Le bollette che uccidono le imprese! Nuovi aumenti record!

Le bollette sono nuovamente in salita, specialmente per le imprese italiane, in difficoltà a fronteggiare il caro prezzi. E c'è chi decide di chiudere!

L’inflazione che ha portato ad un aumento dei prezzi mai visto prima ha coinvolto le bollette dell’energia elettrica per le famiglie e per le imprese italiane, che si trovano a fronteggiare nuove difficoltà a sostenere le spese per la produzione. Piccole e medie imprese stanno soffrendo più di tutte i rincari delle bollette che riguardano soprattutto l’energia elettrica.

Come riporta un articolo recente di Quotidianocontribuenti.com, dal 2021 il prezzo per le bollette è aumentato a dismisura:

“Nel 2021 il prezzo dell’energia elettrica è aumentato di oltre il 200% rispetto al 2020 a livello nazionale. Oggi i costi legati all’energia sono tre volte maggiori da dicembre 2021 a gennaio 2022.”

A trovarsi nelle difficoltà maggiori sono le attività del mondo del turismo e della ristorazione, che nell’ultimo periodo hanno pagato caro il prezzo dell’emergenza sanitaria, della pandemia e delle misure restrittive per le attività.

Il turismo in particolare ha visto scendere drasticamente il numero di turisti sia italiani che dall’estero, e questi dati non sono per nulla positivi per tutte le attività di montagna, di mare o nelle principali città italiane che vivono di turismo.

L’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime sono la conseguenza diretta dell’inflazione sopraggiunta con la crisi economica, per cui al momento sia le famiglie italiane che le imprese stanno registrando aumenti non indifferenti nei pagamenti per l’approvvigionamento di energia per le case e per la produzione presso aziende e imprese.

Molti titolari di piccole e medie imprese sono sul piede di guerra, a causa dei recenti aumenti che non tendono a calare. Le previsioni per il 2022 continuano ad essere in salita per i prezzi delle materie prime, ma non solo per l’energia elettrica, ma anche per il gas e per i carburanti.

Cosa possono fare le famiglie e le imprese in questo frangente per risparmiare? Vediamo quali sono i sostegni disponibili al momento, e quali le prospettive per le imprese.

Bollette alle stelle e prezzi record: cosa sta accadendo

Le bollette hanno raggiunto prezzi record dal 2021 ad oggi, andando a pesare per le economie delle famiglie italiane e delle imprese. Al momento moltissime attività si trovano nella spiacevole situazione di veder aumentare le spese e diminuire sensibilmente i ricavi, a causa del particolare momento storico.

La prospettiva è quella di una uscita dallo stato di emergenza dopo marzo, anche se per il momento non è ancora confermata. Tuttavia per le aziende italiane il momento è piuttosto delicato: il fatturato in moltissimi casi è diminuito drasticamente, e questo, unito con i rincari delle bollette, può portare le imprese più fragili alla chiusura.

Le bollette sono alle stelle sia per le imprese che per le famiglie, per cui sono ancora attivi alcuni cuscinetti introdotti dallo stato per limitare i prezzi aumentati alle famiglie che si trovano in una situazione economica peggiore. Tuttavia secondo gli ultimi provvedimenti, nuovi aiuti per fronteggiare il caro bollette dovrebbero arrivare anche sul fronte delle imprese.

Nel frattempo Confcommercio ha organizzato una iniziativa mirata a far valere la posizione di moltissimi imprenditori in difficoltà economica a causa dell’aumento dei prezzi, che rischia letteralmente di uccidere le piccole attività, in special modo quelle legate al turismo e alla ristorazione.

A Trento la protesta si può riassumere con il concetto di “siamo al buio”: molti proprietari di negozi e ristoranti lasceranno le luci spente nella sera del 7 febbraio per chiedere nuove forme di sostegno e garanzie ulteriori contro i rincari dell’ultimo periodo, che rischiano di portare le uscite economiche ad un livello tale da non poter essere più fronteggiate dai proprietari delle attività.

La situazione delle imprese italiane è delicata: da un lato si riscontra un aumento del PIL che fa ben sperare per il futuro, dall’altro lato invece l’aumento delle bollette potrebbe frenare la crescita economica prevista per l’anno in corso.

Bollette alle stelle per le imprese: la crisi energetica

La crisi energetica è dietro l’angolo: il problema emerge quando produrre costa di più rispetto alle entrate economiche derivate dalle vendite. Negli scorsi mesi molte aziende, in particolare le imprese del settore tessile, hanno rilevato un rischio di questo tipo, preferendo la chiusura, almeno per un periodo.

La questione dell’aumento dei prezzi delle bollette è piuttosto critica non solamente per l’approvvigionamento dell’energia, che diventa più costoso per tutti, ma anche per le reazioni a catena, come ad esempio un aumento inevitabile dei prezzi dei prodotti derivati dalla produzione, nei diversi settori.

Si riscontra un aumento quindi dei prezzi di beni alimentari, prodotti per la casa, carburanti e così via. Anche il turismo si muove di conseguenza ai mancati introiti dell’ultimo periodo, e all’aumento del prezzo delle bollette per strutture ricettive, hotel e ristoranti.

