio i tempi di vita privata e lavoro, abbattendo i costi del trasporto ad esempio, per raggiungere l’ufficio.

Anche l’home working riguarda il lavoro da casa ma, in questo caso, il lavoratore è un libero professionista che ha il proprio studio in casa e non ha un contratto di dipendenza con una singola azienda, ma lavora in autonomia e con partita Iva.

Considerando che molti di coloro che si trasferiscono al nord lo fanno per lavorare, l’opportunità del lavoro da remoto si è rivelata d’oro per decidere di tornare al sud e continuare a svolgere la propria professione dalla regione di origine. Si tratta, per l’appunto, del fenomeno del south working.

Le splendide regioni meridionali hanno a loro volta colto la palla al balzo, mettendo a disposizione contributi in denaro e sconti, così da attirare nuovi abitanti residenti, scongiurando il rischio di spopolamento soprattutto nei borghi e nei centri cittadini più piccoli.

Ecco alcuni esempi.

Trasferirsi per lavorare da casa: bonus e sconti nel Sud Italia

Fino a 1.000€ al mese (sì, al mese), fino a un massimo di 28.000€ nell’arco di tre anni, a coloro che decidono di trasferirsi nei comuni calabresi di Santa Severina, Bova, Albidona, Sant’Agata del Bianco, Aieta, San Donato di Ninea, Caccuri e Civita.

Una sorta di reddito di “residenza” rivolto a chi ha meno di 40 anni e decide di spostare in questi territori la propria residenza e lavorare, magari mettendo in piedi una piccola impresa locale.

In Puglia invece è il borgo salentino di Presicce che ha istituito un bando per l’erogazione di 30.000€ a fondo perduto, come finanziamento al 50% per acquistare una casa nel bellissimo centro del Capo di Leuca.

La misura è valida anche per il borgo di Acquarica, che aderisce al progetto. A Presicce inoltre il comune eroga 1.000€ per ogni nuovo nato, ovviamente residente nel caratteristico borgo, a due passi dalle splendide spiagge del Salento.

Bonus nascita, agevolazioni per il mutuo della prima casa e per avviare un’impresa anche in Sardegna. Tutti i contributi fino a 20.000€ sono a fondo perduto ma c’è di più.

Infatti, a partire dal 2023, la Regione finanzierà tali imprese fino a un massimo del 40%, in forma di credito d’imposta sulle tasse da versare.

Dove trasferirsi per lavorare da casa, al Nord: tutte le agevolazioni

Non solo il Meridione rischia lo spopolamento dei piccoli centri o delle zone più rurali. Il centro e il nord dell’Italia infatti stanno registrando un calo demografico sempre più preoccupante, per quanto riguarda i borghi più distanti dalle aree metropolitane e le zone più industrializzate.

Bormida ad esempio si trova solo a un’oretta di macchina da Genova ma rischia sempre di più l’estinzione. Ecco allora che il comune regala 2.000€ a tutti coloro che decidono di rientrare oppure vogliono trasferirsi nella bella località.

Ma anche città più grandi rischiano di perdere cittadini e lavoratori, come ad esempio Rieti che conta circa 50.000 abitanti. Di certo non piccolo come centro ma il problema è che ormai Roma, poco distante, attira la maggior parte delle persone e la crescita demografica di Rieti è ormai pari a zero.

Motivo per cui l’amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari, distribuendo bonus per l’affitto e per trasferirsi in città per lavorare da casa.

Per citare le parole del vice sindaco Daniele Sinibaldi

la missione è attirare i lavoratori a distanza che trasformeranno Rieti nel loro “ufficio intelligente” e rivitalizzeranno la nostra città”.

Scopri quali sono le iniziative comunali attualmente vigenti per erogare ai cittadini più bisognosi i prossimi buoni spesa in arrivo, anche in formato digitale.