Assegno unico: come deve comportarsi chi percepisce il Rdc?

L’Assegno unico e universale è un sostegno estremamente importante che viene riconosciuto alle famiglie. A ben vedere, assorbe non poche prestazioni, limitandone altre. Di conseguenza, è opportuno chiarire il comportamento da tenere nel presentare la domanda nel caso di percepisse già il Reddito di Cittadinanza.

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L’Assegno unico e universale è uno strumento fondamentale il cui fine è la semplificazione e il conseguente miglioramento degli interventi aventi come obiettivo quello di sostenere sia la genitorialità, sia la natalità.

Sin dal nome col quale ci si riferisce a questo sostegno economico, il rimando immediato è all’universalità garantita dall’Assegno unico.

Infatti, l’Assegno unico e universale è riservato a tutte le famiglie che presentano figli a carico rientranti in determinati parametri anagrafi o che eventualmente presentano situazioni di disabilità.

In merito alla cifra spettante, occorre sin da subito anticipare uno dei temi che verranno ampiamente analizzati in questo contesto. Nel farlo, risulta proficuo riportare quanto chiarito dal sito ufficiale dell’Inps:

«L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi»

Si nota facilmente che lo schema che porta a beneficiare degli importi spettanti dall’Assegno unico e universale si colloca al di là del livello di reddito percepito dal nucleo familiare.

Ovviamente l’importo relativo all’Assegno unico e universale è inferiore laddove il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), che serve a stabilire la situazione economica di una famiglia,  mostrasse valori più alti, in particolare superiori a 40mila euro.

Sul sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in merito proprio allo spazio riservato al chiarimento di alcuni aspetti riguardanti l’Assegno unico e universale, in particolare in merito al tassello appena evidenziato, si legge che:

«L’idea di fondo è che le politiche per la natalità e per il sostegno alla genitorialità, per loro natura, debbano tendenzialmente avere una logica universalistica. In questo senso la misura costituisce anche un incentivo generalizzato alla natalità».

Così, l'obiettivo primario di questa analisi è offrire diverse informazioni proprio su questo nuovo sostegno, legandolo anche a un altro aspetto su cui diverse persone chiedono sovente delucidazioni nell’ultimo periodo.

Infatti, la domanda che spesso ci si pone è legata al dubbio se l’Assegno unico e universale possa essere percepito dal diretto interessato anche qualora quest’ultimo godesse già dei benefici del Reddito di Cittadinanza (RdC).

Che cos’è l’Assegno Unico?

In primo luogo, in maniera da comprendere a fondo tutti i vari aspetti che verranno analizzati in dettaglio in questo contesto, occorre chiarire che cos’è l’Assegno unico e universale.

Dunque, è necessario sottolineare che col termine Assegno unico e universale si fa riferimento a uno strumento atto a sostenere economicamente le famiglie.

Dell’assegno unico e universale ne può disporre qualsiasi nucleo familiare comprendente al suo interno figlio a proprio carico che non abbiano ancora compiuto il ventunesimo anno di età.

Questa limite temporale non sussiste affatto nel caso in cui in un determinato contesto familiare vi fossero figli con specifiche disabilità.

L'importo relativo all’Assegno unico universale dipende da diversi fattori. In merito corre in soccorso una specificazione rilevabile sul sito ufficiale dell’Inps. Infatti, si legge:

«L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli».

Su tutte le ultime novità che stanno marcando l'ultimo contesto politico e sociale, comprese ovviamente quelle riguardanti l’Assegno unico e universale, se ne discute ampiamente in uno degli ultimi video presenti sul canale YouTube Elena Channel.

Così, prima di soffermarsi in dettaglio su aspetti quali i primi pagamenti in arrivo per ciò che concerne l’Assegno unico e universale, è opportuno concentrarsi sui temi dibattuti nel filmato.

Infatti, così facendo, si avrà una concezione più accurata delle tematiche più urgenti, in particolare quelle che legano l’assegno unico al Reddito di cittadinanza (Rdc), di cui si dirà ampiamente.

Quando arrivano i primi pagamenti dell’assegno unico universale

I primi pagamenti inerenti l’Assegno unico e universale sono stati ricevuti dalle famiglie interessate a partire dal 15 marzo scorso.

Al momento della compilazione della domanda, i diretti interessati hanno dovuto indicare necessariamente il conto corrente su cui ricevere il sostegno economico.

Proprio la data in cui è stata compilata la domanda per beneficiare dell’Assegno unico e universale risulta decisiva ai fini della prima erogazione.

Infatti, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) chiarisce come la data del primo assegno dipende proprio da questo fattore.

Così, alcuni nuclei familiari ne hanno già potuto beneficiare, altri lo faranno a breve, altri ancora dovranno attendere i prossimi mesi.

Di sicuro, l’erogazione dell'Assegno unico e universale deve sottostare a determinati criteri che non possono essere in alcun modo aggirati.

