Non hai un lavoro? Aiuti per disoccupati che puoi chiedere

L'Italia riparte dopo il Covid, ma ancora moltissimi sono senza lavoro e hanno bisogno di sostegno economico: lo stato fornisce aiuti per i disoccupati.

Mentre la terribile pandemia di Covid-19 va verso la fine, o almeno si spera, ci si chiede quando si potrà finalmente tornare alla normalità

La pandemia, ormai nel suo terzo anno di esistenza, ha falciato milioni di vite e distrutto la serenità di fin troppe famiglie in tutto il mondo. L’Italia, come tutto il resto dell’Europa, sta uscendo solo ora dalla quarta ondata del terribile virus, che ha visto i numeri più alti registrati fin’ora, almeno in termini di casi.

Morti e terapie intensive, fortunatamente, sono state molto più basse, grazie anche all’azione efficace dei vaccini che hanno prevenuto un peggiorare della malattia. Per questo, si è iniziato a pensare a come potrebbe essere il futuro della pandemia e dell’umanità in generale. 

Secondo l’immunologo Sergio Abrignani, infatti:

Sia Omicron 1 sia il tipo 2 sono meno pericolose di Delta per i vaccinati con due o tre dosi in quanto, è ben dimostrato, inducono meno malattia severa. Mi auguro che sia questo il virus destinato a restare fra noi diventando endemico.

Penso sia difficile che spunti fuori una variante più contagiosa. Fra gli italiani che si sono immunizzati col vaccino o con l’infezione naturale e quelli che Omicron lo hanno preso, tra 10 e 15 milioni, si raggiunge un alto livello di immunità. Così si arriva all’endemia. Il virus non sparisce ma continua a circolare dando origine a un limitato numero di casi. 

In ogni caso, il Covid non ha solamente falciato vite, ma ha anche devastato l’economia mondiale. Tantissime persone in giro per il globo si sono trovate sotto un ponte a causa dei tremendi effetti della pandemia, che ha fatto perdere il posto di lavoro a tantissime persone anche in Italia

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Aiuti disoccupati: qual è l’occupazione italiana?

Secondo l’Istat, tuttavia, ci sono stati segnali di ripresa già nel 2021, con un aumento dei posti di lavoro rispetto al buco nero del 2020.

In particolare, nel terzo trimestre del 2021 vi sono stati mezzo milione di lavoratori in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il tasso di occupazione è salito al 58.4%, mentre la disoccupazione è scesa al 9.2%.

Tutte ottime notizie, ovviamente, e secondo alcuni queste statistiche riflettono addirittura il periodo pre-covid

Tuttavia, non dobbiamo dimenticarci che questi sono dati parziali, poiché riprendono solamente le statistiche fino a settembre 2021. Dopo, come voi tristemente ricorderete, è scoppiata la quarta ondata di Covid, e quindi il tasso di occupazione potrebbe essere ulteriormente sceso. 

Il governo di Mario Draghi, però, sembra essere molto concentrato sulla ripartenza dell’Italia, lasciandosi alle spalle chiusure e restrizioni. 

Almeno questa sembra essere la ragione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’enorme progetto italiano che prevede di far ritornare l’economia italiana a livelli pre-covid usando i fondi europei forniti. 

Per i disoccupati, dunque, è un’ottima opportunità per cercare un nuovo lavoro. Nel frattempo, vi sono già moltissimi aiuti per i disoccupati che forniscono assegni mensili per il sostentamento di una vita dignitosa nonostante la perdita del lavoro. 

Vediamo insieme quali sono i principali aiuti per i disoccupati e come funzionano in breve. 

Aiuti disoccupati: NASPI e novità 2022

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, oppure più semplicemente NASPI è forse l’aiuto per i disoccupati più comune. Essa è rivolta ad una serie precisa di categorie, ovvero (lista presa direttamente dal sito dell’INPS):

  • Apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo indeterminato.

Tutte queste categorie possono accedere all’assegno a partire da otto giorni dopo la cessazione dell’attività di lavoro. L’ammontare dell’assegno stesso è pari al 75% del reddito mensile conseguito durante il precedente lavoro. 

Vi sono, però, degli importi minimi e massimi per l’assegno mensile che variano ogni anno. Nel 2022, l’assegno NASPI minimo mensile ammonta a 1.250,87 euro, mentre quello massimo 1.360,77 euro

Nel 2022, inoltre, vi sono state delle importanti novità riguardo la NASPI. Innanzitutto, è stato rimosso il requisito di aver lavorato almeno 30 giorni nell’anno precedente la disoccupazione. Ora, infatti, chiunque abbia perso il lavoro in passato e faccia parte di quelle categorie può richiedere la NASPI. 

Inoltre, dal 2022 la riduzione mensile del 3% sull’assegno partirà dal sesto mese, mentre in precedenza partiva dal terzo mese. Coloro che avevano più di 55 anni al momento della domanda della NASPI, inoltre, vedranno questa riduzione iniziare dall’ottavo mese successivo alla prima erogazione dell’assegno. 

