Busta paga: come si calcola l’aumento di stipendio previsto a luglio

Per i curiosi che vogliono capire come si calcola l’aumento di stipendio previsto a luglio, ecco cosa c’è da sapere per scoprire l’importo della nuova busta paga.

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A seguito del nuovo taglio del cuneo fiscale introdotto dalla squadra dell’esecutivo di Giorgia Meloni, attraverso la pubblicazione del decreto Lavoro avvenuta lo scorso 4 maggio, ci sono importanti novità per la busta paga.

Sono in molti i lavoratori dipendenti in Italia che saranno coinvolti nel mese di luglio da un nuovo aumento dello stipendio. In tanti, infatti, si stanno già domandando come si calcola l’aumento della busta paga previsto per la mensilità di luglio.

Basta semplicemente essere a conoscenza di alcune regole per capire quale sarà la differenza tra gli importi delle buste paga che si riceveranno durante i mesi di maggio e di giugno, rispetto allo stipendio di luglio.

In questo articolo, dunque, vediamo come si calcola l’aumento di stipendio previsto a luglio e a chi spetterà.

Il calcolo dell’aumento dello stipendio: cosa c’è da sapere

Prima di andare ad approfondire l’effettivo calcolo che sarà applicato per definire il nuovo importo della busta paga di luglio, occorre fare chiarezza in merito ad una questione.

Infatti, prima di tutto occorre distinguere l’importo netto da quello lordo. Questo perché sull’importo imponibile lordo che viene indicato solitamente all’interno della busta paga, dovranno essere poi calcolati i contributi dovuti all’INPS a carico del lavoratore.

In seguito, dall’importo lordo della busta paga in questione, a cui sono stati già tolti i contributi INPS, dovrà essere calcolato l’IRPEF e le relative addizionali.

Quindi, la prima cosa da fare quando si ha intenzione di calcolare l’aumento dello stipendio di luglio, è sicuramente prendere l’importo lordo e fare riferimento alla quota dei contributi a carico del lavoratore.

Nello specifico, la quota ammonta alle seguenti percentuali:

  • 9,19% per i lavoratori dipendenti del settore privato;

  • 8,80% per i lavoratori dipendenti del settore pubblico.

Oltre queste quote, però, vanno anche presi in considerazione gli eventuali sgravi contributivi che sono entrati in vigore a seguito della legge di Bilancio 2023 e successivamente dal recente Decreto Lavoro.

Una volta calcolata la quota di contributi dovuta e sottratta dall’importo lordo imponibile, viene calcolato l’Irpef tenendo presente anche la sussistenza di eventuali detrazioni spettanti al lavoratore.

L’importo risultante da questo calcolo, quindi, coincide con l’importo netto, ovvero l’importo della busta paga effettivamente pagato e riconosciuto al lavoratore in questione.

L’aliquota per il calcolo dello stipendio di luglio

Vediamo ora qual è il calcolo effettivo da utilizzare per definire gli importi dello stipendio che i lavoratori potranno ricevere a luglio.

Innanzitutto è necessario prendere in considerazione l’Irpef e i contributi da versare che sono solitamente a carico del lavoratore, semplicemente prendendo come riferimento una delle buste paga ricevute in precedenza.

Va detto che, già sugli stipendi di maggio e giugno si potranno vedere gli sgravi contributivi previsti dalla legge di Bilancio di quest’anno e l’applicazione di un’aliquota contributiva ridotta.

Tuttavia, nel mese di luglio ci sarà un ulteriore aumento della busta paga dovuto ad un nuovo incremento dello sgravio contributivo, arrivando così all’applicazione del seguente taglio:

  • 6% per i lavoratori che guadagnano da 1.923 euro fino a 2.692 euro;

  • 7% per i lavoratori che guadagnano meno di 1.923 euro.

Dunque, ciò vuol dire che l’aliquota contributiva che sarà considerata ai fini del calcolo della busta paga di luglio sarà per i lavoratori del settore privato pari a 2,19% (guadagni fino a 1.923 euro) e 3,19% (guadagni tra 1.923 e 2.692 euro).

Mentre, per i lavoratori del settore pubblico, l’aliquota da considerare sarà pari a 1,80% e 2,80%.

Il calcolo ufficiale della busta paga di luglio

Una volta che sarà stato calcolato l’importo lordo della busta paga, sarà quindi necessario andare ad applicare la relativa aliquota contributiva, tenendo conto del settore di appartenenza e della fascia di guadagno in cui si rientra.

Il calcolo da eseguire in questo caso è: stipendio lordo * aliquota contributiva.

L’importo risultante dovrà essere poi sottratto dall’importo lordo della busta paga. A questo punto, su questo nuovo importo, occorre calcolare l’IRPEF, e prendere in considerazione i quattro diversi scaglioni IRPEF, ovvero:

  • 23% per i redditi fino a 15.000€;

  • 25% per i redditi da 15.000€ a 28.000€;

  • 35% per i redditi da 28.000€ a 50.000€;

  • 43% per i redditi oltre i 50.000€.

Inoltre, bisogna poi fare riferimento anche alle eventuali detrazioni spettanti nei confronti dei lavoratori.

Se prendiamo come esempio uno stipendio di 1.500 euro lordi, dunque 18.000 euro l’anno, di un lavoratore che svolge la sua prestazione nel settore privato, da luglio sarà necessario considerare l’aliquota di 2,19%. Ciò significa che dallo stipendio saranno sottratti 32,85 euro.

A questo punto, l’importo lordo è pari a 1.467,15 euro, su cui bisogna calcolare l’IRPEF, pari all’incirca a 360 euro, a cui vanno aggiunte eventuali detrazioni.

Va detto che il calcolo di esempio non tiene conto delle addizionali comunali e regionali oppure di detrazioni per coniuge a carico o per i figli a carico, che vanno ad influenzare il calcolo finale dell’importo dello stipendio di luglio.