Anticipo Tfr e Tfs per i dipendenti pubblici: come presentare domanda

È dal primo febbraio che i dipendenti del settore pubblico possono presentare domanda per poter ottenere l’anticipo del Tfr da parte del’Istituto INPS. Ecco come si richiede ora.

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È stata avviata ufficialmente il primo febbraio la procedura legata all’erogazione e alla liquidazione dell’anticipo Tfr e Tfs, riconosciuti nei confronti di alcune categorie di dipendenti del settore pubblico.

Stiamo parlando dei procedimenti che devono essere seguiti dai dipendenti pubblici che vorrebbero ricevere l’anticipo del trattamento di fine servizio e del trattamento di fine rapporto.

La domanda dovrà essere presentata all’INPS, il quale assumerà quindi la funzione di verificare la sussistenza dei requisiti e delle condizioni obbligatorie per poi avviare la liquidazione dell’anticipo Tfr e Tfs per i dipendenti pubblici aventi diritto.

È importante, dunque, chiarire quali sono i processi e le indicazioni da seguire per presentare domanda all’INPS per l’anticipo Tfr e Tfs.

La domanda all’INPS per l’anticipo Tfr: come funziona

Come già evidenziato durante le scorse settimane, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha predisposto un fondo finanziario dal valore di 300 milioni di euro, che sarà riconosciuto nei confronti di alcune categorie di lavoratori dipendenti del settore pubblico.

L’anticipazione del trattamento di fine rapporto e del trattamento di fine servizio potranno essere richiesti all’Istituto INPS anche nelle situazioni in cui l’Ente previsto per l’erogazione di Tfr e Tfs, il lavoratore potrà fare domanda seguendo la procedura predisposta.

All’interno della domanda per l’INPS dovrà essere presentata dai dipendenti pubblici allegando l’eventuale certificazione riconosciuta dall’Ente di competenza preposto per la liquidazione del Tfr e Tfs e indicando altre informazioni essenziali.

Tra queste, al momento della domanda all’INPS per i dipendenti pubblici, il lavoratore è tenuto a specificare se ha intenzione di richiedere l’intero importo del trattamento oppure solo un importo parziale.

Sarà poi lo stesso Istituto a fornire un’apposita comunicazione nei confronti di ciascun richiedente, specificando la disponibilità economica per la liquidazione del trattamento Tfr e Tfs. 

Come inviare domanda all’INPS per anticipo Tfr e Tfs

Arriviamo al punto più importante per tutti quei lavoratori del settore pubblico che vorrebbero poter ricevere gli importi legati all’anticipazione dell’erogazione di trattamento di fine rapporto e trattamento di fine servizio. Ovvero: come si può inviare la domanda all’INPS?

A questo proposito, l’Istituto INPS ha fornito tutte le indicazioni legate a come inviare la domanda per poter ricevere l’anticipo della liquidazione dei trattamenti Tfr e Tfs, attraverso il messaggio numero 430 del 30 gennaio 2023.

Facendo riferimento a tale comunicazione, l’Istituto INPS ha chiarito che: 

La domanda di anticipazione del TFS/TFR deve essere trasmessa, a pena di inammissibilità, esclusivamente in via telematica, a partire dal 1° febbraio 2023, accedendo alla scheda prestazione presente sul sito internet dell’INPS ai due indirizzi differenti, per il TFS e TFR.

Ciò significa che per poter presentare la domanda i lavoratori del settore pubblico dovranno quindi fare riferimento al portale online del sito web dell’INPS ufficiale, accendendo con le proprie credenziali personali.

Per le richieste che saranno trasmesse e inviate all’INPS da parte dei lavoratori dipendenti del settore pubblico, per cui l’Ente erogatore è l’INPS per effettuare la domanda volta alla certificazione per i trattamenti di TFS e TFR, è necessario utilizzare alla sezione “Gestione domande 1 click”.

I requisiti INPS per ricevere anticipo Tfr e Tfs

Chi sono i lavoratori del settore pubblico che potranno presentare domanda all’Istituto INPS per poter ricevere l’anticipo della liquidazione del trattamento di fine rapporto e del trattamento di fine servizio?

L’Istituto INPS ha chiarito che gli importi per l’anticipo Tfr e Tfs spetteranno nei confronti dei dipendenti pubblici che sono iscritti alla cosiddetta Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Per chi non lo sapesse, si tratta di un Fondo credito finanziato attraverso la percentuale dello 0,35% delle retribuzioni erogate verso i lavoratori pubblici, al fine di offrire diverse prestazioni di credito.

Tra queste, ad esempio, borse di studio per i figli, prestazioni di credito e altri beneficio.