L’importante è considerare che anche qualora non si fosse beneficiato della mensilità relativa al mese corrente, ma si fosse avanzata la richiesta per percepire l’Assegno unico e universale, la cifra spettante verrà comunque erogata.

In casi come quello appena evidenziato, occorrerà semplicemente aspettare il lasso di tempo in cui sono previsti i prossimi pagamenti e si riceveranno due erogazioni dell'Assegno unico e universale simultaneamente.

Chi può richiedere l’assegno unico?

Come si intuisce sin dal nome di questo importante sostegno, l’Assegno unico e universale può essere richiesto da qualsiasi nucleo familiare.

È chiaro che per poterne beneficiare è necessario che si rispettino numerosi parametri che caratterizzano questa misura governativa attuata a sostegno di tutte le famiglie.

Rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti, come si sarà ormai intuito, l'Assegno unico e universale porta con sè un numero considerevole di novità.

In merito, occorre considerare, rifacendosi nuovamente a quanto è possibile leggere sul sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che:

«Il sistema previgente presentava una serie di criticità che, oltre a renderlo poco efficiente e poco razionale, potevano produrre violazioni dei principi di equità verticale e orizzontale».

Sta di fatto che per richiedere l’Assegno unico e universale è necessario compiere determinati passaggi in base ai criteri che si preferiscono.

Infatti, la domanda per beneficiare del sostegno può essere presentata effettuando l’accesso alla pagina MyINPS che si incontra proprio nel sito ufficiale dell’Inps.

Nel farlo, la procedura che porterà a effettuare la domanda sarà davvero intuitiva. Inoltre, occorre evidenziare che l’interessato potrà accedere tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid). La Carta di identità elettronica (Cie) o con la Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Ancora, si potrà effettuare ogni passaggio effettuando una telefonata al numero verde 803.164 da rete fissa. Al contrario, utilizzando la rete mobile, con le tariffe che contrassegnano il gestore utilizzato, si dovrà telefonare al numero 06164.164.

Per concludere, la domanda per l’Assegno unico e universale potrà essere effettuata anche dagli enti di patronato.

Chi percepisce il Reddito di cittadinanza può richiedere l’assegno unico?

Giunti a questo punto occorre chiarire un aspetto fondamentale che riguarda la richiesta dell’Assegno unico e universale da parte di chi percepisce il Reddito di cittadinanza.

In primo luogo occorre sottolineare, come riporta il sito ufficiale del Reddito di cittadinanza che:

«Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari».

Anche da quanto appena riportato si comprendono alcuni aspetti fondamentali. Intanto, il Reddito di cittadinanza si lega inscindibilmente a un percorso che porta l’interessato a essere inserito nel circuito lavorativo e sociale in modo efficace.

In merito al legame intessuto tra il Reddito di cittadinanza (RdC) e l’Assegno unico e universale (AUU) è inevitabile soffermarsi su un aspetto decisivo.

Infatti, l’Assegno è assolutamente compatibile con altre misure in denaro che vengono erogate per i figli a carico da parte delle Regioni e dagli enti locali. Non solo: la compatibilità sussiste anche con il Reddito di Cittadinanza.

Questo avviene perché l’Assegno unico e universale è riservato a qualsiasi nucleo familiare, senza che in questo possa incidere in alcun modo la condizione lavorativa che contrassegna i genitori.

Inoltre, in merito alla procedura da effettuare per godere dell’Assegno qualora l’interessato percepisca il Reddito di Cittadinanza, è il sito ufficiale dell’Inps a chiarire qualsiasi dubbio a riguardo:

«Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico sarà corrisposto dall’INPS, senza necessità di presentare domanda».

Procedura e scadenza entro cui richiedere l’assegno unico

Si è fatto notare come il primo pagamento inerente all’Assegno unico e universale sia stato già effettuato nei giorni scorsi. Non solo: molte altre famiglie riceveranno molto presto questo importantissimo sostegno economico.

Così, a conclusione di questa analisi risulta opportuno avanzare qualche altra considerazione in merito alle tempistiche da rispettare per far sì che si possa godere fino in fondo dei benefici derivanti dall’Assegno unico e universale.

Infatti, c’è ancora modo di presentare la propria domanda. Non solo: effettuando la propria richiesta entro il 30 giugno 2022 si potranno ricevere tutti gli arretrati a partire dal mese in corso.

Infine, occorre fare una precisazione in merito alla procedura da compiere in maniera tale da beneficiare dell'Assegnano unico e universale, in particolare qualora questa venisse effettuata in un momento successivo alla data ultima indicata (30 giugno 2022).

Infatti, per tutte le domande presentate dopo il 30 giugno, l'Assegno unico e universale va ancora a decorrere dal mese successivo.

La determinazione della cifra dell'Assegno unico e universale dipende dall'Isee allegato alla richiesta. Il cambiamento più importante riguarda gli arretrati. Infatti, superata la data del 30 giugno 2022, non si erogheranno i mesi precedenti sul conto corrente indicato.