La NASPI, infine, verrà riconosciuta anche ai lavoratori agricoli, come mostrato nella lista precedente. Tale categoria, prima del 2022, era esclusa dal ricevimento della NASPI.

Aiuti disoccupati: Reddito di cittadinanza

Altra misura molto famosa e molto discussa è certamente il Reddito di Cittadinanza. Introdotto dal governo Conte I prima della pandemia, è un assegno mensile per i disoccupati che ha avuto molta popolarità soprattutto in Sud Italia. 

Per accedere al Reddito di Cittadinanza bisogna soddisfare una serie di requisiti (lista presa da qui):

  • Essere cittadino italiano o europeo;

  • Aver vissuto in Italia da almeno 10 anni;

  • ISEE inferiore a 9.360 euro;

  • Patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30.000 euro;

  • Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 per ogni figlio successivo al secondo, incrementati di ulteriori 5.000 euro per ogni componente del nucleo con disabilità;

  • Valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza indicata al comma 5 del Decreto: pari a 1 per il primo componente del nucleo; incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni; incrementato di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino a un massimo di 2,1.

Insomma, accedere al Reddito di Cittadinanza è un po’ più complesso rispetto alla NASPI, ma è comunque aperto a tutte le categorie di disoccupati e non solo alcune come, appunto, la NASPI. 

L’importo massimo ricevibile con il Reddito di Cittadinanza è pari a 780 euro mensili, e viene erogato consegnando al beneficiario una carta di credito su cui sono caricati i soldi. 

Attraverso tale carta, comunque, non si possono fare tutti gli acquisti che si vuole. L’acquisto di alcuni beni e servizi, infatti, è bloccato. Per avere una lista su quali acquisti è possibile fare e quali non fare con la carta del Reddito di Cittadinanza vi linkiamo un video a riguardo di Mondo Pensioni:

Dal 2022, la novità più importante è il requisito di avere il Green Pass. Quando si recepisce il Reddito di Cittadinanza, infatti, si deve partecipare obbligatoriamente a dei corsi formativi con il fine di trovare un impiego. L’accesso a tali corsi è appunto limitato ai possessori di Green Pass. 

Ricordiamo, infine, che il Reddito di Cittadinanza diminuisce di 5 euro al mese qualora si rifiuti un’offerta di lavoro. Tale misura, ovviamente, mira ad incoraggiare l’accesso ai posti di lavoro e l’aumento dell’occupazione nazionale. 

Aiuti disoccupati: l’ISCRO

Per il 2022 ed il 2023 è stata confermata anche l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale (ISCRO), beneficio operativo per operatori con Partita IVA

Questa è la misura più nuova, venendo confermata dalla legge di bilancio 2021. Il suo funzionamento è spiegato bene da Sky TG24:

Il suo importo va da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro ed è pari al 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Può essere ricevuto da chi ha perso almeno il 50% di fatturato calcolato sulla media di quanto guadagnato nei tre anni precedenti la richiesta dell’agevolazione e da chi ha aperto una partita Iva da almeno quattro anni.

Per fare domanda si deve andare sul sito INPS della misura stessa. L’indennità è prevista per il 2021, 2022 e 2023, e si deve fare domanda entro il 31 ottobre per avere l’assegno mensile. 

Per accedere al sito e fare domanda bisogna accedere con SPID, CIE o CNS, ovvero i sistemi di identità digitali forniti dal nostro paese. 

Lo stesso metodo di accesso, in ogni caso, è valido anche per le altre misure descritte da questo articolo

Aiuti disoccupati: Dis-Coll

Infine, almeno per questo articolo, un’altra misura di sostegno per i disoccupati approvata anche per il 2022 è la Dis-Coll, abbreviazione di indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi. 

La misura, quindi, è mirata ai collaboratori coordinati e continuativi, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio. Requisito principale, ovviamente, è aver perso l’occupazione. Per fare domanda, comunque, è anche necessario essere iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata dell’INPS

Tale ultimo requisito serve per distinguere i beneficiari della Dis-Coll dai riceventi della NASPI. Esclusi dalla Dis-Coll, invece, sono: 

  • I collaboratori titolari di pensione;
  • I titolari di partita IVA;
  • Gli amministratori, sindaci o revisori di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.

La novità più importante della Dis-Coll del 2022 è che l’indennità durerà quanti sono stati i mesi in cui si è lavorato l’anno precedente, fino ad un massimo di 12 mesi. In precedenza, infatti, la Dis-Coll valeva solamente la metà del contratto di lavoro dell’anno passato. 

Come la NASPI, anche la Dis-Coll subisce una riduzione del 3% ogni mese a partire dal sesto di ricezione. E, anche qui come la NASPI, è una novità rispetto a prima, quando tale riduzione avveniva a partire dal terzo mese dopo aver ricevuto il primo assegno. 

Per fare domanda della Dis-Coll si può andare direttamente sul sito dell’INPS, o chiamare i numeri verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. Infine, si può anche decidere di andare fisicamente in un ente di patronato affiliato all’INPS. 

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