Come spiega Affaritaliani.it l’Italia dipende da alcuni paesi esteri per l’approvvigionamento di energia e materie prime indispensabili per le abitazioni e per le imprese per la produzione:

“L’Italia non è autosufficiente dal punto di vista energetico perché non ha risorse nel campo delle cosiddette energie “fossili”, cioè petrolio, gas o carbone.”

L’aumento dei costi delle materie prime arriva in Italia a causa dell’inflazione, e delle decisioni prese dai fornitori esteri. Tuttavia per il paese un aumento di questo tipo nell’attuale momento storico può provocare non pochi problemi e reazioni a catena.

Alcuni iniziano a parlare di una vera e propria crisi energetica, e a chiedere al governo attuale maggiori risposte e risorse per affrontare il problema e evitare così la chiusura e lo stop del lavoro di numerosissime imprese italiane, già messe in difficoltà dalla pandemia.

Bollette più alte per le imprese: il caso di Rimini

Le bollette più alte non consistono solamente in un aumento spiacevole per le famiglie, ma per le imprese possono essere un vero e proprio danno economico. In particolare le attività del mondo del turismo stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della diminuzione dei turisti nella stagione invernale, e l’arrivo di prezzi aumentati per l’energia elettrica.

Molti hotel hanno deciso la via degli aumenti dei prezzi per poter sopperire alle spese. Come riporta Ilrestodelcarlino.it un caso particolare è quello della nota città turistica Rimini: l’inflazione ha provocato un aumento generale dei prezzi, per cui anche le tariffe dei servizi rivolti ai turisti sono in aumento come diretta conseguenza.

Oltre a danneggiare le attività del turismo quindi, l’aumento dei prezzi delle bollette va a danno anche dei cittadini, che per una vacanza dovranno spendere molto di più. Per le città di turismo come Rimini questo potrebbe comportare la perdita di molti turisti, e la rinuncia a spendere di più per le vacanze.

Molte attività come le strutture ricettive, gli hotel e i ristoranti dovranno rivedere i propri prezzi, e molte di queste imprese, le più piccole, potrebbero rischiare la chiusura a causa del calo dei turisti e l’innalzamento dei prezzi. La situazione non è rosea, e si chiedono maggiori aiuti da parte dello stato, con interventi mirati a sostenere queste imprese.

Al momento per il 2022 si preannunciano diverse soluzioni per il caro prezzi dell’energia, tuttavia non sembrano bastare per le imprese del settore, che chiedono una maggiore attenzione. Con le ultime decisioni infatti sono destinati dal Decreto Sostegni ter alcuni aiuti mirati al turismo, altri mirati a sostenere i costi dell’energia elettrica per le imprese, tuttavia sono considerati insufficienti da moltissime imprese e non solo.

Alcuni ritengono che il problema energetico venga sottovalutato, e che gli aiuti non siano realmente sufficienti a sostenere le imprese maggiormente in difficoltà.

Aiuti alle imprese: i nuovi sostegni

I nuovi sostegni per le imprese per il 2022 vanno nella direzione di aiutare le aziende in base all’effettiva perdita economica, e vengono corrisposti principalmente alle attività rimaste chiuse a lungo, come le discoteche, alle attività di commercio al dettaglio, ai parchi tematici, al wedding e allo sport.

Per il caro energia sono state fornite alcune soluzioni sotto forma di misure come: l’annullamento degli oneri di sistema, nuovi contributi sotto forma di credito di imposta del 20% per le spese per le bollette dell’energia per le imprese, e sostegni per gli incentivi al fotovoltaico.

Tuttavia sembra che al momento queste misure siano ritenute insufficienti da un grande numero di imprese italiane, per cui molti rappresentanti che le rappresentano stanno chiedendo nuova attenzione, per un problema che sembra non risolversi presto.

I nuovi sostegni erogati dalle disposizioni del Decreto Sostegni ter vanno ad aiutare le imprese in questi primi mesi del 2022, tuttavia molte attività si chiedono quali saranno le prospettive future. Per quanto riguarda le famiglie si sta parlando anche della possibilità di una rateizzazione delle bollette della luce.

Rateizzazione che prevede la possibilità per le famiglie con ISEE basso di dilazionare la spesa per le bollette di casa in più mesi, almeno 10, per limitare i danni economici di una stangata senza precedenti. Oltre all’aumento dei costi per le utenze domestiche, in questi giorni salgono anche i prezzi dei carburanti, nuovamente al centro della scena.

Il caro energia quindi non è l’unico problema che riguarda da vicino le spese degli italiani, perché il rischio è quello che l’inflazione non si fermi, e porti ancora una volta i prezzi dei beni di primaria importanza a salire alle stelle. Il problema delle imprese secondo Confedercontribuenti sarebbe anche quello di distribuire i costi tra le diverse tipologie di imprese.

Le aziende più grandi infatti avrebbero costi più agevolati rispetto alle piccole e medie imprese italiane, che patirebbero maggiormente a livello economico l’aumento dei prezzi che si sta riscontrando, e che continuerà secondo le previsioni ancora per tutto l’anno. Molti attendono una ulteriore risposta da parte dello stato.

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